Verbali 15/12/31

Diagnosi Finale - Relazione Finale: Estratto I

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    Ai PG Esperti, la cui candidatura al Bando è stata approvata dal Ministero della Magia, in data 15 Dicembre 2031 è stata recapitata una missiva riservata tramite gufo.
    I seguenti verbali, dunque, non sono di dominio pubblico.
    In particolare, vi trovate davanti documenti che parlano esclusivamente della condizione fisica/mentale/comportamentale del vostro Iellato:

    1) Novembre 2031 - Diagnosi finale: si tratta della relazione stilata dai medimaghi dopo avere osservato gli iellati per tutto il mese di Novembre, giungendo alle loro conclusioni sulla piaga, sul modo in cui si manifesta, agisce e debilita il PG.
    E' dunque una relazione prettamente descrittiva, il cui scopo è fornire agli esperti una base certificata su cui agire nel tentativo di trovarvi rimedio.

    2) Dicembre 2031 - Diagnosi finale - estratto I

    Si tratta di una parte di un documento più ampio in cui vengono raccolte tutte le informazioni date dai personaggi iellati durante gli interrogatori. Ai PG esperti, dunque, oltre alla diagnosi del San Mungo, vengono spedite solamente le informazioni relative al comportamento del PG iellato, raccolte durante gli interrogatori e le sedute medimagiche nel corso dei due mesi di osservazione. In questo modo, è possibile provare a studiare non soltanto la loro piaga, ma anche l'evolversi di essa nel corso del tempo in concomitanza alle altre catastrofi di cui i PG hanno portato gli strascichi anche oltre le segrete.

    Le fonti da cui sono stati tratti i verbali si trovano QUI


    CITAZIONE
    Caso numero 1: Coral Allen, 17 anni, Caposcuola e studentessa della casa della Tempesta
    Esperto di riferimento:Catherine Nott

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Dalle sedute al San Mungo si è riscontrata una marcata apatia e rassegnazione nel soggetto. Risponde con espressione spenta alle domande, ripetute più volte prima di ottenere riscontro, limitandosi a descrivere l’essenziale. Sembra non avere la forza di opporsi ai periodici controlli effettuati dai Medimagi, trascorrendo il tempo alla scrivania scarabocchiando qualcosa sulla pergamena. Il personale si riserva di esaminare il contenuto in successiva sede.
    Nel corso dei sessanta minuti di osservazione si verifica il medesimo fenomeno, a circa mezz’ora di stallo da un picco all’altro. Il soggetto, mosso da volontà altrui, libra in aria violentemente senza alcun controllo sulla direzione e pare incapace di contrastare neanche minimamente la forza, attendendo l’esaurirsi che avviene spontaneamente dopo pochi minuti a braccia incrociate e a occhi chiusi. La caduta è brusca, a volte accompagnata da nausea e dolore nei punti colpiti al momento dell’impatto. Basta poco perché il soggetto si riprenda, continuando autonomamente a svolgere gesti di uso comune.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Coral Allen, detta Caso numero 1, soffre come da sua stessa ammissione nel corso del primo colloquio di voli pindarici [“Io volo. Forte. E cado anche peggio.”], dichiarazione confermata successivamente in maniera pratica nel corso del mese. Una misteriosa forza ne solleva il corpo, quest’ultimo incapace di muoversi da sé e opporsi a tale entità. Dopo la caduta altrettanto poco delicata possono esserci ulteriori conseguenze oltre alla comparsa di lividi, come nausea, stordimento, confusione e rigetto di materia organica nei casi più gravi.
    Durante l’interrogatorio occorso nella notte del 1 novembre i funzionari hanno visivo riscontro degli effetti successivi alla caduta, tra cui un violento conato di vomito. Non dimostra collaborazione, inveendo contro studenti di diverse Case e ribattendo alle domande effettuate con altrettante domande retoriche: fornisce solo i propri dati anagrafici ed espone scontrosamente il proprio malessere per poi chiudersi in un ostinato mutismo. Il comportamento muta in rassegnazione e assente reattività nel periodo di osservazione in ospedale, raggiungendo il punto di svolta definitivo a dicembre. Il soggetto si mostra infatti molto più collaborativo a un mese dagli eventi, arrivando persino a spiegare le ragioni della scarsa volontà di collaborare. A suo dire provava odio verso chiunque si trovasse di fronte senza apparente ragione, evento scemato col trascorrere dei giorni: non pare essere voluto bensì indotto, ma il soggetto non espone alcuna ipotesi in merito. Si prende dei momenti di pausa per rielaborare la grande varietà di informazioni esposte ai funzionari e implora aiuto una volta terminato il discorso.


    CITAZIONE
    Caso numero 2: MattiaBonkey, 13 anni, Studente della Casa del Ghiaccio
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Il soggetto soffre di rigurgito lumacoso: ad intervalli regolari di circa un’ora per un totale di 10 minuti, il soggetto vomita lumache senza alcun controllo.
    Il numero di lumache vomitate è di circa 30 alla volta.
    Questa piaga rende inoltre le sue mani appiccicose come la bava di ciò che espelle dal suo corpo: qualsiasi oggetto afferri gli cade irrimediabilmente di mano, come se le sue dita fossero cosparse di una strana e viscida sostanza che impedisce ai polpastrelli di esercitare la giusta presa.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Mattia Bonkey, detto Caso numero 2, espelle lumache per via orale ad intervalli di dieci minuti per ogni ora.
    Il soggetto, forse a causa della sua condizione, non presenta nulla di rilevante durante i colloqui di Novembre e Dicembre.


