Votes taken by A. James Morgan

  1. .

    Minerva McGranitt



    Punti Abilità:
    Capacità Magiche: 70
    Saggezza: 65
    Manualità: 32
    Agilità: 38 - Prontezza: 27
    Intuito: 21 - Affinità: 21
    Carisma: 26

    Prestanza: 27

    Talenti:
    - Incantesimi I
    - Trasfigurazione I
    - Incantesimi II
    - Trasfigurazione II
    - Magia Bianca I
    - Magia Bianca II
    - Animagus
    - Prodigio del volo
    - Incantesimi III
    - Difesa Bianca
    - Demiurgo
    - Volo Bianco

    Abilità PP:
    Animazione totale: Il personaggio è in grado di animare oggetti senza limitazione di dimensioni, materiale o origine, e senza limitazione di numero di oggetti controllabili. Il raggio d'azione dell'incantesimo è a discrezione del personaggio. Gli oggetti animati dal personaggio saranno dotati di un minimo di coscienza, quel che basta perché gli oggetti siano in grado di eseguire anche ordini non espliciti.
  2. .
    Nome VIMP: Mr Diva / Candy J
    Prestavolto: Jeffree Star
    Occupazione: imprenditore, makeup artist
    Biografia: John L. Schmidt e' un nato babbano che come tanti altri per qualche misterioso motivo era nato con una scintilla di magia nel sangue. I primi tempi a Hogwarts - Corvonero, classe 1996 - li passo' come tutti gli altri nati babbani: occhi stralunati, bocca spalancata e un perenne senso di estraneazione. Non aveva molti amici, sopratutto non maghi, percio' anche le nozioni piu' semplici che lui non conosceva lo facevano sentire inadatto a quella scuola e soprattutto alla sua casa. Non riusciva a capire come fosse finito li, come avrebbe fatto ad arrivare alla fine del suo corso di studi, cosa avrebbe fatto dopo della sua vita perche' il mondo magico continuava ad essere un assoluto mistero per lui. Il terzo e quarto anno pero' - in piena adolescenza - qualcosa in lui scatto' e tutto il suo mondo si rovescio' sotto sopra. Da un semestre all'altro scopri' una straordinaria affinita' con il corso di pozioni e di punto in bianco si ritrovo' a diventare il miglior studente di quella materia in tutta la scuola. Divorava libri su libri, affinava la tecnica, si concentrava sui corsi correlati, non la smetteva di tormentare il suo professore con domande su domande su qualsiasi argomento, dalle fasi lunari migliori per una pozione curativa a come influiva la dimensione di un calderone sulla riuscita della pozione.
    In parallelo, migliorarono anche le sue relazioni personali. Fin da piccolo aveva sempre amato leggere le riviste di sua madre, guardarla truccarsi e rubarle i suoi trucchi per sperimentare. Lo aveva sempre affascinato il concetto di "farsi belli" e come un filo di pasta colorata steso sul viso e un'aggiunta di polvere potesse cambiare tanto il volto di una persona. La vita alla scuola di magia non lo aveva cambiato e continuava a farsi spedire le sue riviste babbane preferite via gufo per seguire le ultime mode ma soprattutto per restare al passo con le ultime innovazioni nel campo del make up. Quando inizio' a sentirsi piu' sicuro di se inizio' a sperimentare con la moda, in modo che riflettesse almeno in parte quello che si sentiva: un fiocco rosa sul risvolto della giacca per esprimere la spensieratezza che quel colore gli ricordava, un fermacapelli con i brillantini per un tocco di brio in una giornata particolarmente "no", un lucidalabbra perche' "perche' no?". In poco tempo le sue compagne di classe del gentil sesso iniziarono ad avvicinarlo - un ragazzo ma che aveva i loro stessi interessi e che non era interessato al Quidditch, sembrava l'uomo perfetto - e a chiedergli consiglio, interessate alla moda babbana e a quello che aveva in comune o meno con quella magica. Poi arrivarono ragazze da altre case, delle classi piu' grandi, e pure un paio di ragazzi timidi. Ben presto si ritrovo' attorniato da amici e colleghi che cercavano i consigli che lui dispendiava come caramelle.
