Ghiaccio vs Fuoco

2029/2030

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    Londra Magica
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    GHIACCIO vs FUOCO
    2029/2030

    1Tt2uKp


    26 MAGGIO 2030, H. 10.00


    AhJ3sRo
    E...E...E...TCIU!!!
    Ma che schifo! Quello era il mio microfono!
    Tatto siabo gebelli, abbiabo gli stessi gerbi.
    Ma non credo propr--AH MA SIAMO APERTI!
    Berda
    BENVENUTI ALLO SHOW DEL FUOCO, AMICI DI AMESTRIS! Oggi i nostri beniamini si scontreranno contro gli icebarg, ma SPOILER ALERT: non saremo noi a fare la fine del Titanic!
    Grazie a Eostre dod sta pioveddo, adche se questi duvolodi dod probettodo diedte di buodo…
    Suvvia Ash, non fare l’uccellaccio del malaugurio! Passiamo a presentare le squade?
    Le squadre…lo sai che ho scoperto il botto del ghiaccio?
    Dimmi che è meglio di quello di Dumbar “Il Ghiaccio sta venendo” e “Il Ghiaccio è venuto”...?
    “Il ghiaccio dod è solo ghiaccio”.
    E sti ca…
    ...CAPITABATI DA GRIBB COL DUBERO DOVE, ECCO I CACCIATORI BIACCOAZZURRI! BORWEN, GOLDTESH E… E… cobe ca…
    EVERDEE COL 13! Scommetto due zellini che Grimm si fa bocciare anche quest’anno! Il Ghiaccio è o non è la casa dei ripetenti? Ripetono le sconfitte, ripetono gli studenti…
    Più garbato, Calub… Alla ricerca del boccido, LYGEOB COL DUBERO SETTE! La sua fidadzata Silverclaw sarà sugli spalti?
    Crescono così in fretta…
    COBUDQUE… AGLI ADELLI COL DUBERO OTTO…
    Ma chi è questa?
    BLACKTHORD! Buoda fortuda per la tua priba partita! ED ORA PASSIABO AL FUO--
    Ehm…

    ...
    ...Cosa c’è?
    Ti sei perso un battitore per strada… NUMERO 11 ANDREA WILLOW!
    E va bè, badco bi fossi dibedticato di qualcudo di ibportadte…
    MA ORA
    BA ORA…!
    DATEMI UNA F
    DATEBI UDA U
    DATEMI UNA O
    UDA C
    UNA O
    F
    U
    O
    C
    O
    NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI!
    … Ci scusi professoressa Harp.
    IL NUMERO UNO DI CIFRA SULLA MAGLIA E DI FATTO SUL CAMPO, B E L L A M Y …. MURRAYYY!!! YEEEEEE!!! SU LE MANII--
    … Scusi professoressa Harp
    Uh! Un cambio di formazione dall'ultima volta! AGLI ANELLI, NUMERO DIECI… PREVERT!
    IL NOSTRO TRIO DI PALLEGGIA PLUFFE PREFERITO: MORRIS COL NUMERO 6, KENWEY COL NUM-- ma chi li sceglie questi numeri?-NUMERO 69 E PER FINIRE, ATKINSON COL NUMERO 18!
    L'ESORIO DI WEBB COME BATTITORE CON IL NUMERO 99 E MORRIS COL NUMERO 6! COLPITE FORTE QUEI BOLIDI, RAGAZZI!

    Riuscirà il dostro Isaac a reggere il cobfrodto cod Gribb il ripetedte o fidirà cobe Badod codtro la Habilton?
    Ah la Hamilton, la sua mazza è ancora impressa nei miei sogni… COMUNQUE, direi che possiam---
    ASPETTA!
    Cosa?!
    Hai portato quella cosa?!
    Quale cosa?
    ...Quella cosa
    AAAAH! Quella cosa! Quella cosa preparata apposta per quella persona, quella persona e quella cosa!

    Quella cosa?

    QUELLA COSA!
    Faccio io, cobe bolti di vuoi sapraddo, questo è l’ultib--

    Non ti si può sentire con questo tappo nel naso-- da qua! E-Ehm, come sapete, quest’anno è l’ultimo anno che possiamo godere della presenza di una persona speciale. Io e Ash abbiamo scritto una piccola lettera per q--
    Leggo io, leggo io!
    No, stai zitto!
    Comunque… ah tienimi la mano Ash, sento già i goccioloni scendere dagli occhi…
    Cara Mintaka,
    Nessun’altra persona ti conosce bene come ti conosce il fuoco. Ci scuserai se ci prendiamo così tanta arroganza nell’affermarlo, ma insomma siamo noi e lo sai.
    Volevamo dirti che anche quando te ne andrai dall’Accademia, ci assicureremo di persona che nessuno si dimentichi della Caposcuola più Fuoco del fuoco stess--

    Ba scusa, cosa sigdifica?
    Ash, stavo cercando di avere il mio momento! Ed ecco la Dixon che indica l’orologio, forse la stiamo facendo lunga… leggerò velocissimo: Cimancheraiunsaccomatiauguriamobuonafortuna!
    Dod so Calub, forse siabo stati troppo sedtibedtali…
    E WOOD FISCHIA L’INIZIO...
    ED ORA, OCCHIO ALLA PLUFFA!

    Sebpre quaddo sto parlabdo io…
    E LA PLUFFA è IN MANO AL FUOCO! INIZIAMO COL BOTTO!
    BOOM!
    ...



    Formazioni



    Ghiaccio
    Cercatore: Luke Lygeon 7 (Firebolt)
    Portiere: Clarisse Blackthorn 8 (Tornado 17)
    Battitori: Junah Grimm 9 [C] (Nimbus 2020), Andrea Willow 11 (Tornado 17)
    Cacciatori: Rheis Morwen 21 (Nimbus 2000), Ray Goldesth 3 (Nimbus 2000), Alissha Everdee 13 (Nimbus 2000)

    Fuoco
    Cercatore: Bellamy O. Murray 1 (Lightburst)
    Portiere: Manon Prevert 10 (Purple Arrow)
    Battitori: Deborah Morris 6 [C] (Tornado 11), Isaac Webb 99 (Tornado 17)
    Cacciatori: Cody Atkinson 18 (Purple Arrow), Silene Mendez 9 (Nimbus 2000), Stephen Kenway 69 (Nimbus 2000)



    ATTENZIONE! Per questioni tecniche, la partita ha inizio direttamente dalla prima frazione di gioco:
    -Prima frazione di gioco (7 giorni): il Tessitore presenta la situazione iniziale di gioco e da quel momento i giocatori possono ruolare azioni, confronti sul campo e strategie. Gli spettatori, dagli spalti, continuano ad incitare i loro beniamini.
    • L'esito del dado è stato favorevole al Fuoco, dunque il Fuoco può partire con l'azione di attacco.
    • Le squadre hanno a disposizione un Bolide a testa: uno si trova dalle parti degli anelli del Fuoco, uno svolazza sulla trequarti del Ghiaccio.
    • Il Boccino è invisibile.
    • Per quanto riguarda il meteo, il cielo è ricoperto di nuvole, impossibile dire se pioverà o se invece ci farà la grazia di non farlo. C’è stato un errore nel lancio di un dado perché l’arbitro doveva ancora prendere il caffè mattutino.
    Quil’esito dei dadi, che però sarà visibile per poco tempo:



    Avete tempo di convertire i PA fino al vostro primo post, da quel momento in poi conteranno i PA in scheda e quelli eventualmente richiesti nel topic. Siete inoltre caldamente invitati a riportare i vostri punti in spoiler, per aiutare il lavoro del Master. I bonus non segnalati nel primo post, non verranno considerati e non vi sarà concesso di modificare il messaggio per rimediare.


    Per chi muove i PNG giocatori: Potete comprare potenziamenti con il vostro personaggio e considerarli nel suo inventario come se li avesse comprati lui. Ovviamente vale la regola che bisogna segnalarli in spoiler. Vi invito inoltre a segnalare i PA del PNG giocatore sotto spoiler, come di consueto.

    Vi invito come sempre a leggere con attenzione il Regolamento e le caratteristiche dei PNG. Vi ricordo inoltre che, già dalla scorsa partita, non vengono più presi in considerazione i PA dei PNG ma solamente quelli dei PG, compresi i punti scopa, per una questione di squilibrio tra PG e PNG. A questa regola fanno eccezione solo i valori relativi alla Prestanza invece, prettamente a carattere e riferimento individuale.

    NOTA IMPORTANTE
    Ci tenevamo a informare che per il confronto finale tra Cercatori è stato deciso di applicare un’ulteriore punto, che al più presto entrerà anche a far parte del regolamento di Quidditch.
    D’ora in poi, nel confronto finale tra Cercatori influenzerà anche la differenza tra Punti Boccino con cui si arriva a giocare l’inizio dell’inseguimento, per essere più precisi: ogni 10 pt Boccino di divario equivarrà a 1 punto malus (ossia -1, per il PG in difetto) nel conteggio complessivo effettuato per valutare la cattura ultima.
    I Punti Boccino presi in considerazione per tale malus saranno unicamente quelli risultati dal tiro dei dadi, quindi non si conteranno né tifoseria né punti vari. Questo per evitare di penalizzare ingiustamente durante l’inseguimento chi ha partecipato attivamente al gioco rispetto chi invece non lo ha fatto, postando poco o nulla durante l’arco dell’intera partita.
    Es. Bellamy non posta mai durante la partita, mentre Luke lo fa sempre arrivando anche a vedere per primo il Boccino. Eppure nonostante ciò, col giusto tiro e combinazione di dadi (es. a Luke esce 1 e a Bellamy esce 6), Murray potrebbe portare ugualmente la sua squadra alla vittoria avendo postato solo una volta in tutta la partita, durante la fase di inseguimento e cattura del Boccino.