    CITAZIONE
    Caso numero 3: Johanna Cage, 33 anni, Insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure dell’Accademia di Amestris
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Il soggetto presenta grave alienazione altalenante dalla realtà.
    Durante queste crisi rivive intensamente ricordi dolorosi come stessero accadendo nell’immediato, incapace di discernere fra passato e presente.
    Il soggetto è solito piegarsi lungo la parete sedendosi con le braccia al petto, dondolando. Guarda fisso davanti a sé, ma senza alcuna ombra di consapevolezza. Si siede poi nell'angolo della stanza respirando a fatica, manifestando i tratti tipici dell'ira. Impreca contro le pareti, gettando all'aria la scrivania, la sedia e ogni cosa è alla sua portata, probabilmente per l'incapacità di contenere il suo dolore. Le crisi durano circa dieci minuti ad intervalli di almeno un'ora. Gli occhi del soggetto tornano vivi quando torna del presente, rimanendo comunque incapace di assimilare fino in fondo la consapevolezza che ciò che ha vissuto appartiene ad un'epoca lontana.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Johanna Cage, detta Caso numero 3, soffre di alienazione altalenante dalla realtà, rivivendo ricordi dolorosi del passato come fossero reali per un periodo di circa 5-10 minuti ogni ora.
    Durante il primo colloquio sembra spaesata, confusa, stordita e incapace di rispondere alla gran parte delle domande che le vengono poste, mostrando un atteggiamento distaccato e, in qualche modo, spaventato.
    Durante le sessioni di controllo presso il San Mungo dà prova di grande ira, travolgendo tutto ciò che si trova sul suo cammino a causa delle crisi.
    Nel corso dell'ultimo colloquio di Dicembre si dimostra più collaborativa ma senza risultare meno schiva e diffidente nei confronti delle autorità.


    CITAZIONE
    Caso numero 4: Máiréad Callaghan, 15 anni, studentessa della casa della Tempesta
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Il soggetto pare non trovarsi a suo agio durante il corso delle sedute.
    Il soggetto, all'atto di rivolgerci nei suoi confronti, mostra nervosismo e timore. Tuttavia, esegue le richieste dei medimaghi.
    Il soggetto presenta una piaga del tutto singolare: nei giorni pari perde l'uso della gamba destra e nei giorni dispari della sinistra. Il soggetto, così, è costretto a trascinarla o a saltellare per tutta la giornata.
    Al soggetto è chiesto di camminare all'interno della stanza senza sosta. Le è concesso di riposare sul letto presente nella stanza per qualche secondo appena. Lo sforzo provoca forti dolori al soggetto, che cade per terra lamentando sofferenze fisiche. Il soggetto, dopo le cadute, chiede di andare via.
    Il soggetto è stato osservato abbastanza per riuscire ad accontentarla.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Máiréad Callaghan, Caso numero 4, presenta l’incapacità di utilizzare uno dei suoi arti inferiori a giorni alterni, nei pari la destra e nei dispari la sinistra. Il cambiamento avviene allo scoccare della mezzanotte.
    Il soggetto nel corso del primo interrogatorio appare distratto e stanco. Ha con sé tre creature [gatto, puffola pigmea, ermellino] e pare preoccuparsi più per loro che per se stessa.
    Lamenta iniziale dolore alla gamba sinistra, che dopo la mezzanotte passa alla destra. Il soggetto parla in una lingua strana, identificata poi col gaelico irlandese. Chiede di una certa Lilith.
    Il soggetto piange, aggiungendo per lo più ricordi poco chiari alla sua narrazione. Nel corso delle sedute presso il San Mungo, il soggetto si mostra disponibile ad eseguire le richieste, mostrando tuttavia una certa insofferenza sia fisica che comportamentale. Nel corso dell'ultimo interrogatorio, tuttavia, il soggetto appare più sereno e rilassato dell'ultima volta, logorroica, persino.
    Il soggetto parla di una barba [dolcetti di Halloween magici dagli strani effetti, fra cui far crescere una lunga barba], in riferimento alla prima parte della serata in Sala Grande. Parla poi di una corsa, di un muro e del buio.


    CITAZIONE
    Caso numero 5: Kyle Crane, 14 anni, studente della casa del Fuoco al quarto anno
    Esperto di riferimento: Amalia Harp e Atticus J. Crane

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Il soggetto mostra un comportamento insofferente durante ogni seduta. Appare nervoso e stanco al punto da innervosirsi, in evidente stato di furia e abbattimento. Il soggetto, durante queste crisi, risponde alle domande lasciandole incompiute, senza soffermarsi più di tanto.
    Il soggetto, spesso, inveisce contro bestie irreali, presenti solo nella sua testa [“Lasciami stare maledetto uccellaccio!”]. Il soggetto, dopo aver guardato verso la stanza con occhi vuoti, si rivolge spesso ai medimaghi confondendo la finzione con la realtà. Li accusa infatti di servirsi di quelle figure fittizie, e di essere a loro volta creature pericolose. Sostiene che tali mostri sfruttino noi medimaghi per rendere i ragazzi convinti di essere al sicuro, prima di attaccarli. Il soggetto, a seguito di queste crisi, continua ad inveire contro i medimaghi con tono di rabbia e frustrazione per tutto il tempo che rimane, chiedendo di andar via.
    In definitiva, il problema del soggetto sembra essere l'incapacità di distinguere fra il vero e il falso, individuando in chi lo circonda un nemico da temere e da cui fuggire per non essere catturato o anche solo ingannato.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Kyle Crane, detto caso numero 5, presenta incapacità di distinguere fra il vero e falso, individuando in chi lo circonda un nemico da temere e da cui fuggire per non essere catturato o anche solo ingannato.
    Contrariamente a quanto successo con gli altri soggetti durante il primo colloquio, Caso numero 5 non appare semplicemente stanco, confuso, infastidito o innervosito dalle domande degli ispettori, ma terribilmente spaventato, come si trovasse ancora nelle segrete. Implora di lasciarlo andare come fosse prigioniero, subendo le più terribili fra le torture.
    Il soggetto ha avuto bisogno di qualche minuto prima di riprendersi, rassicurato dalle parole dei funzionari. Tuttavia, come lui stesso afferma, continua ad avere paura. Egli, con tono ancora spaventato, sostiene di vedere creature terribili, come se la sua presenza nelle segrete le avesse risvegliate personalmente istingandole ad inseguirlo. Afferma che queste lo seguono ovunque, negli specchi, negli armadi, in ogni angolo. Sanno come trovarlo e raggiungerlo, senza esserci ancora riuscite. Il soggetto afferma di vederle e provare queste sensazioni continuamente.
    Dopo di che comincia a farneticare, confondendo palesemente la realtà con la menzogna, accusando i funzionari di essere egli stessi parte delle creature malvagie, uscite dalla porta misteriosa per far loro del male.
    Tale atteggiamento sembra non essere cambiato nel corso delle sedute presso il San Mungo. Un primo accenno di cambiamento appare nel corso dell'ultimo interrogatorio di Dicembre, durante il quale il soggetto appare più tranquillo, forse per esasperazione più che per reale calma.