    Subito dopo aver ricevuto i risultati dei suoi esami Gufo, John decise di compiere il passo successivo: provare a creare una pozione tutta sua. Per quanto buona parte della scuola fosse convinta che la sua testa rosa carica di glitter fosse piena di zucchero filato, John non era uno sprovveduto e infatti prima di cimentarsi in quell'esperimento chiese consiglio al suo professore. Lavoro' ad una formula, valuto' se e come potesse andare storto e alla fine, sotto stretta supervisione, provo' a realizzarla. Ovviamente ando' male e continuo' ad andare male per molti mesi, ma nella primavera di quell'anno finalmente la pozione riusci' e John si ritrovo' con una formula funzionante per una lozione che faceva cambiare il colore dei capelli in base all'umore.
    Quando il suo professore, visibilmente confuso, gli chiese perche' volesse creare una cosa cosi' inutile - non disse esattamente quelle parole, ma si fece capire - John rispose semplicemente che avrebbe anche potuto provare a creare una cura per una qualche malattia esotica ma non ne vedeva il senso. Per prima cosa avrebbe dovuto informarsi in modo molto approfondito sulla malattia in questione e appena dopo avrebbe potuto iniziare a pensare a come rimediare. Ma per quanto riguardava trucchi, cura del corpo o dei capelli lui sapeva gia' perfettamente cosa ogni prodotto doveva fare e come doveva agire, percio' poteva tagliare corto su tutta la ricerca preliminare.
    Da li in poi inizio' a pensare ad altri prodotti, combinando la produzione babbana con le infinite migliorie che la magia poteva portare. Dal rossetto anti-sbavature allo smalto che non si scheggiava - con quello aveva avuto un paio di problemi perche' neanche il solvente riusciva a toglierlo e dovette crearne uno apposito.
    Alle soglie dei Mago il suo professore di pozioni gli fece notare che, se avesse voluto, avrebbe potuto avere una carriera brillante come pozionista. Con le sue capacita' avrebbe potuto rivoluzionare il campo pozionistico e creare qualsiasi cosa avesse voluto. John si limito' a stringersi nelle spalle e rispondere con una delle sue frasi piu' famose - che in seguito uso' per la sua prima campagna pubblicitaria: "Lo sa che miracoli puo' fare un buon rossetto rosso per l'umore di una persona? Un buon make up fa magie per l'autostima." A lui semplicemente non importava. La cosmetica era una cosa che amava e il suo talento in pozioni gli davano la possibilita' dar vita a una miriade di cose nuove. Da piccolo si era limitato ad osservare da lontano, comparando i nuovo mascara, pensando a come venivano realizzati, al genio che ci voleva per anche solo pensare di creare un rossetto che si abbinasse ad ogni carnagione. Ora lui questo poteva farlo ed era l'unica cosa che voleva fare, non gli importava minimamente se il resto del mondo lo credeva uno stupido che sprecava il suo talento. Il talento era suo, poteva farci quel che voleva.
    Carriera: Non aspetto' neanche i risultati degli esami Mago prima di iniziare a lavorare. Investi' tutti i soldi che aveva nella realizzazione dei suoi primi prodotti: una serie di dieci rossetti per il mercato babbano e la sua lozione rivela-umore unita a una collezione di cinque rossetti anti-sbavature e due lucidalabbra abbina-facile per il mercato magico. In poco tempo rientro' nell'investimento e riusci' a guadagnare abbastanza da aprire le sue due compagnia: la CJ Cosmetics nel mondo babbano e la Diva Cosmetics nel mondo magico. Nonostante non fosse il momento adatto per un'industria di quel genere - c'erano compagnie di cosmetici a ogni angolo e sembrava che realizzare un rossetto fosse il modo piu' facile per fare soldi - John riusci' comunque a fiorire. Le sue carte vincenti erano l'innovazione dei prodotti, il prezzo non modesto ma neppure stratosferico e le sue famose campagne pubblicitarie. Dopo la prima ("Un buon make up puo' fare magie") che lo lancio' in orbita, ne seguirono altre altrettanto famose: "Fallo per te e non per gli altri", nata dall'idea che una persona si truccasse per se stessa e non per "farsi bella per gli altri"; "Il rosa e' il nuovo nero" per il lancio della sua prima pallette di ombretti tutta in sfumature di rosa; "Sento profumo di dolci" per la sua prima collezione di profumi ispirata ai suoi dolci preferiti.