    Per dubbi, domande o perplessità siete pregati di non contattare staffer e/o Responsabili, ma di scrivere in QUESTO TOPIC prima di postare, in modo da dare una risposta riguardo un dubbio magari comune, condiviso da altri Player, piuttosto che fare più volte la stessa domanda a più persone.

    Scadenza azioni di attacco: 27/05, h 18:00
    Scadenza azioni di difesa: 27/05, h 24:00

    Edited by Oliver Wood - 27/5/2019, 12:33
     
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    Ghiaccio VI Anno
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    Quella mattina, si era persino concesso di accendere un cero per la speranza della cattura del Boccino e della vittoria. Lui, lui che difficilmente amava affidarsi alla Dea Bendata, aveva fatto un’eccezione per quell’occasione straordinaria, confidando in qualunque arcano potere si celasse dietro il recente ricordo di Ostara e della sua fiamma di fortuna.
    Perché la resa dei conti era giunta alla fine, eppure Luke ancora faticava a crederci.
    Il Ghiaccio - tutti loro, lui nelle vesti di Cercatore per giunta - che si contendeva la possibilità di sollevare il trofeo del Quidditch col Fuoco, campione assoluto e pressoché incontrastato.
    Come sempre, anzi, sicuramente anche di più, l’intera squadra nell’ultimo periodo aveva dato fondo a tutte le proprie energie in sfiancanti allenamenti ed elaborate strategie. Tutto in funzione di quel giorno, dedicato tanto alla partita in sé quanto al riscatto della propria Casa all’interno di un Campionato che molto, molto raramente la vedeva come possibile vincitrice di quella sfida a tre che era il torneo di Quidditch.
    Ma per Luke non era solo un’opportunità di redenzione, di dare nuovo lustro alla squadra e al Ghiaccio. No, c’era molto di più. Avrebbe potuto dire grazie, urlare i suoi sentimenti senza bisogno di ricorre alla voce, solo un grande e significativo gesto: catturare l’oro e sollevarlo verso chi l’aveva reso possibile, credendo in lui, volendogli bene.
    Pensava a questo negli spogliatoi, meditabondo, più perso e trepidante di quanto non fosse uso essere in simili momenti. Passare il lucido sul frassino era una magra consolazione se messa a confronto con ciò che di lì a poco l’avrebbe atteso in campo, eppure non gli riusciva proprio di separarsene.
    Accompagnato appena dal tintinnio metallico del suo braccialetto, il panno passava lento e deciso da un’estremità all’altra della scopa, la stessa custode e contemporaneamente tesoro della fiducia che il Capitano aveva riposto in lui, un’emozione calda e sincera che voleva ricambiare a ogni costo.

    È il momento…

    Doveva andare.
    Doveva farcela.
    Doveva mettere tutto se stesso in quella partita come se non solo fosse l’ultima dell’anno, ma di tutta la sua vita, perché per uno di loro lo sarebbe stata per davvero.
    Il Capitano li avrebbe salutati a breve, e anche se non era un vero addio era triste pensare che lasciasse la squadra così, senza che fosse riuscito a festeggiare la tanto meritata quanto ambita vittoria.
    Ma quella era la propria occasione! Luke non se la sarebbe fatta sfuggire per nulla al mondo, voleva sfruttarla in modo da non lasciare alcun rimpianto a se stesso come a Junah.
    Con quello spirito entrò in campo, cavalcando la Firebolt determinato e affrontando con reverenziale timore l’orizzonte che gli si prospettava innanzi, fatto di nuvole e chissà cos’altro. Dopodiché, fu sufficiente il fischio di Wood a infondergli forza nei muscoli e carburante nella scopa, un acuto richiamo prima di volare verso l’alto alla ricerca di una visuale migliore sull’intero gioco e le sue fasi iniziali.
    Non si aspettava di individuare nulla in realtà, non un luccichio lontano né il battito d’ali del Boccino, ma almeno era un punto di partenza. Ed era sempre meglio avere quello che non avere nulla a cui aggrapparsi, sopratutto agli inizi.
    Prima di tornare a vagare col nocciola alla ricerca dell’oro, donò un breve, muto saluto agli spalti, verso tutti e nessuno. Perché in fondo lo sapeva, tra quei volti e quelle grida indistinte alcuni pensieri erano rivolti a lui e lui soltanto.
    Ed era quella, la forza più grande, misteriosa e vera del gioco.

    NOTE riguardo i PA:
    Agilità: 17
    Prontezza: 14+1(da accreditare)= 15
    NOTE riguardo gli oggetti:
    ➤ Occhialini da volo
    ➤ Cintura sicurezza per scope
    ➤ Firebolt (Punti Scopa= 5)
    ➤ Lucidatura professionale:
    Spazzolare, piallare, lucidare per una pulizia profonda e accurata. Dopo questo trattamento la tua scopa sarà come nuova, guidarla sarà tutt'altra esperienza!
    Bonus di +1 Agilità per le role su scopa, utilizzabile fino a un massimo di 3 volte. (II^ volta)
    ➤ Ciondoli e portachiavi in ferro a forma di scopa volante: +1 Agilità (da sfruttare in una role) => bracciale con ciondolo in ferro a forma di manico di scopa.
    ➤ Lucido per scope: vuoi che la tua scopa sia la più bella e liscia tra tutte? Con questo Lucido per scope e un po' di olio di gomito la tua scopa guizzerà via tra i cieli! +0,5 Punti Scopa per partite di Quidditch o ruolate sulla scopa, previo uso in ON del lucido.
    ➤ Palla professional da allenamento
    Boccino d'oro (+1 Agilità a un Cercatore): role di allenamento
    Dona +1 Agilità per 1 role, previo uso in ON in una situazione di gioco precedente e diversa da quella in cui si desidera usare il bonus.
    ➤ Candela della Fortuna: Questa candela è stata donata in regalo a tutti gli studenti che hanno partecipato al Festival di Ostara 2030. Accendendola, dona la possibilità di effettuare nuovamente il lancio di un dado. Uso unico.
    Nota bene: Il suo utilizzo, se possibile, vuole essere rimandato e utilizzato unicamente per il tiro di dado durante lo scontro diretto tra Cercatori, ossia quello decisivo alla cattura del Boccino (solo e unicamente nel caso in cui il primo risultato del dado non sia vantaggioso, nel computo totale, per avere la meglio rispetto l’avversario). Se tutto ciò non fosse possibile amen, chiedo scusa allora e si può benissimo evitare di tenere conto del suo impiego.

    PA finali dopo Bonus e conteggi vari:
    Agilità: 20
    Prontezza: 15
    Punti scopa: 5,5
     