    CITAZIONE
    Caso numero 6: Sertoria Eburneo, 14 anni, studentessa della casa del Ghiaccio al quarto anno
    Esperto di riferimento: Phèdre Ronsard

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Durante il periodo di osservazione è facile rendersi conto del suo arrivo a causa dell’intenso fetore che pervade l’intero corpo del Caso numero 6, odore che svanisce al chiudersi delle porte. Con molta probabilità il problema persiste anche all’interno, sebbene nessun collega abbia mai provato a entrare in presenza del soggetto. Non vi sono tracce maleodoranti una volta abbandonata la stanza.
    Nel corso dell’ora non manifesta insofferenza o ribellione per la reclusione forzata ma ha assunto la strana abitudine di muoversi molto lentamente, parallelamente ai muri, con tono di voce molto flebile. Afferra oggetti molto delicatamente, quasi impercettibilmente: il motivo è a noi sconosciuto, dato che non vi è riscontro di problemi fisici nel soggetto. Rifiuta l’appellativo cifrato attribuito e prende insolitamente alla lettera le richieste dei Medimagi, come per esempio alla richiesta di dire qualcosa risponde “Qualcosa”.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Sertoria Eburneo, detta Caso numero 6, palesa odori sgradevoli provenienti dal corpo, non attribuibili a scarsa igiene o maleducazione: la descrizione più appropriata è come se tutto il corpo ne fosse intriso e sembra non vi siano modi per mascherarli efficacemente, rendendo in poco tempo l’aria irrespirabile.
    Nel rispondere alle domande poste l’1 novembre manifesta comportamenti molto peculiari. Si rannicchia ad abbracciare le ginocchia, evita il contatto visivo a lungo e reagisce con veemente spavento a quello fisico. Ma sono le risposte a sorprendere, del tutto inattese poiché descrivono eventi non richiesti o molto precisi come nel caso dell’orario. Ripete con costanza la non preferenza del rosso e la sofferenza al suo stesso odore, che le provoca (a ragione) conati di vomito. Da quel momento si manifesta la lentezza dei movimenti riscontrata al San Mungo mentre a un mese di distanza pare non vi sia più traccia di episodi di paura nei confronti dei funzionari, risultando disponibile nel rispondere. L’odore persiste e così la strana attitudine a fornire risposte in modo assolutamente non convenzionale. In sintesi sono poche le informazioni estrapolate dalla conversazione circa gli avvenimenti di Halloween, dato che il soggetto si dilunga in richieste assurde come il sincerarsi dell’esistenza di Casi antecedenti al suo, il rimarcare la volontà di liberarsi dell’odore per non vomitare e la paura del rosso.


    CITAZIONE
    Caso numero 7: Lorenzo Fontana, 14 anni, studente della casa del Ghiaccio al quarto anno
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    La patologia diagnosticata nel periodo di osservazione al San Mungo è disturbo dissociativo dell’identità. Le alterazioni improvvise riscontrate nel soggetto sono troppo nitide per essere imputate a semplici sbalzi d’umore e il fatto che a ogni cambio non vi siano riferimenti a episodi occorsi in precedenza, come se non ne avesse memoria, pare confermare la suddetta ipotesi.
    Dati gli accertamenti eseguiti a novembre il caso pare grave in quanto presenti ben più di due personalità molto diverse fra loro e con peculiari caratteristiche che permettono di riconoscerle fra loro: episodi di cambio nell’accento o nella modalità di espressione, più o meno marcata ostilità nei confronti del personale e persino cambio di sesso. Nel corso del mese sono state studiate solo alcune di loro ma la quantità esatta al momento si aggira a sette personalità, come poi confermato a inizio dicembre tramite un documento consegnato dal soggetto in cui si denotava la presenza di sette firme. Si ignora se tale numero sia definitivamente stabile o se destinato ad aumentare nei prossimi mesi. Riteniamo doveroso inoltre specificare che non è dato sapere quale delle sette sia al momento la dominante sulle altre e quale sia la reale personalità del soggetto, ragion per cui raccomandiamo molta cautela durante lo studio.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Lorenzo Fontana, detto Caso numero 7, è affetto da una grave forma di disturbo dissociativo dell’identità. Il soggetto è sdoppiato in sette diverse personalità, ognuna di esse riconoscibili a seconda di vari elementi rivelatori. Non pare esserci alcuna sorta di controllo sul manifestarsi, seguendo un ordine apparentemente casuale ogni venticinque minuti circa.
    In data 1 novembre ha manifestato molta insofferenza e ribellione nel rispondere, marcando ogni frase con pesante accento italiano. In un primo momento si è creduto fosse semplicemente il suo reale io a parlare ma dalla documentazione relativa ai suoi natali la descrizione dialettale non coincide, motivo per credere si sia trattato di una personalità nuova e non quella caratteristica del soggetto. Seppur con aperta ostilità racconta in maniera sommaria gli avvenimenti occorsi nelle segrete. Una delle situazioni più complesse è stata riscontrata al San Mungo, dove il soggetto si è palesato esprimendosi con un vasto vocabolario decisamente fuori dalla portata di un quattordicenne per affermare la mancanza di dolore fisico e una certa consapevolezza di quanto accaduto alla sua psiche. Gli stessi funzionari si sono detti sconcertati da quell’incontro, incapaci perfino di porre domande poiché sempre interrotti. In ultimo il soggetto a dicembre si presenta con un’agendina dove legge gli appunti relativi al caso e li espone assieme a personali congetture. Seguiranno accertamenti dopo la consegna stessa dell’agenda, con annessa documentazione dei cambi di personalità e i loro nomi.