    Con l'arrivo della fortuna fruttata dalle sue due compagnie John inizio' ad investire in altri campi. Personalmente aveva una predilezione per gli accessori di alta moda babbana in numero limitato (l'idea di avere una delle sole tre borsette realizzate per una collezione lo esaltava, ma soprattutto sapeva che nel tempo di cinque anni quella "stupida" borsetta avrebbe triplicato il suo valore), ma investi' buona parte della sua fortuna anche in immobili, un paio di miniere e un'azienda di produzione di pelle di drago artificiale.
    Sia la CJ che la Diva Cosmetics lavorano a pieno ritmo. Con regolarita', ogni sei mesi viene annunciata la nuova collezione, generalmente una a ridosso delle festivita' natalizie e una prima delle vacanze estive. Ogni collezione prevede almeno una pallette di ombretti (dalla prima "Rosa" e' l'oggetto piu' atteso di ogni collezione), una manciata di nuovi rossetti (con almeno un colore anticonvenzionale per il mondo babbano, e con almeno un effetto innovativo per il mondo magico, come ad esempio l'attira-sguardi dell'ultima collezione) e una serie di nuovi accessori (specchi, magliette o borse per i trucchi). Dalle ultime indiscrezioni dello stesso Mr Diva, sembrerebbe che stia lavorando su un mascara che ingrandisce gli occhi.
    Controversie: Sin dal primo fiocco rosa appuntato alla cravatta John aveva dovuto affrontare una marea di scherni piu' o meno innocui, battutine e scherzi di cattivo gusto. All'inizio si senti' mortificato dalla cosa, poi inizio' a chiedersi che cosa ci fosse di sbagliato in lui, perche' non poteva essere "normale" come gli altri. Alla fine capi' che lui era "normale" esattamente come gli altri: non aveva un braccio in piu', non camminava di lato come un granchio e la sua pelle era rosa e senza scaglie. Agli altri ragazzi piaceva il quidditch a lui lo smalto rosa, cosa c'era di sbagliato in quello? Da quel momento semplicemente si limito' a scrollarsi tutto di dosso, senza dar peso alle parole degli altri.
    Con l'aumentare della sua fama aumento' anche l'invidia della gente e di conseguenza le critiche, i commenti negativi e alla fine anche le accuse. Il fatto di lavorare in contemporanea in entrambi i mondi non era ben visto da nessuno, e puntualmente con la pubblicazione di una nuova collezione si ritrovava con una denuncia all'ufficio dell'uso improprio della magia. I maghi continuavano ad accusarlo di usare la magia anche nella produzione dei prodotti babbani, cosa che puntualmente veniva smentita. Quando i giornalisti gli chiedevano come prendeva tutta quella situazione lui si limitava a rispondere con: "Io continuo ad avere ragione, loro continuano ad avere torto e la cosa non cambiera' in futuro".
    Curiosita':
    - Personalmente non usa mai la sua lozione rivela-umore, avendo ammesso che non gli piace l'idea che gli altri sappiano cosa stia provando, ma usa spesso un'altra variante, una lozione particolare che sembra possa fargli cambiare colore di capelli in base alla sua volonta'. In molti dicono che sia un semplice incantesimo trasfigurativo invece di una pozione, ma non ha mai negato o confermato. L'unica cosa certa e' che la lozione in questione (se esiste) non e' in vendita.
    - Negli anni ha adottato sei volpini, il primo all'inizio della sua carriera quando aveva a malapena i soldi per mantenere se stesso. Porta i suoi cani ovunque e li tratta come veri e propri figli.
    - Ha una vera e propria dipendenza da dolci. Come ha rivelato, in borsetta ha sempre almeno due tipi differenti di dolciumi.
  3. .
    Passo alla concorrenza, uovo Spirale (se mi va male come l'anno scorso, faccio una strage)