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    Frozen Wiz
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    ''Vi dico di vincere con onore e di perdere a testa alta; vi dico di divertirvi, di entusiasmarvi, di sorprendervi, di lasciarvi andare.''
    L'aveva fatta facile la Styles, con quelle parole scritte in nero su bianco che in un primo momento non gli erano sembrate altro che uno spreco di inchiostro...e a distanza di un paio di giorni gli sembravano ancora uno spreco di inchiostro. C'era qualcosa che non l'aveva convinto in quelle parole, ma sarebbe stato un miracolo il contrario. Era una testa calda che si era sentito dire troppe volte ''addio'', e ad ognuno di questi la sua capacità di comprendere empaticamente le motivazioni di tali circostanze diminuiva sempre di più.
    E se non c'era la loro guida, il loro esempio a tifare per loro sugli spalti, chi altro poteva esserci?
    Praticamente nessuno, perchè chi voleva fare il tifo per gli sbruffoni della scuola, quelli che non guardavano mai in faccia nessuno e che dicevano tutto quello che passava per la loro testa senza curarsi di nulla?
    C'erano soltanto loro. Loro sette lungo una delle scalate più difficili che avevano affrontato fino a quel momento.
    E poi, tra i sette, c'era Bellamy.
    Avevano vinto la scorsa partita grazie a lui, non doveva far altro che replicare quanto aveva già fatto, semplice no?
    No, nemmeno per niente, e lo sapeva bene. Ci pensava mentre indossava i gambali in acciaio che l'avrebbero protetto un po' dagli urti più violenti e lucidava per l'ultima volta in quell'anno scolastico il manico della sua Lightburst, senza alzare mai lo sguardo di ghiaccio da questo. La sua fortuna era quella di non essere Capitano, perchè probabilmente non sarebbe stato in grado di dire una parola per caricare i suoi compagni. Era preoccupato, teso, nervoso, frustrato e se prima della scorsa partita aveva ben chiaro il modus operandi che avrebbe messo in pratica una volta sceso sul campo, quella volta non aveva idea di come agire. Quella volta non poteva dire a Deborah e Isaac di non difenderlo, perchè Junah non era Anita. Un altro anno a scuola e probabilmente quel ragazzo sarebbe stato in grado di telecomandare i Bolidi soltanto con il pensiero. Quella volta aveva contro un ragazzino incredibilmente sveglio e fortunato, e soltanto Merlino sapeva quanta voglia aveva in quel preciso istante di prenderlo a cazzotti sui denti, per quanto era nervoso.
    Una volta messo piede sull'erba fresca del campo da gioco, non avrebbe fatto passare troppo tempo prima di salire a cavallo del suo manico di scopa e sollevarsi in aria. Non pioveva ancora, ci mancava soltanto quello a rendere le premesse di quella partita ancora più tragiche di quanto non fossero.
    Si guardò intorno, immediatamente alla ricerca di Lygeon. Non appena Wood ebbe fischiato, lo stress e l'ansia gli fecero perdere un paio di battiti cardiaci, ma lui si disinteressò immediatamente di quanto iniziò ad accadere intorno a lui, puntando solamente ad inseguire Luke. Quel ragazzino era incredibilmente fortunato e con un colpo di fortuna altrettanto grande, magari la sua vicinanza avrebbe influenzato un po' anche lui.
    Seh, ancora ci credeva.
    Comunque, ciò che voleva fare rimanendo vicino a Luke era anche cercare di sfruttare a suo vantaggio i Bolidi di Junah, perchè era sicuro che prima o poi lo avrebbe puntato. Rimanendo vicino all'altro Cercatore, poteva sperare che un colpo da lui schivato oppure non esattamente preciso da parte di Grimm potesse finire addosso al suo compagno di squadra.
    Dunque, prese quota insieme al dodicenne, arrivando alla sua altezza e discostandosi da lui di un paio di metri. Non si sarebbe distratto a guardare gli spalti, ma avrebbe fatto vagare le iridi di ghiaccio sotto di lui, senza alcuna pretesa ma non senza speranza.
    Sentiva una fiamma scottante bruciare dentro di lui, dentro il suo stomaco ed il suo petto. Doveva ancora capirne l'entità, la natura, ma sapeva che non l'avrebbe lasciata spegnere. Era il calore a dargli energia.
    ''Siate la fiamma inestinguibile di Prometeo'', aveva scritto la Styles.
    E lui non l'avrebbe delusa.

    Bellamy usa il lucido ed i gambali acquistati al QQS tramite il Wizazon.
    Se non sbaglio, il totale dei PA compresi conversioni e bonus dovrebbe essere questo:

    Agilità: 24 (23+1 richiesto nel topic)
    Prontezza: 19
    Prestanza: 16+2 = 18
    Scopa: 6 + 0,5 = 6,5
     
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    Drayrdd
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    [Spogliatoio del Ghiaccio]



    Uroboro.
    Il panno scorreva lungo il manico della scopa. Almeno lui era tranquillo. Il panno.
    Cosa poteva turbare un pezzo di stoffa? Non certo una partita. Non quella partita.
    Se ne stava lì tra le sue dita, cheto e senza pensieri a fare il suo lavoro.
    Che poi che pensieri poteva mai avere un panno?
    Eppure Junah non avrebbe mai voluto essere al suo posto, seppur senza pensieri e intoccabile all’ansia. No, non avrebbe mai fatto a cambio. Non avrebbe neppure lasciato tutti i ricordi, le delusioni, le risate di allenamenti e partite. Nemmeno le ansie vissute le notti pre-partite, quelle che ti buttavano giù dal letto e ti costringevano a riguardare tutti gli schemi.
    Quando ebbe finito, la mano posò panno e barattolo senza pensarci troppo, prendendo gli occhialini e l’elmetto, stringendo bene il resto delle protezioni. Furono strette anche le cinghie dei gambali d’acciaio che avrebbero attutito i colpi dei ferrosi.
    Ormai faceva tutta quella prassi in automatico, ma come se fosse sempre la prima volta, non apriva bocca se prima non passava in rassegna tutto almeno un paio di volte. Fissazioni? Sì o no poco importava saperlo perché tanto lo avrebbe fatto lo stesso. Troppe occasioni tra partite e allenamenti gli avevano insegnato (inculcato) l’importanza dell’attrezzatura, perciò che fosse consapevole o meno di essere fissato, il “rito” di controllo sarebbe avvenuto ugualmente.

    Zdn1VdR
    Luke. Ci siamo capiti.

    Non disse altro la “solare” Willow, limitandosi a guardarlo qualche secondo. E quello bastava più di ogni altra cosa perché gli allenamenti alle spalle avevano già stabilito le cose.
    Junah invece avrebbe detto due parole prima di uscire dagli spogliatoi e entrare in campo: non avrebbe detto chissà cosa, non c’era e non ne avevano bisogno. Però quella sarebbe stata l’ultima attesa con loro prima della partita. Per un attimo il pensiero di Thom e di Bon-Bon gli bussò in testa: conosceva i motivi per cui i compagni non erano lì, in quello spogliatoio. Li capiva e per questo sarebbero stati con lui anche in quella partita.

    Vincere o perdere dipenderà solo da noi.
    Se lo volete, potete.
    Voletelo ancora.


    E lui lo voleva. Voleva giocare bene, dare il massimo e voleva che ognuno di loro facessero lo stesso.

    Sapete chi siete e cosa sapete fare. Fatelo.
    TUTTO il resto non conta: né tifosi, né partite passate.
    Niente.


    Il resto non contava. Non dovevano farsi influenzare da niente, dal tifo, dai risultati passati, da niente. Dovevano solo essere se stessi e mirare dritti all’obiettivo. Cullarsi sulla vittoria ottenuta non era contemplato, in quel momento non doveva valere niente e non doveva essere presente in campo.

    Questa è l’ultima volta che ve lo dico, ma è ciò che penserò sempre di ognuno di voi: è un onore aver giocato con voi ed è un onore poter giocare oggi.
    Ed è quello che faremo tra poco: giocare come sappiamo fare noi.


    Già, lo era, compresa la new entry Blackthorn. Lei era alla sua prima partita e come fece per Lygeon e Barnes la scorsa volta, non ritenne opportuno caricarla di pesi ulteriori perché sarebbe stato negativo. Doveva giocare e basta.
    Già, l’ultima volta. Anche se ne era consapevole, fu pari ad una doccia fredda. Quella era l’ultima volta in assoluto: l’ultima partita del campionato, l’ultima dell’anno, l’ultima da Capitano del Ghiaccio. Il Quidditch rappresentava per lui una parte importante di Amestris: amicizia, ricordi, risate, sacrifici, gioie, delusioni, discussioni, complicità. Un bagaglio molto più ampio di tutte quelle cose, cresciuto con lui per sei/sette anni, del quale non avrebbe mai dimenticato l’odore.

    [In campo]



    Ma non ti danno fastidio?

    Naah. Ma dai come posso dare fastidio quei due?
    Sono adorabili e mi fanno ammazzare dal ridere!


    E ti pareva che la Pluffa l’avevamo noi una volta!

    Willow non pensare a queste cose: pensa ai Bolidi e a Lygeon! Vai!

    E così Andrea volò via, sfrecciando senza badare a niente a nessuno, intenta a raggiungere Lygeon. Feroce e incazzata come sempre, avrebbe fatto esattamente come contro la Tempesta. Oh se gli sarebbe stata alle calcagna!
    Quando lo raggiunse, iniziò a volare verso l’alto vicino a lui, affiacandolo dal lato opposto rispetto a dov’era Murray, ma stando attenta a non opprimere il suo spazio. Avrebbe tentato di tutto per difenderlo e chiunque avrebbe potuto dire o fare quel che voleva, ma lei sarebbe stata lì, pronta. Allo stesso modo però gli avrebbe permesso di muoversi liberamente, lasciandogli il giusto spazio di manovra.
    Ruolo di bodyguard anche contro il Fuoco? Sì, anche contro il Fuoco.

    Junah invece stava mirando al ferroso disponibile sulla loro trequarti.
    Senza perdere tempo, fregandosene di ogni altra cosa, spinse al massimo la scopa: allungò il busto sul manico quanto più poteva e arpionò i piedi sugli speroni. Il tempo non era né soleggiato e né piovoso, un’ottima condizione perché non sarebbe stato abbagliato, né appesantito. Sfrutto al massimo le correnti per acquisire velocità, cercando di contrastare al meglio l’attrito che si creava volando. Il Bolide, pensava solo ad arrivare e a soddisfare la mazza ferrata già assetata di colpi. Un momento prima di raggiungerlo, divenne nitido il destinatario a cui lo avrebbe indirizzato e allora tirò su il manico per frenare gradualmente, caricancando braccio e mazza.
    Il Cacciatore detentore della Pluffa.
    Avrebbe tentato di colpire lui per primo prima che potesse passarla a qualche compagno e sperando di creare fastidio agli attaccanti avversari.

    Ora...

    Uno sguardo al Bolide e inspirò, trattenendo il fiato mentre calava con violenza la mazza sulla palla ferrata, per poi espirare nel momento in cui lo vide partire.