    CITAZIONE
    Caso numero 8: Amalia Harp, 44 anni, Docente di Incantesimi dell'Accademia di Amestris
    Esperto di riferimento: Michael JD Rosenbaum

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Dalle osservazioni effettuate nel periodo non sono stati riscontrati eccessivi problemi fisici nel soggetto. Sembra però incapace di mantenere un certo decoro nell’espressione vocale, senza utilizzare alcun tipo di retorica al momento di esternare le proprie sensazioni. Utilizza spesso nomignoli per rivolgersi al personale, vicenda accaduta anche nel corso degli interrogatori, con riferimenti carichi di malizia tali da imbarazzare chi di dovere.
    Eccetto sporadici accenni di stanchezza, dovuta più all’attesa del proprio turno piuttosto che per un vero tracollo, il soggetto non ha mai manifestato la presenza di dolori o generale malessere in seguito alla vicenda occorsa in Accademia. Manifesta poca voglia di collaborare, protestando contro i Medimaghi su qualunque dettaglio ed esprimendo la volontà di allontanarsi dalla stanza di osservazione il prima possibile.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Amalia Harp, detta Caso numero 8, non è in grado di frenare i propri istinti senza porre alcun filtro fra il pensato e il parlato. Pare assolutamente incapace di fornire informazioni o più in generale esprimersi senza fare allusioni o commenti, sia di tipo provocatorio che lusinghiero.
    Questo atteggiamento è stato notificato già la notte del 1 novembre, assieme alla scarsa voglia di collaborare pur identificando alcuni elementi relativi alla porta nelle segrete. Tale indole poco discreta non ha subìto alcun tipo di calo né durante tutto il corso del mese né al secondo interrogatorio di inizio dicembre, sebbene la volontà di collaborare sia decisamente incrementata dagli ultimi episodi. Il soggetto, infatti, nonostante abbia continuato a rivolgersi in maniera informale ai funzionari e inframmezzando l’esposizione con commenti molto diretti ha rivelato molte più informazioni rispetto alle precedenti sedute. Conclude la seduta baciando la gote del funzionario.


    CITAZIONE
    Caso numero 9: Eloise Hunt, 31 anni, infermiera dell’Accademia di Amestris
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale
    Il soggetto presenta una strana forma di ringiovanimento cellulare che sembra averla riportata, letteralmente, indietro nel tempo. Guardandosi di riflesso, continua per qualche istante a strabuzzare gli occhi dalla sorpresa, evidentemente incapace di riconoscersi nonostante lo scorrere del tempo. Molto spesso, tenta di coprire lo specchio presente nella stanza con una coperta perché, a suo dire, “non ama osservarsi”. Nega dunque qualsiasi rimando ad eventuali dolori fisici.
    In conclusione, Il soggetto sembra essere regredito all'età dell'adolescenza soltanto fisicamente, ricordando tutto ciò che ha vissuto negli ultimi anni e avendo mantenuta intatta la sua personalità. Non si sono infatti registrati cambiamenti ormonali al di là di quelli fisici, come brufoli o acne. Il soggetto conserva ancora le sue conoscenze e capacità da guaritrice.
    A detta dei medimaghi, la nuova età del soggetto si aggira attorno ai quindici anni.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Eloise Hunt, detta Caso numero 9, presenta ringiovanimento improvviso.
    Durante il colloquio di Novembre il soggetto appare in attesa di concludere l'interrogatorio il prima possibile, a suo dire, per dare una mano agli altri medimaghi.
    Il soggetto afferma infatti di stare bene, nonostante gli ovvi cambiamenti fisici. Il soggetto ignora la portata della sua condizione fino a quando non le viene mostrato il suo nuovo aspetto ad uno specchio. Il soggetto, nonostante i palesi cambiamenti, afferma di non sentire nulla in particolare e di essere ancora se stessa. Il soggetto si mostra insoddisfatta dei metodi utilizzati nel porre le domande, distribuendo consigli indesiderati: supponiamo rientrino nella sfera caratteriale del soggetto piuttosto che fra le proprietà della sua piaga.
    Durante le sedute presso il San Mungo, il soggetto rimane seduto alla scrivania tentando di estorcere informazioni sugli altri maledetti.
    Il soggetto si dimostra collaborativo anche in sede San Mungo e durante l'ultimo colloquio.


    CITAZIONE
    Caso numero 10: Cyrene R. Huxley, 16 anni, Prefetto e studentessa della Casa del Ghiaccio
    Esperto di riferimento: Everett Marshall Price

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Il soggetto presenta improvvisa Obesità di I grado.
    Pesa 123, 5 kg, il suo Indice di Massa Corporea, al termine delle sedute, è rimasto invariato a 36.01. Le sue circonferenze dalla vita ai fianchi fino alle cosce, sono rispettivamente di 112 – 100 - 120 cm.
    Il soggetto è stato sottoposto a controlli continui e costanti sul suo peso corporeo, sulla massa magra, la massa grassa e sui liquidi prodotti.
    Il soggetto, sottoposto a diete lungo tutto il mese di Novembre, non riesce ad ottenere alcun risultato positivo, anzi, rimane fermo nei suoi numeri senza accennare ad alcun margine di miglioramento.
    Il soggetto risulta affaticato, incapace di compiere agilmente anche i movimenti più semplici. Il soggetto corre e si tocca la punta dei piedi con difficoltà. La stessa situazione si presenta quando le viene chiesto di dirigersi dal letto alla scrivania.
    Il soggetto, dopo un certo numero di richieste, si rifiuta di eseguirle cadendo nelle lacrime e nello sconforto.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Cyrene R. Huxley, detta Caso numero 10, soffre di spontanea ed improvvisa Obesità di II grado.
    Durante il colloquio di Novembre il soggetto appare in allerta davanti ai funzionari, oltre che testarda e cocciuta nel continuare ad ignorare le loro domande e chiedere imperterrita di tornare alla sua normale condizione fisica. Per il resto, il soggetto afferma di non ricordare nulla su quanto accaduto nelle segrete, chiedendo con insistenza di parlare con Paul Logan ed Eli Fraser.
    Durante l'ultimo colloquio risulta più tranquilla e collaborativa con le autorità, verso le quali riserva diverse risposte alle loro domande.