    Scheda QUI
  4. .
    Nome: Vincent Le Michel
    Prestavolto: qui
    Collocazione: Scalinate dell'Accademia
    Storia del personaggio: Vincent nasce a Parigi nel 1651, alla corte di Luigi XIV e discende da una lunga tradizione di valletti da camera. Unica salvezza per la famiglia Le Michel, essendo l'unico figlio maschio dopo una quasi infinita serie di femmine, il giovane Vincent viene inserito a corte fin da piccolo e ben presto segue l'esempio del padre e gli viene fatto il grande onore di poter porgere il pettine al barbiere personale del Re. Crescendo la sua influenza a corte aumenta a dismisura e ben presto diventa uno dei cortigiani piu' popolari. Ogni nobildonna lo vuole al proprio fianco durante gli eventi mondani. Leggenda vuole che due contesse fossero addirittura arrivate alle mani pur di avere l'onore della sua compagnia. I suoi genitori impazzivano dalla gioia vedendolo sempre circondato dai fiori piu' belli di Francia. Peccato che Vincent, piu' che alle dame, fosse maggiormente interessato a cio' che indossavano. Era infatti un grandissimo appassionato di moda e la sua parola era legge. Ecco perche' le dame volevano la sua compagnia e approvazione, in modo da non sfigurare alla grande corte del re. Visse tra sfarzi e lusinghe, sempre circondato da donne ma non si sposo' mai e la famiglia Le Michel mori' con lui.
    Azione/Comportamento abituale: Anche da morto e' circondato da dame che lo vengono a trovare dalle altre cornici per chiedergli consiglio. Passa la maggior parte del tempo a sistemare le pieghe del suo abito o a commentare, a voce molto alta, i passanti. Fino ad adesso, pochi hanno incontrato la sua approvazione. In genere si dedica a commenti poco lusinghieri sugli abiti e sulla sanita' mentale di chi li indossa, alternati a urla strazianti (e acute) nel caso di mise particolarmente oltraggiose.
    Frasi piu' ripetute:
    "Fattene una ragione: non c'è niente da salvare là!"
    "No, non ce la posso fare! Mi si raddrizzano 'sti quattro capelli che ho in testa!"
    "Dove vai vestito così? Alla sagra del babà?!"
    "Cerchiamo di essere subito chiari: sei trascurata, sciatta e triste!"
    "Comodità non è un vocabolo che mi piace molto..."
    "Cerchiamo di focalizzare l'attenzione su di te e su come sei malvestita..."
    "No! Che tristezza! Posso dirtelo? Sei triste!"
    "No, scusami, questo?! Possiamo foderarci la cuccia del cane!"
    "Sai cosa? Le ginocchia devono essere veramente molto belle per scoprirle altrimenti non vanno mai scoperte. Le tue sono particolarmente brutte"
    "Con un po' più di grazia, non come se fosse un sacco di patate, tesoro!"
  5. .
    [Contra Dicere]

    Nome: Incantesimo al contrario
    Manifestazione: nessuna
    Movimento: muovere la bacchetta in senso antiorario partendo dal basso, eseguendo il movimento verso il proprio viso o verso il viso del soggetto che si intende incantare
    Effetto: l'incantesimo fa parlare al contrario. In base alle Capacita' Magiche l'effetto varia, puo' invertire solo le parole o far pronunciare l'intera frase al contrario.
    Da 15 a 25 CM: solo le parole verranno pronunciate al contrario, ma nell'ordine corretto (es. "Quei topi ballano" diventera' "Ieuq ipot onallab")
    Da 25 CM in poi: le parole verranno pronunciate al contrario e nell'ordine inverso (es. "Quei topi ballano" diventera' "Onallab ipot ieuq")
    Note aggiuntive:
    Con CM inferiori a 15 invece di invertire le parole potrebbe far pronunciare il contrario delle parole.
    La durata dell'incantesimo varia in base alle Capacita' Magiche (da poche frasi per CM < 20 a qualche ora per CM tra 25 - 35). Da 35 CM in poi l'incantesimo puo' durare per una settimana.
  6. .
    Tempesta!
6 replies since 8/8/2017
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