    Junah usa 1 Lucido che da 0,5 punti scopa in più.
    Ho indossato anche i gambali in acciaio che conferiscono un bonus di +2 Prestanza per tutta la durata della partita - o, in alternativa, per 10 post di volo - ogni qualvolta il giocatore viene colpito da un bolide (utilizzo singolo)
    - Emmetto
    - occhialini
    Agilità: 18
    Prontezza: 14
    Carisma: 11
    Prestanza: 20 (18 + 2 di bonus gambali)
    Punti scopa: 4.5 (4 + 0.5 lucido)
     
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    Frozen Wiz
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    Su con la vita, Atkinson. È anche il tuo compleanno.
    a435f6e9b34820645c7a77328562b4f4_0

    È il tuo compleanno?! Tanti auguri a...

    Sì, ma ora non esageriamo.

    Smettetela!

    Il piccoletto della Casa del Fuoco, quella mattina, era una bomba pronta ad esplodere. Quel giorno poteva andare in due modi: potevano vincere la partita, e con essa la Coppa, e quindi festeggiare due volte, o potevano perdere, oscurando completamente il compleanno del ragazzino e rendendola, anzi, una data da dimenticare.
    Anche se la squadra aveva vinto la precedente partita contro la Tempesta, Cody di certo non poteva considerarla una vittoria, così come gli altri due Cacciatori. Poco dopo l'inizio della partita, infatti, il riccioluto era rimasto da solo in campo, e il Fuoco aveva subito in totale la bellezza di quattordici goal, senza segnarne nemmeno uno. Era stato Bellamy a trainarli verso la vittoria, acciuffando il Boccino e mettendo fine a quella carneficina. I tre Cacciatori non potevano permettersi un'altra figuraccia del genere anche in quell'occasione; Bellamy non poteva reggere il peso della squadra sulle proprie spalle all'infinito. Sarebbero scesi in campo ancora più agguerriti dell'altra volta, ancora più determinati a schiacciare gli avversari.
    Come se non bastasse, poi, la loro Responsabile aveva rassegnato le dimissioni. La Styles era diventata per tutti loro un punto di riferimento, una guida, e di punto in bianco se n'era andata, lasciando dietro di sé soltanto qualche riga. Era successo tutto così in fretta, che Cody non era ancora riuscito a farsi un'idea precisa dell'accaduto. L'unica cosa che sapeva, l'unica che contava in quel momento, l'unica di cui era certo anche la Styles sarebbe stata convinta, era la vittoria.

    Aspetta! Impervius.

    Cody, infilati i gambali e lucidato il proprio manico, era già pronto ad uscire, ma, considerato il tempo instabile, Silene ebbe la buona idea di proteggere sé stessa e i due compagni dall'eventualità della pioggia.
    Considerando le condizioni disumane in cui avevano giocato la volta precedente, erano stati abbastanza fortunati col meteo. I nuvoloni grigi sopra le loro teste non promettevano di certo sole, ma almeno non sembrava esserci un nubifragio in avvicinamento. Qualche goccia di pioggia non sarebbe di certo stata sufficiente per spegnere il Fuoco.
    Una volta scesi in campo, esisteva solo il Quidditch. La folla sugli spalti, i commenti, il meteo... nulla di tutto ciò era più importante. Contava solo il gioco, e chi ne faceva parte.
    Al fischio di Wood, fu Stephen a intercettare la Pluffa per primo, regalando così la prima azione al Fuoco; poteva essere un vantaggio importante, ma avrebbero dovuto sfruttarlo appieno. Con la partita precedente avevano mostrato una buona parte dei loro schemi, reso note le loro debolezze e i loro punti di forza, ed erano sicuri che i giocatori del Ghiaccio li avevano osservati con attenzione. Di conseguenza, in quel poco tempo che era passato tra una partita e l'altra, il trio fiammeggiante aveva messo a punto qualche nuova tecnica, e il numero 69 decise di iniziare proprio con una di quelle.

    FUOCO INCROCIATO!

    Il punto di forza di quello schema era il continuo movimento: Cody, Stephen e Silene avrebbero volato verso gli anelli avversari avanzando insieme, alla stessa velocità, ma scambiandosi spesso di posizione, incrociando le loro traiettorie di volo e scambiandosi più volte la Pluffa nel corso dell'azione. L'obiettivo era quello di confondere gli avversari, di cercare di sfiancarli facendoli volare da una parte all'altra del campo cercando di recuperare il possesso della Pluffa.
    Se tutto fosse andato secondo i piani e fossero riusciti ad avvicinarsi sufficientemente all'area di tiro, sarebbe stata Silene, con la sua voglia di sciogliere quei ghiacciolini, ad attaccare gli anelli.

    Cody usa i gambali in acciaio e il lucido per scope (qui l'acquisto)
    Agilità: 6 (5+1 da convertire)
    Prontezza: 5 (4+1 da role d'acquisto)
    Prestanza: 14 (12+2 da gambali)
    Punti scopa: 5 (4,5+0,5 da lucido)
    Prestanza Silene e Stephen: 18
     
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    Deborah aveva messo una mano sulla spalla di Manon e Cody, i giocatori più giovani e più nuovi della squadra, e aveva tentato di cercare parole adatte, senza riuscire a trovarne.
    Era anche la sua ultima partita, e ce l'avrebbe messa tutta, ma era riuscita a stento a sorridere quando avevano fatto gli auguri al giovane Atkinson, e gli si era avvicinata con un semplice occhiolino.

    Il miglior regalo, per oggi, è mettercela tutta.


    Gli aveva detto, dando poi una pacca incoraggiante alla giovane Prevent.
    Non seppe più cosa aggiungere, guardò solo Silene, sorridendole appena, e lasciando invece a Bellamy tutto il silenzio che avrebbe voluto, perché ne era certa.

    Andiamo a vincere!

    thumbmyles

    Isaac aveva appena finito di lucidare la sua Tornado, e sentiva le gambe pesanti e tremanti.
    Di certo non si trattava solo del peso dei gambali, che aveva indossato con un certo sollievo, e anche con un leggero sospiro.
    Nell'ultima partita aveva fatto la figura dello stupido, e la Strillettera del padre si era rivelata anche peggio del previsto, tant'è che il rampollo di casa Webb ricordava ancora con un brivido quell'imbarazzante mattina in Sala Grande.
    Agitò la bacchetta su occhialini invocando l'incantesimo impermeabilizzante, proprio come aveva fatto la Morris

    Che vergogna...

    Si diceva ancora, mentre già salivano in cielo sulle scope, e lui roteava la Mazza per sgranchire il polso; era talmente mortificato dalla scorsa partita che cercava di ignorare gli spalti, il pubblico, e se avesse potuto anche solo gli sguardi di Deborah che lo guardava di sottecchi di tanto in tanto, per assicurarsi non si ritraesse nel guscio come uno Streeler.

    deborah
    Webb, su la testa!

    Deborah, fiera senza apparire boriosa, aveva la schiena dritta, ed era a cavallo della sua Tornado con il corpo ben teso.
    Quando sentì i gemelli ricordare la sua ex- compagna di stanza, sentì un piccolo nodo allo stomaco: non la vedeva negli spalti e credeva che ormai non avrebbe sostenuto il Fuoco neanche alla finale.
    Ma ce l'avrebbero fatta anche senza di lei, ne era certa.
    Isaac si sentì scosso, d'un tratto, e si mise dritto con il petto gonfio: non avrebbe potuto permettere alla sua coscienza e alla vergogna di prendere il sopravvento su quella partita, era arrivato il momento di sparare quei Bolidi come proiettili.
    Si incattivì tutto d'un tratto, mentre la mente si arrovellava sugli errori dell'ultima partita.
    Questa volta suo padre non avrebbe potuto dire mezza parola, lo avrebbe reso fiero!

    Questa volta non ce n'è per nessuno, li distruggiamo questi bradipi pezzi di -
    -Bellamy, Isaac! Tenente a bada la lingua oggi, non voglio vedere falli o rigori, o sentire fischi di Wood.

    Disse perentoria bloccandolo letteralmente; incollata al suo senso del dovere e all'amore per le regole, non aveva fatto in tempo ad ammonire i giocatori nella partita precedente e si erano presi dei fischi che avrebbero potuto tranquillamente evitare.
    Isaac, in risposta, fece un grugnito dei suoi, e si morse la lingua colpendosi la coscia con un pugno, nascondendo di rimando il dolore, a fatica.
    A partita iniziata, con il Fuoco in possesso di Pluffa, Deborah fece immediatamente cenno a Isaac di muoversi in direzione opposta alla sua, così da coprire più area possibile.

    Difendi!


    Gli impose, e Webb si chinò sulla scopa, dirigendosi immediatamente e senza fiatare nell'altro lato del campo.
    La Mazza in mano sembrava quasi pesare più dei gambali, ma sentiva una stabilità maggiore nel potersi muovere veloce, invece di rimanere fermo, inoltre l'adrenalina lo teneva caldo, al contrario della staticità del ruolo agli Anelli.
    Deborah corse fulminea verso il primo Bolide libero, era ancora a tanti metri di distanza quando caricò il braccio destro, e con una virata improvvisa cercò di superare la Palla impazzita.
    L'obiettivo iniziale era Rheis, la più minuta dei Cacciatori: non c'era altro da fare che muoversi in maniera del tutto strategica, a quel punto del Campionato.
    Al Cercatore del Ghiaccio ci avrebbe pensato più avanti.