    CITAZIONE
    Caso numero 11: Andrew E. Laeddis, 51 anni, Insegnante di Aritmanzia e Preside dell'Accademia di Amestris
    Esperto di riferimento: Mikal Levischmiedt

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Durante le sessioni in sede San Mungo, il soggetto lamenta continua stanchezza e mancanza di concentrazione. Appare svogliato, disilluso, incapace di sostenere una conversazione duratura. Il soggetto passa i sessanta minuti a disposizione seduto alla scrivania, in silenzio. Lamenta fatica nel seguire le lezioni in Accademia e nei suoi studi personali, come si fossero fatti improvvisamente più ardui. Il soggetto afferma che la sua magia è diventata traballante, come non rispondesse nel migliore dei modi ai suoi richiami. Il soggetto aggiunge che è come se la capacità di pensiero stesse lentamente diminuendo, atrofizzandogli la mente.
    Il soggetto, di tanto in tanto, prova ad evocare delle magie; i risultati non sono quasi mai quelli desiderati: all'evocazione dell'incantesimo di luce, ad esempio, emergono piuttosto le scintille verdi tipiche dell'incantesimo omonimo. E così accade con tanti altri incantesimi, la cui manifestazione non corrisponde alla formula pronunciata. Le dichiarazioni del soggetto, dunque, corrispondono a realtà: il soggetto non riesce più ad avere in sintonia con la sua magia.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Andrew E. Laeddis, detto Caso numero 11, presenta un grave disturbo del linguaggio apparso misteriosamente durante l'ultima notte di Halloween.
    Il soggetto non riesce ad evocare gli incantesimi pronunciati per la maggior parte dei tentativi. Non riesce a concentrarsi, seguire con attenzione le sue lezioni o gli studi personali poiché improvvisamente troppo ardui.
    Durante gli interrogatori, il soggetto appare per lo più confuso, stanco e stordito. Il suo comportamento non mostra segni di indisponenza, tuttavia è come se fosse assente, lontano col pensiero, sia all'atto del primo interrogatorio che dell'ultimo.
    Il soggetto è lapidario nelle risposte, afferma di non ricordare nulla di preciso rispetto alla sua esperienza nelle segrete.
    Gli occhi del soggetto sembrano farsi vuoti alle nostre domande. Il soggetto sembra sincero, nonostante appaia evidentemente appesantito e disabilitato dalla sua nuova condizione.


    CITAZIONE
    Caso numero 12: Mikal Levischmiedt, 31 anni, Docente di Astronomia e Responsabile della Casa della Tempesta
    Esperto di riferimento: Ronnie Ridgerton

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Il soggetto manifesta sin da subito i caratteri tipici della cleptomania: dopo alcuni momenti trascorsi tranquillamente a scrivere e a leggere sulla scrivania, il soggetto si alza per prendere e nascondere con sé, aiutata dalla magia o meno, gli oggetti che trova sparsi per la stanza.
    ‌Dalla seconda seduta i medimaghi le fanno trovare oggetti sempre differenti ed ogni volta il soggetto procede con lo stesso modus operandi: esso osserva, medita e poi, consapevole di essere vista, tenta comunque di prenderli con sé cercando di non farsi notare.
    il soggetto è attratto da oggetti di qualsiasi genere, indifferentemente dalla grandezza, dal valore, dalle forme o dai colori.
    Il soggetto afferma che ciò che la spinge ad agire in questo modo è un vuoto dentro al petto: non riesce a mettere un freno ai suoi impulsi, riuscendo a sentirsi felice solamente quandocolma questo vuoto [rubando].
    Il soggetto mantiene dunque la sua personalità, senza però avere il controllo di sé durante queste crisi. Al loro passare, non trova il coraggio di restituire ciò che ha rubato.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Mikal Levischmiedt, detta Caso numero 12, soffre di improvvisa e compulsiva cleptomania.
    Durante il colloquio di Novembre il soggetto appare confuso e stordito dagli avvenimenti della serata e incapace di concentrarsi a dovere sulle domande che le vengono poste, liquidate in maniera sbrigativa.
    Il soggetto afferma di stare bene ma di non ricordare molto riguardo gli avvenimenti nelle segrete.
    Il soggetto ci chiede di avere per qualche istante la penna, che promette di riportare.
    Il soggetto non l'ha più restituita.
    Durante le sedute presso il San Mungo il soggetto si dimostra collaborativo nei limiti della sua condizione, e così anche durante l'ultimo colloquio di Dicembre - chiede due volte di avere le penne degli ispettori, di nuovo.


    CITAZIONE
    Caso numero 13: Michelle Lullaby, 16 anni, Studentessa della Casa del Fuoco
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale
    Il soggetto ha perso la capacità di mantenere e rigenerare il cuoio capelluto: creme, pomate, incantesimi basilari, pozioni basilari, non c'è nulla che riesca a farle crescere e tenere i capelli sulla testa.
    L'unica soluzione momentanea a cui può ricorrere sono le parrucche babbane.