    Dai...


    Disse staccando abbastanza dal Bolide per attenderlo in un solo, minuscolo frangente di secondo, staccò il braccio sinistro dal manico, impugnò la Mazza con tutta la forza possibile, finché l'urto metallico non rimbombò nelle ossa, puntando alla piccola Cacciatrice.


    Nome: Isaac Webb
    code parlato: #FF1C1C
    Anno: IV
    Manico di Scopa: Tornado 17
    Ruolo: Battitore
    Caratteristiche: Isaac è un giovane rampollo di una famiglia di maghi, estremamente competitivo e orgoglioso, crede che la maggior parte degli studenti dell'Accademia sia mediocre sia nella magia che negli sport. La famiglia (Serpeverde da generazioni ) lo ha cresciuto con la convinzione di essere destinato al meglio, e infatti Isaac pretende da se stesso costantemente, benché le pressioni abbiano avuto un contraccolpo sul suo carattere. Isaac è scontroso, snob e sdegna chiunque non sia del Fuoco o degno di nota. Non esita a disprezzare avversari e chiunque gli sembri debole, non mostrerebbe mai la sua fragilità, è spocchioso, sbruffone e odioso e pur di ottenere quello che vuole sarebbe disposto anche a barare.

    CITAZIONE
    Punti Abilità di Isaac e Deborah:
    Agilità 14
    Prontezza 10
    Carisma 13
    Prestanza Isaac: 14+ 2 gambali
    Prestanza Deborah: 18
    Scopa Isaac: Tornado 17= 3,5 punti + lucido =4
    Scopa Deborah: Tornado 11= 2,5
     
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    La divisa la vestiva alla perfezione ed i guanti di pelle le fasciavano le dita come fossero un'estensione di sé. Erano comodi, caldi, e per esperienza sapeva fossero anche in grado di attutire i colpi delle Pluffe più ardue e veloci.
    Se ne stava seduta sulla panchina degli spogliatoi, le dita alle prese con i calzini all'interno degli stivali ed i capelli biondi che continuavano a caderle davanti al viso. Non avrebbe mai capito come facesse sua zia, la Vicepreside, a fare tante cose complesse e rimanere sempre perfetta. Proprio non lo capiva. Era evidente non avesse ereditato nulla da quel punto di vista. "Zia", dopotutto, non era neanche il termine esatto con cui definirla, ché del resto erano cugine distanti diversi gradi, ma per comodità ed anche per la differenza d'età, l'aveva sempre chiamata così meno che a lezione.

    Impervius.

    La mano destra mosse abilmente il catalizzatore davanti al viso e poi sui vestiti, sulla scopa infine, così da non correre il rischio di perdere la presa per la pioggia. Aveva persino rinunciato agli occhiali da vista quel giorno, affidandosi alle lenti a contatto che mal sopportava ma che nelle partite o nei duelli erano il meglio a cui potesse aspirare.
    Mise a posto le sue cose, gettò la confezione ormai vuota del lucido extralusso che aveva acquistato per l'occasione e ripiegò con cura la busta che aveva contenuto i gambali in acciaio, ben stretti intorno agli arti inferiori. Erano costati decisamente troppo per i suoi gusti, ma avrebbero svolto egregiamente il loro lavoro e sarebbe stato più che sufficiente. Chiuse la zip del borsone e strinse l'elastico blu scuro intorno alla chioma bionda, in una coda molto alta e molto stretta che la avrebbe concesso una visuale pressoché totale della scena. Tenere gli occhi chiari incastrati sulla Pluffa era ciò che l'avevano invitata a fare e quello avrebbe fatto. Gli allenamenti con Junah e Narcissa in estate, sia a Londra che in America, le sarebbero tornati molto comodi, per quanto non fosse chissà che gran talento di quello sport, ma almeno sapeva reggersi sulla scopa senza cadere e fare due cose contemporaneamente.

    Junah, ricordami di dire a Cis che la prossima volta che andiamo a Salem dovrà sdebitarsi per tutto questo. Come minimo mi deve un milkshake tipico americano ogni weekend per i prossimi sei mesi!

    Conosceva Junah da molto tempo, compagni di Casa da ormai sei anni, e poi era il fidanzato della cugina da che ne aveva memoria, quindi erano buoni amici per forza di cose. Avevano giocato a Quidditch insieme così tante volte che aveva ormai perso il conto, ed era stata la cugina a convincerla ad occupare il ruolo di portiere in quell'ultima partita, chiedendoglielo così spesso che si era ritrovata ad accettare per disperazione.
    Sorrise al capitano e gli dedicò una breve risata prima di metter mano alla Tornado 17 e preparasi a salire di quota, in alto, sempre più su, fino all'anello centrale.
    Dubitava qualcuno la conoscesse, aveva cercato di rimanere quanto più anonima possibile per timore che il suo legame con Amalia Harp la facesse passare per una raccomandata o chissà che altro, ma in una partita di campionato poteva essere un fattore positivo: se non so chi sei, non so come ti muovi. Lei, invece, aveva assistito alle partite degli anni passati e conosceva le tattiche del Fuoco. Prevederle sarebbe stato poco facile, ché non era guidata dall'istinto come i giocatori rosso-arancio, ma dalla logica più fredda e chiara, ma sarebbe stata in grado di ricostruire le possibili azioni dei suoi avversari, ché dopotutto le partite si svolgevano tutte quasi nello stesso modo.
    La gamba sinistra scavalcò la scopa e mentre i gemelli si domandavano chi lei fosse, facendole scuotere un po' il capo rassegnata e divertita, si levò con sicurezza e scioltezza, volando intorno agli anelli con leggerezza e prendendo posto, gli occhi su Wood e poi sulla palla di cuoio.
    Fuoco, Pluffa al centro: si inizia.

    CITAZIONE
    Punti Abilità di Clarisse:
    Agilità: 16
    Prontezza: 14
    Carisma: 11

    Ho dichiarato nel post di utilizzare i gambali d'acciaio ed il lucido per scope che ho acquistato dal Wizazon questa mattina, ma che credo non mi sia stato ancora concesso. Spero valga ugualmente. In ogni caso li ho inseriti come il Regolamento richiede:

    - Lucido per scope extralusso;
    - Gambali in acciaio.
     
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    Ghiaccio VI Anno
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    Gli occhi di Luke continuavano a saettare da una parte all’altra del campo, senza tuttavia trovare i riscontri che tanto andava cercando; già, niente al di fuori delle azioni altrui e di una partita che ormai aveva avuto il suo via ufficiale.

    Eh, figuriamoci.
    Ancora nulla…


    Sì, quello era solo l’inizio di una lunga serie di delusioni, ne era ben consapevole.
    Un assaggio della ragguardevole lista di istanti e speranze che sarebbero state disattese di lì in avanti, dove per ogni sguardo lanciato al vento si veniva ricambiati dal nulla più assoluto. Perché dopotutto quella era la vita del Cercatore, gettare il cristallino all’infinito senza certezze e oltre ogni ostacolo, di pari passo agli slanci repentini e la velocità che nel frattempo prendeva piede tutt’attorno.
    Se poi ci si aggiungeva la rassicurante vicinanza dell’Angelo Custode Willow e quella incombente e avversaria di Murray, beh… poteva andare decisamente andare meglio.
    Il Ghiacciolo scelse di continuare a vagare lungo quelle vette più alte, solcando con costante e cauta celerità l’area che sovrastava il resto del gioco. A dispetto di tutto, per lui non era ancora arrivato il momento di abbandonare quella vantaggiosa posizione, ideale a garantire un buon sopralluogo e con esso una miglior possibilità nell’individuazione del Boccino.

    Niente, nemmeno vicino gli Anelli.

    Una parte di lui quasi sperava, sognante, di vedere ancora una volta l’oro alato svolazzargli a pochi centimetri di distanza come niente fosse, come se fosse stato lui a cercare il suo nocciola, da sempre, piuttosto che viceversa.
    E, seppur con un po’ di amarezza nello sguardo, si convinse a non affidarsi ulteriormente a quella vuota illusione e improbabile eventualità. Difficilmente si poteva trarre giovamento dall’adagiarsi su simili comodità, al più quello che si guadagnava era un agio apparente e un conforto fasullo, degno premio degli ingenui.
    Ma Luke a simili pensieri non ci arrivava, e comunque nemmeno ci avrebbe dato peso. In realtà, semplicemente, gli interessava solo affidarsi alle sue forze e quelle della squadra, confidare nel duro lavoro che li contraddistingueva e ciò che questo gli aveva permesso di ottenere: dei silenti ma decisivi progressi; la forza di vincere contro la Tempesta; e l’occasione di battersi contro il Fuoco per le sorti del Campionato.
    Sapeva che ce la potevano fare, che avevano la possibilità di far vedere quanto anche il Ghiaccio sapesse bruciare, se solo gli si dava la giusta scintilla.

    NOTE riguardo i PA:
    Agilità: 17
    Prontezza: 14+1(da accreditare)= 15
    NOTE RETTIFICATE riguardo gli oggetti utilizzati:
    ➤ Occhialini da volo
    ➤ Cintura sicurezza per scope
    ➤ Firebolt (Punti Scopa= 5)
    ➤ Lucido per scope: vuoi che la tua scopa sia la più bella e liscia tra tutte? Con questo Lucido per scope e un po' di olio di gomito la tua scopa guizzerà via tra i cieli! +0,5 Punti Scopa per partite di Quidditch o ruolate sulla scopa, previo uso in ON del lucido.
    ➤ Palla professional da allenamento
    Boccino d'oro (+1 Agilità a un Cercatore): role di allenamento
    Dona +1 Agilità per 1 role, previo uso in ON in una situazione di gioco precedente e diversa da quella in cui si desidera usare il bonus.
    ➤ Candela della Fortuna: Questa candela è stata donata in regalo a tutti gli studenti che hanno partecipato al Festival di Ostara 2030. Accendendola, dona la possibilità di effettuare nuovamente il lancio di un dado. Uso unico.
    Nota bene: Il suo utilizzo vuole essere rimandato unicamente per il tiro di dado durante lo scontro diretto tra Cercatori, ossia quello decisivo alla cattura del Boccino (solo e unicamente nel caso in cui il primo risultato del dado non sia vantaggioso, nel computo totale, per avere la meglio rispetto l’avversario).

    PA finali dopo Bonus e conteggi vari:
    Agilità: 18
    Prontezza: 15
    Punti scopa: 5,5
     
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    Deborah Morris doveva aver perso il senno per decidere di affidarle la porta. Manon e la difesa viaggiavano su binari paralleli e il precedente confronto contro la tempesta l'aveva dimostrato ampiamente, ma era ben noto come una serie incessante di vittorie potesse dare alla testa anche ai migliori strateghi. Per quanto la francese fosse convinta che la capitana volesse solo il bene delle squadra, proprio non riusciva a comprendere il motivo di una scelta simile. Non che lo considerasse un ruolo minoritario, non pensava nemmeno che si trattasse di una sorta di punizione per gli errori della partita precedente, anche perché Deborah ne aveva commessi altrettanti e nessuno, a parte il cercatore, aveva brillato particolarmente. Tuttavia, l'idea di stare impalata a sorvegliare degli anelli, attendendo che i cacciatori avversari si destassero dal loro sonnellino, proprio non le andava giù. Lei era un soldato, era fatta per il campo di battaglia, per gettarsi a capofitto nella mischia, sprezzante del pericolo, non era di certo tagliata per limitarsi ad osservare gli altri mentre se le davano di santa ragione.
    Era il confronto finale, quello che avrebbe deciso se fosse degna di una squadra con una reputazione tanto alta. Sapeva che, pur non avendo brillato nella tecnica, la partita precedente le aveva permesso di farsi notare come bellicosa, agitatrice delle acque e, soprattutto, come una persona che non si ponesse troppi scrupoli morali nel perseguire la sua strategia.
    La difesa l'avrebbe privata di tutti quell'adrenalina di cui era dipendente, ma forse Deborah ci aveva visto lungo ed aveva capito che fosse proprio quella ad impedirle di avere piena cognizione delle sue mosse. Tutto era possibile, niente appariva certo, nemmeno la loro vittoria. La controparte era valida, sopratutto la coppia di battitori, che a Manon rodeva non poter affrontare con il coltello fra i denti.
    Il tempo non era dalla loro parte nemmeno quella volta, ma il fuoco aveva già dato prova di come la tempesta non fosse in grado di scalfirlo, restava solo inculcare le stessa consapevolezza anche al ghiaccio. Manon sfruttò ancora una volta un incanto mirato ad evitare di scivolare dalla scopa o di perdere stabilità, non aveva alcuna intenzione di trascorrere la partita in infermeria perché la pioggia l'aveva messa fuori gioco.

    Impervius.

    Sibilò, puntando la bacchetta poco prima di lasciare gli spogliatoi. Qualcuno blaterava rispetto ad un compleanno, ma nulla oltre al gioco avrebbe avuto rilevanza, se non fosse stato Cody Atkinson il soggetto del discorso.
    Manon odiava l'influenza che quel cacciatore cominciava ad assumere in ciascun ambito della sua vita in accademia, bastavano un suo sguardo o una sua parola per mettere in discussione l'atteggiamento distaccato che notoriamente la contraddistingueva. Tutto ciò per un ragazzo più piccolo di lei, si sarebbe presa a schiaffi da sola se solo ne fosse stata realmente consapevole.

    Putain que tu es folle, Manon.

    Non gli rivolse nessuna parola prima di entrare in campo, non era il caso di distrarsi e di passare tutto il match con la testa altrove.
    Indossò i gambali in cuoio acquistati a Diagon Alley, quel giorno in cui si erano incontrati e lui, prima di andare via e sparire per quelle vie affollate, le aveva rivolto un occhiolino che Manon riviveva nella sua mente ogni volta che lo vedeva. Già, era totalmente concentrata sulla partita.

    Quelle chance, ragazzi!

    Esclamò, prima di lasciare con i compagni lo spogliatoi. La squadra fu presentata dai commentatori della partita, gli stessi che durante lo scontro precedente avevano mostrato particolare apprezzamento nei suoi confronti. Era la seconda volta in cui il suo nome veniva annunciato tra i giocatori, ma non riusciva a far tacere la sensazione d'essere una sorta di paladina della sua casata. Quell'adrenalina le dava alla testa.
    Montò sulla scopa e raggiunse la sua postazione in aria, attendendo il fischio d'inizio. Guardò la squadra avversaria, uno ad uno, poi i compagni. Sapeva che avrebbero potuto farcela, dovevano contare l'uno sull'altro.
    La pluffa fu liberata e lei si posizionò in porta, pronta a marcare qualsiasi attacco, ma l'inizio fu loro favorevole. Cody aveva conquistato la palla e stava mirando agli anelli avversari. Manon sorrise.

    FORZA CODY!


    Manon indossa i gambali in cuoio acquistati in questa role: x.
    Lancia l'incanto impervius su scopa e guantoni.

    Punti agilità: 8
    Punti prontezza: 8
     
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    Drayrdd
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    Ok. Era iniziata.
    Junah dopo aver colpito il Bolide a disposizione partì all’impazzata verso il quello spedito dalla Morris: non vedeva niente e nessuno, solo il ferro che si dirigeva verso Morwen.
    La Bibbia del Battitore che aveva comprato ad inizio anno suggeriva le tecniche di difesa da adottare nelle varie situazioni che si potevano prospettare, ma in quel momento Junah se ne fregò bellamente: non aveva bisogno di manuali, né di istruzioni perché sapeva già che doveva mettercela tutta per arrivare da Rheis ed evitare che venisse colpita.

    RHEEIS!

    Urlò con più fiato che poteva per allertare la compagna e sperò che l’avesse sentito in mezzo a quel caos.
    Si era già allungato ancora lungo il manico della Nimbus 2020 e aveva già ficcato le suole degli scarponi sugli speroni della scopa, nonché partito in quarta alla volta della Cacciatrice presa di mira. Ad un paio di metri percorsi, decise di abbassarsi di quota in una mezza parabola, in modo da evitare più gente possibile ed avere la strada spianata verso Morwen.
    Doveva farcela, doveva arrivare prima e si impose di farlo.
    Non avrebbe ammesso né se e né ma, niente perché quel tentativo doveva riuscirgli.

    Ci sono, ci sono...

    Si diceva mentre sfrecciava come un razzo (pazzo anche, dato lo sguardo del ragazzo), vedendo la zona mirata fin dall’inizio diventare meno sfocata. Raggiunto il punto più basso della parabola, tirò su il manico per risalire e cercò di non perdere troppa velocità nel farlo. Lo fece di nuovo gradualmente per evitare di frenare o di fare movimenti troppo bruschi che avrebbero influito negativamente sulla risalita. A quel punto spinse ancora di più la scopa perché quel tratto era fondamentale per la riuscita della difesa.
    Rettilineo.
    L’ultimo tratto a separarlo da Morwen era dritto e quello significava solo che doveva dare il massimo per proteggere la compagna. Il braccio con la mazza restava ancora allungato sul fianco, come il busto sul manico, mentre i piedi erano ben piantati e il mento del Capitano vibrava sul legno. Veloce, doveva essere veloce.
    Quando ritenne di essere in una buona posizione, si parò davanti a Morwen e alzò prima il busto e poi il braccio con la mazza. Quello era teso e pronto a parare il Bolide che veniva contro, ma era un’impressione perché Junah ormai sapeva che se lo avesse lasciato così si sarebbe fatto male e non avrebbe potuto tentare di parare al meglio. All’apparenza teso, ma morbido e molleggiante, pronto a ricevere il ferroso, ad attutirne il colpo, a proteggere Morwen.

    Zdn1VdR
    Sempre.
    Già, sempre.
    Willow restava sempre accanto a Lygeon che volava sempre in alto in cerca della pallina dorata, unico suo obiettivo. E lei avrebbe fatto di tutto perché lui si potesse preoccupare solo e soltanto di quello. Sarebbe stata vigile, con gli occhi aperti e le orecchie pronte a sentire ogni possibile sibilo.
    Altrimenti, che bodyguard sarebbe stata?!