    CITAZIONE
    Caso numero 14: Luke Lygeon, 14 anni, studente della casa del Ghiaccio al quarto anno
    Esperto di riferimento: Catherine Nott
    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Durante i primi momenti di osservazione svolti lungo l'arco delle settimane del mese di Novembre 2031 presso l'Ospedale San Mungo, il soggetto ha manifestato principalmente ostilità e irritazione verso le autorità di competenza.
    Il soggetto risponde svogliatamente alle domande, oltre che con grande suscettibilità.
    Il soggetto lamenta comportamenti scorretti da parte dell'infermiera Hunt. E' necessario scriverlo agli atti per le relazioni sul Caso numero 9.
    Il soggetto è sottoposto continuamente a prove di dialettica, scrittura e lettura. Il soggetto fallisce alla maggior parte dei tentativi di giusta dialettica, scrittura e lettura. Il soggetto è restio a continuare, rimandando i tentativi alla seduta successiva. E così, ad ogni seduta.
    Il soggetto non è molto collaborativo.
    Alla terza seduta, il soggetto mostra segni di miglioramento dal punto di vista comportamentale. Risponde con toni più garbati, dimostrando una certa padronanza della situazione.
    Il soggetto percepisce lievi miglioramenti sullo stato della sua condizione.
    Il soggetto, infatti, necessita di forte concentrazione per fare delle affermazioni nel verso giusto, seppur caratterizzate da essenzialità e concisione.
    Il soggetto afferma di riuscire a pensare in senso compiuto, giungendo a confusione soltanto all'atto di esprimersi vocalmente.
    Il soggetto continua ad essere sottoposto a prove di scrittura, lettura e dialettica. Scrive interi paragrafi, legge interi paragrafi, sbaglia interi paragrafi. Riesce a leggere correttamente solamente dopo diversi secondi di concentrazione.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Luke Lygeon, detto Caso numero 14, presenta un grave disturbo del linguaggio apparso misteriosamente durante l'ultima notte di Halloween.
    Il soggetto parla al contrario, facendo uso di una sintassi scoordinata, se non assente. Il soggetto, dopo settimane di osservazione al San Mungo, mostra difficoltà nella corretta scrittura, lettura e dialettica anche di brevi frasi. Il soggetto riesce a pronunciare correttamente soltanto frasi brevi e concise, ma unicamente dopo lunghi lassi di tempo passati a concentrarsi sulle parole. Il soggetto afferma di pensare nel modo corretto, relegando il problema all'ambito prettamente linguistico.
    Il soggetto manifesta comportamenti differenti con lo scorrere del tempo. Durante il primo interrogatorio e le prime sedute di osservazione al San Mungo, il soggetto mostra ostilità, irritazione e fastidio nei confronti delle autorità. Il soggetto risulta altresì confuso, stressato e incapace di concentrarsi fino in fondo sugli eventi del 31 Ottobre.
    Il soggetto cambia drasticamente comportamento con lo scorrere del tempo. Durante le ultime sessioni, appare tranquillo, cordiale e disponibile a dare una mano alle autorità. Il soggetto sembra rilassato, nonostante tutto, anche durante l'ultimo colloquio.
    Al netto di ciò, i gravi disturbi comportamentali del soggetto sono stati causati a nostro parere da una delle diverse piaghe delle Segrete.


    CITAZIONE
    Caso numero 15:Soobin Min, 14 anni, studente della casa della Tempesta al quarto anno
    Esperto di riferimento: Geneviève de Lancrèt e Sheevarhas N. Flamel

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Il soggetto, durante le sedute presso il San Mungo, presenta una capigliatura sui toni del grigio scuro. Un elemento capace di dire molto a chi osserva, data la natura da Metamorfomagus del soggetto di Metamorfomagus. Sembrerebbe infatti rispecchiare un umore negativo, confermato dalle diverse osservazioni: il soggetto, ogni volta, è in evidente stato di nervosismo e tensione.
    Il soggetto si avvicina agli oggetti da mobilio con evidente confusione e stordimento, come non fosse in grado di riconoscere ciò che lo circonda.
    Il soggetto dimostra spesso atteggiamenti aggressivi, lanciando addosso al grosso specchio gli oggetti della stanza, in evidente segno di rabbia e ribellione alle cure dei medimaghi. Il soggetto aggiunge a questi momenti di spiccata violenza persino delle crisi di disperazione: egli rincorre verso il vetro, battendo su di esso con evidente tormento. Il soggetto, durante queste crisi, piange, inveisce contro i medimaghi, chiede di tornare normale, ma non è ancora del tutto chiaro a cosa corrisponda la sua normalità.
    Veniamo a conoscenza del suo reale problema, oltre i sintomi di cui abbiamo preso nota, soltanto grazie all’ultimo colloquio di Dicembre: egli presenta incapacità di distinguere tutto ciò che lo circonda, si tratti di oggetti, superfici o persone, visti con colori o fattezze ogni giorno differenti. Un bello scherzo per un Metamorfomagus.



    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Soobin Min, detto caso numero 15, presenta impossibilità nel percepire la realtà che lo circonda con le giuste fattezze, diverse giorno dopo giorno.
    Il soggetto inizia il primo interrogatorio senza risparmiare occhiatacce ai funzionari e a chiunque gli si avvicinasse.
    Il soggetto, infatti, sembra sospettoso e di pessimo umore: sembra fare fatica a riconoscere che chi ha davanti sono autorità provenienti dal San Mungo e dal Ministero. Sorride spesso con fare sardonico. Il soggetto dà vita ad illazioni contro i funzionari, mostrando un atteggiamento indisponente, cinico e sarcastico. Scambia anche degli occhiolini inopportuni. Il soggetto si prende gioco dei funzionari durante tutto il primo colloquio.
    Il soggetto appare isterico e piuttosto squilibrato. Non è ben chiaro se dipenda dalla sua piaga o dal suo personale temperamento.
    Nell'istante in cui i suoi occhi diventano felini, diventa chiaro che il soggetto è un Metamorfomagus.
    Il primo colloquio termina nell'istante in cui il soggetto inizia ad urlare come un ossesso senza alcun motivo preciso.
    Tuttavia, il comportamento del soggetto pare migliorare con lo scorrere del tempo: durante l'ultimo colloquio si scusa con i funzionari per il suo comportamento precedente. Il soggetto appare sincero, nonostante l'evidente nervosismo.