    Come prima - Junah ha usato 1 Lucido che da 0,5 punti scopa in più.
    Ho indossato anche i gambali in acciaio che conferiscono un bonus di +2 Prestanza per tutta la durata della partita - o, in alternativa, per 10 post di volo - ogni qualvolta il giocatore viene colpito da un bolide (utilizzo singolo)
    - Emmetto
    - occhialini
    Agilità: 18
    Prontezza: 14
    Carisma: 11
    Prestanza: 20 (18 + 2 di bonus gambali)
    Punti scopa: 4.5 (4 + 0.5 lucido)
     
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    thumbmyles
    Tuo padre ha ragione, Isaac. E Troll a Pozioni poi? Sei sceso così in basso?
    Certo che ho ragione!
    Però non essere così duro, Ruby caro.
    Non chiamarmi RUBY!


    Le vacanze se le era già giocate, e con quello non poteva farci niente, ma sapeva che se avesse sbagliato ancora il padre gli avrebbe tolto anche l'unica dannata gioia di andare a vedere il Campionato di Quidditch Inglese.
    Ma che poteva farci lui se era riuscito a entrare in squdra così tardi?
    E poi sembrava che gli studenti delle altre squadre si dopassero.

    Vedrai come i miei amici rideranno di me, OH se lo so! "Tuo figlio si fa fare punti da una ragazzina eh? " ECCO COSA DIRANNO.


    La voce quasi metallica del padre continuava a rimbombare, e il povero ragazzo cercava in tutti i modi di scuotere la testa e togliersela di torno, quasi avesse Nargilli sparsi nel cervello.
    Doveva smetterla di pensare a quello psicopatico.
    Basta. Basta.

    Sentì un nodo allo stomaco quando percepì il rumore dei primi urti, i Cacciatori che avevano sfrecciato e gridavano, i Bolidi fischiavano pericolosamente, e l'unico modo per tirarsi su era quello di biasimare senza alcuna logica, tanto era frustrato.

    Grimm era lo zerbino della figlia della Vice Preside e ora guardalo come fa il gradasso.

    Sbuffò volando appiattito, e si decise a mordersi la lingua seguendo l'avvertimento del Capitano.
    La partita era iniziata da così poco che si stupì, persino, di come fossero veloci le azioni.
    Il punto era che non si capiva dove diamine stesse puntando, anche perché i Caccuatori si passavano la Pluffa piuttosto velocemente.
    Sarebbe dovuto andare a intuito proprio come Grimm stava andando a caso.
    Pur essendo partiti in quarta, vide Grimm puntare il primo Cacciatore ad aver preso la Pluffa.

    Stephen.


    Fece giusto in tempo a vedere il mantello celeste colpire e poi volare come un dannato. Come faceva Grimm a muoversi così in fretta nel campo?
    Isaac si chinò digrignando i denti, cercò di seguire la scia del Bolide.

    Dannato, che tu sia dannato Grimm.

    Un tentativo forse troppo presuntuoso quello di poter competere con la forza di uno studente del settimo anno.
    Alzò la mazza, e i denti si stringevano tanto forte che credette nell'urto si sarebbero spezzati; sempre se fosse riuscito a colpire il Bolide prima che quello prendesse il Cacciatore del Fuoco.
    Ci avrebbe messo tutta la forza possibile, avrebbe persino fatto da scudo al compagno, se avesse potuto, tanta era l'incoscienza e la voglia di dimostrarsi all'altezza, per una volta.

    Non avendo Junah specificato il Cacciatore che attacca, ho ipotizzato fosse Stephen, il primo a prendere la Pluffa.
    Punti Abilità di Isaac e Deborah:
    Agilità 14
    Prontezza 10
    Carisma 13
    Prestanza Isaac: 14+ 2 gambali
    Prestanza Deborah: 18
    Scopa Isaac: Tornado 17= 3,5 punti + lucido =4
    Scopa Deborah: Tornado 11= 2,5
     
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    Era difficile.
    Era difficile volare con quel peso sulle spalle, sullo stomaco.
    Era difficile rimanere concentrato, estraniarsi da quello che lo circondava, quando i pensieri che disturbavano la sua mente erano talmente tanti da non riuscire ad essere contenuti soltanto nella testa, e andavano così ad infastidire il resto del suo corpo.
    Era sempre stato un ragazzo incapace di tenersi dentro quello che provava e si sentiva sul punto di esplodere da un momento all'altro. Per questo quando negli spogliatoi, prima di scendere in campo, Deborah si era raccomandata con lui ed Isaac di tenere mani e lingue a posto, lui le aveva risposto:

    Non posso promettertelo, Deb.

    Perchè lui non era come lei, e nonostante il Prefetto si fidasse ciecamente del suo Capitano, non si sarebbe mai fidato di lei quanto si fidava di se stesso. E per vincere se serviva infrangere le regole, rischiare di farsi buttare fuori o chissà cos'altro, allora avrebbe fatto tutto quello che era necessario.
    La partita era appena iniziata e lui già si sentiva stanco. Forse perchè effettivamente era da un paio di notti che non dormiva, forse perchè si era stufato sul serio, di quell'anno scolastico, di quella scuola, di tutto.
    Voleva rimanere accanto a Lygeon il più possibile, ma il ragazzino continuava a rimanere in alto e se lui non stava vedendo nulla, significava che lì non c'era effettivamente nulla.
    Decise di perdere un po' di quota, tornando più o meno all'altezza degli anelli, ed in quel momento si sarebbe preso l'impegno di studiare con cura il bordo del campo, letteralmente, lì dove era riuscito a scorgere il Boccino nella partita contro la Tempesta. Avrebbe iniziato dalle curve, precisamente prima da quella che si trovava dietro gli anelli del Ghiaccio. E arrivando da quelle parti, non potè che gettare un'occhiata verso chi difendeva proprio quegli stessi anelli. Aveva sempre considerato la Blackthorn una delle ragazze più belle dell'Accademia e allo stesso tempo una delle più silenziose, purtroppo, e vederla in campo gli fece un certo effetto. Non se lo sarebbe mai aspettato da una come lei.

    Sempre gnocca rimane.

    Ed ecco che aveva già iniziato a distrarsi troppo.
    Scosse il capo con una certa frenesia, tanto da poter giurare di aver sentito il cervello muoversi nella scatola cranica, e tornò a far vagare le iridi color ghiaccio dalle parti degli spalti. Volava ad una velocità moderata con le dita strette attorno al manico della sua Lightburst, sempre senza pretese ma non senza speranza.

    Agilità: 24 (23+1 richiesto nel topic)
    Prontezza: 19
    Prestanza: 18 (16+2 dei gambali)
    Scopa: 6,5 (6+0,5 del lucido)
     
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    Rheis aveva atteso quel momento con ansia e trepidazione. La vittoria contro la Tempesta aveva acceso nella squadra del ghiaccio la speranza, seppur incerta e flebile, di poter finalmente raggiungere l’ambita coppa del quidditch che ormai da anni sembrava inaccessibile e lambita solamente dalle fiamme del fuoco. Si erano allenati moltissimo, anche se avevano dovuto affrontare travagliate difficoltà, a partire dalla formazione della squadra.
    Rheis aveva ascoltato il solito discorso di incoraggiamento del capitano Grimm con attenzione ed energia rinnovata, ma questa volta si sentiva stranamente agitata ed elettrizzata. Da quando giocava nella squadra del ghiaccio non si erano mai avvicinati tanto alla coppa e fino a quel momento Rheis aveva quasi sempre giocato con la sopita e non detta convinzione che avrebbero comunque perso. Questa volta, però, era diverso.

    Forza ragazzi.

    Uno sguardo tutto complice sfiorò la figura di Luke che contro la Tempesta aveva portato a casa il boccino, lasciando tutta l’Accademia di stucco.

    Impervius.

    Rheis posò la bacchetta sulla panca accanto al suo cambio e sospirò sonoramente, stringendo la mano guantata attorno al manico della sua Nimbus. Era ora.

    ********************************************


    L’aria fresca e densa di umidità investì immediatamente il viso di Rheis che volse lo sguardo al cielo e alle dense nuvole che annunciavano senza ombra di dubbio un bel temporale primaverile. Il meteo non prometteva nulla di buono, ma Rheis e i compagni si erano premurati di proteggere gli occhialini dall’acqua e dall’umidità e in più di un occasione si erano allentati con condizioni meteorologiche ben peggiori.
    L’atmosfera era carica di tensione e aspettativa e, nonostante le urla raffreddate dei due commentatori, a Rheis parve che nemmeno una mosca si stesse muovendo in campo: le urla dagli spalti raggiungevano attutite e distorte l’udito della cacciatrice che, in quell’istante, percepiva solamente il battito rallentato del suo cuore. I suoni esplosero nelle sue orecchie insieme al fischio di Wood e la partita ebbe iniziò d'improvviso, tanto che i cacciatori del ghiaccio si fecero sottrarre la pluffa da sotto il naso e ci volle loro qualche istante per riuscire a comprendere la formazione e la strategia del fuoco.
    pngghiaccio2lui

    Placcateli! Vogliono distrarci!
    Rheis bloccò la sua Nimbus nel bel mezzo della sua corsa verso l’ala destra, infastidita e delusa dalla sua lentezza di mente. Aveva già fatto avanti e indietro un paio di volte prima di rendersi conto che il “fuoco incrociato” della squadra avversaria mirava a confonderli e a farli muovere più del dovuto. Fortunatamente, però, Ray era tanto attento e perspicacie in gioco, quanto sciocco nella vita reale e si era quasi immediatamente reso conto delle intenzioni avversarie. Mentre Alissha si portava a fianco di Mendez e Ray già placcava da vicino il capitano Kenway, Rheis sterzò di lato e si portò con un colpo di reni a lato di Cody Atkinson, pronta, così come i compagni, a placcarlo da vicino e ostruire i movimenti incrociati dei fuocherelli.

    Saggezza: 14
    Capacità Magiche: 18
    Manualità: 14
    Agilità: 13
    Prontezza: 13
    Sensibilità: 17
    Carisma: 10
    Prestanza: 11
     
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    I primi Bolidi, i primi scatti in avanti e scambi di Pluffa.
    La partita stava già cominciando a entrare nel vivo e, come spesso succedeva, il tutto avveniva ancor prima che la sua mente se ne potesse davvero rendere conto.
    La mischia dei Cacciatori si stava dando battaglia a suon di strategie e velocità, mentre i Battitori partivano a mazza tratta verso i propri bersagli o compagni che fossero, in quel contrasto d’offesa e protezione che difficilmente lasciava lo sguardo e l’udito impassibili.
    E anche se fino a qualche momento prima stava quasi maledicendo il destino del Cercatore, delle volte invece doveva ammettere che trovava quel ruolo una benedizione, un tiepido conforto persino. Dopotutto gli era concesso il lusso di una sola - per quanto affatto trascurabile - costante, un unico obiettivo e preoccupazione di cui curarsi profondamente e in cui cullare l’apparente eterno dei suoi pensieri: il Boccino.
    Sì, confortante.
    Perché rispetto a tutto il resto, rispetto una tela che altrimenti sarebbe stata più vasta e complessa di quanto la sua esperienza potesse gestire, i colori che la vita gli dipingeva davanti lo sguardo e che il nocciola doveva afferrare erano assai più semplici, piccoli e preziosi. Riflessi luminosi e dorati che gli sfarfallavano davanti, allegri eppure indifferenti, come le particelle di polvere sotto la luce che d’estate attraversava le finestre, filtrando quel mondo invisibile e bellissimo che restava sospeso, continuamente, oltre i confini della vita.

    Rheis.

    Trasalì piano, sottile, destato da un sogno che troppo a lungo lo aveva impegnato.
    Il suo mondo invisibile si era infranto di colpo sulla voce del Capitano, passando in rassegna l’aria e i giocatori che ci navigavano dentro.
    La sua compagna sarebbe naufragata?
    Sarebbe stata scossa, riemergendo come sopravvissuta?
    O ne sarebbe addirittura uscita illesa, fiera e spregiudicata come solo lei sapeva essere?
    Non trovò il tempo per dare risposta alle proprie domande, ché il suo nocciola si scontrò sul profilo serio integerrimo di Andrea.
    All’improvviso si sentì un ingrato, qualcuno incapace di comprendere o contraccambiare gli sforzi altrui.
    Tutti si stavano dando da fare, mentre lui si preoccupava per questioni che non lo riguardavano affatto. Poteva, e doveva, solo fidarsi dei suoi compagni concentrandosi su ciò che a lui spettava portare avanti, la speranza che contro ogni aspettativa gli era stata affidata.
    L’unica scelta che poteva permettersi, adesso, era di guardarsi attorno procedendo sulla propria strada, volando verso i suoi desideri fatti d’oro e conquista.

    NOTE riguardo i PA:
    Agilità: 17
    Prontezza: 14+1(da accreditare)= 15
    NOTE riguardo gli oggetti utilizzati:
    ➤ Occhialini da volo
    ➤ Cintura sicurezza per scope
    ➤ Firebolt (Punti Scopa= 5)
    ➤ Lucido per scope: vuoi che la tua scopa sia la più bella e liscia tra tutte? Con questo Lucido per scope e un po' di olio di gomito la tua scopa guizzerà via tra i cieli! +0,5 Punti Scopa per partite di Quidditch o ruolate sulla scopa, previo uso in ON del lucido.
    ➤ Palla professional da allenamento
    Boccino d'oro (+1 Agilità a un Cercatore): role di allenamento
    Dona +1 Agilità per 1 role, previo uso in ON in una situazione di gioco precedente e diversa da quella in cui si desidera usare il bonus.
    ➤ Candela della Fortuna: Questa candela è stata donata in regalo a tutti gli studenti che hanno partecipato al Festival di Ostara 2030. Accendendola, dona la possibilità di effettuare nuovamente il lancio di un dado. Uso unico.
    Nota bene: Il suo utilizzo vuole essere rimandato unicamente per il tiro di dado durante lo scontro diretto tra Cercatori, ossia quello decisivo alla cattura del Boccino (solo e unicamente nel caso in cui il primo risultato del dado non sia vantaggioso, nel computo totale, per avere la meglio rispetto l’avversario).

    PA finali dopo Bonus e conteggi vari:
    Agilità: 18
    Prontezza: 15
    Punti scopa: 5,5
     
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    Se il sette aprile era stata la prima domenica del mese e per Amalia - ma anche per tutti gli abitanti dell’accademia - significava la prima partita del triangolare studentesco; il ventisei maggio - ossia quel giorno - non solo era l’ultima domenica del mese, ma anche l’ultima partita del medesimo triangolare.
    Da settimane aleggiava un sentimento di agitazione per la Sala Comune del Ghiaccio per nulla silenzioso e un poco, per riflesso quell’agitazione le aveva sfiorato la pelle. Quando era una studentessa, Amalia era una sfegatata del Quidditch e aveva anche giocato come Portiere, quindi poteva comprendere perfettamente cosa significasse arrivare in finale e quale peso potesse comportare. Da tempo il Ghiaccio non arrivava ad ottenere un risultato del genere e risultava ovvio come tutto, persino la calma che contraddistingueva la Casa, ne fosse influenzata. Chi più, chi meno, non si parlava d’altro nei giorni prima e ancora di più all’avvicinarsi della fatidica data.
    La squadra aveva subito dei cambiamenti e la nipote - più correttamente la cugina - era stata scelta per ricoprire il ruolo di Portiere. Benché fosse una lontana parente, Amalia l’aveva sempre considerata come una nipote, invitandola più volte a passare le vacanze estive a Salem o nella casa londinese. Clarisse aveva un buon rapporto con la figlia, avevano legato molto e per ovvie ragioni anche con Grimm. Sapeva che la studentessa praticasse il Quidditch - in estate non mancava di assistere a piccole partitelle familiari -, ma non l’aveva mai vista in vesti ufficiali. Era curiosa di vederla muoversi in campo, ma parentela o meno, Amalia si trovava sugli spalti per sostenere l’intera squadra, nessuno escluso.
    Aveva rivolto lo sguardo al cielo prima di entrare in Arena, rifacendolo di nuovo non appena prese posto: nubi minacciose sostavano in cielo, che sembravano dovessero piangere da un momento all’altro. Quell’anno la bella stagione sembrava tardare. Pensiero che durò poco e niente, ché svanì con il fischio di Oliver e Ghiaccio contro Fuoco ebbe inizio.
    Quella partita significava molte cose, tra cui la Coppa del Quidditch e la professoressa poteva immaginare benissimo come si dovevano sentire i suoi ragazzi. Ovviamente vincere avrebbe portato gloria e felicità, negarlo sarebbe stato ridicolo, ma erano arrivati fino a lì e dovevano essere orgogliosi di quanto avevano fatto. Inoltre il Fuoco era un avversario tostissimo e non dovevano illudersi perché ciò non avrebbe fatto altro che amplificare l’amarezza di una possibile sconfitta, ma Amalia - come tutta la Casata del Ghiaccio - ci sperava ed avrebbe sostenuto la squadra fino alla fine.

    Forza ragazzi!
    Il Ghiaccio è con voi! Forza!


    Benché del Ghiaccio, non si sarebbe risparmiata, né frenata perché era importante che ne sentissero la presenza. Niente roba plateale, ma il tifo alla squadra non lo avrebbe negato. La palla fu presa dal Fuoco e quando si accorse del Bolide correre in direzione di Rheis le sembrò di rivivere un flashback. Si chiese se la ragazza avesse una sorta di calamita per quei pazzoidi sferici, ma in fin dei conti era normale in quello sport. Sperava che riuscisse ad evitarlo e che Grimm riuscisse a difenderla. Allo stesso modo, anche se quella premura non aveva niente a che fare con lo spirito sportivo, ma più con quello apprensivo di un docente, sperava che anche Stephen riuscisse a scamparla.
    Continuò a guardare le azioni, stringendo con una mano la scatolina di fildimenta che non mancava mai di portarsi dietro ai Duelli, come nelle partite. Per adesso sarebbero stati ignorati dalla professoressa perché ciò che stava accadendo in campo era assai più coinvolgente.

    Forza!
     
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