    CITAZIONE
    Caso numero 16: Michelle Montilyet, 14 anni, Prefetto e studentessa della casa del Fuoco al quarto anno
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Durante le sedute presso il San Mungo il soggetto sembra assente, salvo poi farsi persuadere da un nervosismo sempre più evidente.
    Il soggetto tende a rivolgersi ai medimaghi per schernirli, balbettando, senza collaborare ulteriormente con le richieste che le vengono poste per analizzare la sua situazione clinica.
    Dal suo primo interrogatorio, risulta chiaro che la balbuzie è nata con la sua permanenza nelle segrete, senza dunque essere catalogata come condizione pregressa.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Michelle Montilyet, detta caso numero 16, presenta balbuzie improvvisa.
    Il soggetto appare stanco e malconcio dopo gli avvenimenti delle segrete. Non appena ha inizio il colloquio, il soggetto pare iniziare a sentirsi afflitto da ignote sofferenze, assumendo sulla seduta un'evidente posa tensiva e spaventata. Il soggetto inizia anche a piangere, forse per la tensione accumulata.
    Il soggetto prova a rispondere alle domande, ma la balbuzie di cui soffre [almeno all'apparenza] impedisce una retta comprensione di ciò che afferma.
    Il soggetto suggerisce di sentirsi “rotta”. Alle successive domande risponde scuotendo la testa, probabilmente a causa delle sue difficoltà di espressione. Sembra dunque affermare di non ricordare molto altro.
    Afferma infine di avere iniziato a sentirsi così, balbuziente, dopo l'urlo nelle segrete.
    Con l'avanzare del tempo, durante le sedute presso il San Mungo, il comportamento del soggetto non migliora, anzi, non si dimostra ben disposta a collaborare. Durante l'ultimo colloquio di Dicembre sfugge agli sguardi degli ispettori, non aggiungendo altro rispetto al primo interrogatorio.
    Il soggetto si rifiuta di rispondere ad ulteriori domande.


    CITAZIONE
    Caso numero 17: Bellamy Octavian Murray, 17 anni, Caposcuola e studente della casa del Fuoco al settimo anno
    Esperto di riferimento: Eloise Hunt

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Nel corso delle sedute di osservazione, il soggetto appare piuttosto nervoso e infastidito. Non è chiaro se ciò che lo turba è la sua condizione, l'essere osservato, o entrambe.
    Il soggetto risponde alle domande con fare piuttosto scorbutico e semplicistico.
    Il soggetto afferma di non riuscire a sentire, muovere o utilizzare in alcun modo la sua mano dominante, vale a dire la sinistra.
    Al soggetto è stato chiesto più volte di mantenere la calma. Il soggetto alterna a tratti momenti di collaborazione ad altri di indisponenza.
    Il soggetto riesce a rispondere alle domande, seppur con atteggiamento infastidito, per circa un'ora. Dopo di che, pone in essere comportamenti stravaganti, esagerati e talvolta violenti: il soggetto, convinto di non riuscire a spiegare il suo problema con le giuste parole, passa spesso alle dimostrazioni pratiche, le quali si trasformano in atti violenti e vandalici.
    Così, il soggetto ha provato ad afferrare con la mano sinistra alcuni oggetti sulla scrivania, ad esempio la boccetta di inchiostro, ma tutto ciò che riesce a fare è sbatterci contro senza alcun controllo.
    Dopo di che, dimostrando di riuscire ad afferrare la stessa con la mano destra, la lancia contro il muro verso i medimaghi in evidente segno di sfida e ribellione.
    Durante queste crisi, il soggetto alterna urla e Insulti a momenti di apparente calma dialettica, per poi scagliarsi nuovamente contro i medimaghi.
    Il soggetto continua a lanciare tutto ciò che trova verso il muro, dalle pergamene appallottolate ai cuscini.
    Il soggetto afferma di non essere un animale, ma si comporta come se lo fosse. Non letteralmente.
    Dopo questi scatti di ira, il soggetto si stende sul letto, forse nel tentativo di ritrovare la calma.
    I medimaghi, dopo qualche minuto di isolamento, chiedono al soggetto di mostrare nuovamente la mano. Il soggetto sembra collaborare, ma non raramente, nell'alzare le braccia in alto e mostrare come la sinistra rimanga attaccata al polso, la destra, capace di ogni movimento, mostra ai medimaghi il dito medio.
    Non è chiaro se tale maleducazione sia una conseguenza della piaga o qualcosa di innato nel soggetto.



    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Bellamy O. Murray, detto Caso numero 17, presenta improvvisa incapacità di utilizzo della mano dominante, la sinistra.
    Il comportamento del soggetto nel corso del mese di Novembre è per lo più indisponente e persino aggressivo e violento, soprattutto in fase di osservazione presso il San Mungo.
    Il soggetto si dimostra poco propenso a collaborare con le autorità, mostrando nei loro confronti un atteggiamento di sfida, ribellione e fastidio, se non addirittura odio. Il soggetto, tuttavia, durante l’ultimo colloquio di Dicembre sembra più disponibile, risponde alle autorità in maniera garbata, nonostante una punta di nervosismo, dando loro tutto ciò che ricorda rispetto a quanto accaduto la notte di Halloween. Il soggetto, alla fine dell’interrogatorio, sembra sincero.


    CITAZIONE
    Caso numero 18: Samantha Silverclaw, 14 anni, studentessa della Casa della Tempesta
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Il soggetto ha perso la capacità di intravedere tutti i colori dello spettro cromatico ad eccezione del bianco e del nero.
    Tutto ciò che la circonda, dunque, riflette le sfumature del grigio. Riesce a distinguere con fatica il vero grigio dai falsi se non grazie alla memoria. Ad intervalli di cinque minuti ogni ora, tuttavia, il soggetto vede ogni cosa nei due estremi del grigio, il bianco o il nero: tutto quanto le risulta estremamente illuminato o al contrario scuro come le tenebre. Il bianco o il nero dominano dunque temporaneamente su tutto, schiarendo o scurendo ciò che vede. Guardare qualcosa realmente colorata di bianco la infastidisce come se i suoi occhi subissero piccole punture di spillo: guardare qualcosa di nero invece le provoca mal di testa.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Samantha Silverclaw, detta Caso numero 18, non riesce a percepire tutti i colori dello spettro cromatico ad eccezione del grigio e, ad intervalli regolari, del bianco e del nero.
    Il soggetto, forse a causa della sua condizione, non presenta nulla di rilevante durante i colloqui di Novembre e Dicembre.


    CITAZIONE
    Caso numero 19: Frances Stitcher, 15 anni, Prefetto e studentessa della casa del Ghiaccio,
    Esperto di riferimento: Everett Marshall Price

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Il soggetto è in costante balia di due principali comportamenti, i quali continuano ad alternarsi fra di loro senza tregua nel corso di 24 ore.
    1) Sonno: il soggetto dorme senza possibilità di risveglio ad intervalli regolari di 5-10 minuti ogni mezz'ora circa.
    2) Veglia disturbata: il soggetto, nonostante sia sveglio, risulta continuamente stanco, spossato e stressato, incapace di concentrarsi e di rispondere agli stimoli più immediati. Sembra trovarsi fuori dal mondo, impossibilitato a distinguere fra sogno e realtà, ed ogni parola sembra infastidirla come fossero urla.
    Si morde il dorso della mano ad intervalli di 5-10 minuti per ristabilire un contatto diretto con ciò che lo circonda, trovando nel dolore la chiave per la consapevolezza.
    Il soggetto non risponde prontamente alle domande che le vengono poste, osservandosi intorno come a voler cercare ulteriori conferme di essere ancora sveglia. Tuttavia, quando lo fa, molto spesso insulta e attacca i medimaghi che vogliono aiutarla; altre, invece, afferma di non sentire niente, di non saper fare niente, di non ricordare niente. Il soggetto cade a terra addormentato all'improvviso, interrompendo a metà qualsiasi azione – o insulto – stesse mettendo in atto.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Frances Stitcher, detta Caso numero 10, presenta improvvisa Narcolessia.
    Nel corso del primo colloquio di Settembre, ìl soggetto, costantemente debilitato dalla sua piaga, non risponde ad alcuna domanda iniziale. Accenna soltanto ad un nome, “Cyrene” [Caso numero 10], cadendo in preda al pianto e rifiutandosi di rispondere a qualsiasi altra domanda.
    Durante le sessioni al San Mungo il soggetto non sembra migliorare, anzi, mostra rabbia e rifiuto verso gli aiuti che le vengono posti, continuando ad ostentare stanchezza, spossatezza e mancanza di concentrazione.
    A Dicembre, invece, il Soggetto appare diverso: sempre stanco, spossato e privo di concentrazione, ma più rassegnato, disilluso ed esasperato da una condizione a cui sembra essersi arresa.
    Persino i suoi insulti non sembrano più quelli di una volta.
    Il soggetto fa molta fatica a ricordare le informazioni che le vengono chieste, lasciando attendere gli ispettori per diversi minuti.


    CITAZIONE
    Caso numero 20: Isaac Webb, 16 anni, Studente della Casa del Fuoco
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale
    Il soggetto presenta una dentatura sproporzionata, in particolar modo rispetto agli incisivi: la loro lunghezza è di ben 20 centimetri, il che crea nel soggetto difficoltà nel linguaggio, nel bere e nell'ingerire cibo. Nessun incantesimo o pozione base ha effetto su di loro.

    CITAZIONE
    Caso numero 21: Michael Thornton, 15 anni, Studente della Casa della Tempesta
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale
    Il soggetto presenta lividi ed escoriazioni dolorose lungo tutto il corpo, incurabili tramite le pozioni e gli incantesimi basilari.

    CITAZIONE
    Caso numero 22: Alexandra Wigley, 14 anni, studentessa della casa della Tempesta
    Esperto di riferimento: //

    Novembre 2o31 -Diagnosi finale

    Novembre 2031 - Diagnosi finale

    Durante le sedute presso il San Mungo, il soggetto presenta evidenti segni di mancanza di sonno, come se la notte non riuscisse a dormire a dovere. Il soggetto è terrorizzato, sembra non riuscire a percepire che ciò che la circonda è la realtà piuttosto che un incubo. Cerca continuamente il contatto con le fonti di luci presenti nella stanza, segno, probabilmente, di una spiccata paura del buio. Si addormenta sul letto a disposizione di tanto in tanto, ma il suo sonno non è mai tranquillo: si sveglia dopo pochi minuti urlando, evidentemente in balia di incubi impossibili da allontanare nemmeno nelle ore di veglia.


    Dicembre 2031 - Relazione finale - Estratto I

    Dicembre 2031 - Relazione finale

    Estratto I: informazioni sul comportamento-piaga

    Alexandra Wigley, detta caso numero 22, presenta incapacità di dormire a lungo e di distinguere fra la realtà e gli incubi, che durante le fasi di sonno l'attanagliano costringendola a bruschi risvegli; spiccata paura del buio.
    Il soggetto appare frastornato durante il primo interrogatorio, confusa come non capisse se chi le parla sia vero o finto.
    Il soggetto sembra dormire o desiderare ardentemente farlo. Sembra cadere in sonno e, all'ennesimo richiamo del funzionario, trasale in preda allo spavento. Il soggetto sembra essere spaesato, come non capisca dove si trovi. Afferma di non conoscerci, facendo emergere puro terrore dalle sue parole. Questo conferma l'ipotesi di confusione e smarrimento mentale del soggetto.
    Il soggetto risponde alle domande, seppur in maniera stringata, come avesse paura di continuare a dare informazioni. Con l'incalzare delle domande il soggetto si agita, cadendo preda del terrore più assoluto: chiede ai funzionari di andare via, come si trattassero di nemici da cui fuggire.
    Durante l’ultimo colloquio di Dicembre, il soggetto afferma di continuare a non dormire bene [ogni-santa-notte]. Sembra meno intimorita nei confronti dei funzionari, risponde alle loro domande ma in maniera molto confusa e approssimativa. Il soggetto fa confusione fra i ricordi, attribuendone la causa alla sua condizione.



    Edited by Il Tessitore - 14/1/2021, 17:00
     
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