Crossover

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  1. Jade Queen
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    Scozia, Aberdeen

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    Smaterializzato
    Titolo: Verso Mordor
    Autore: Jade Queen
    Personaggi: Jade (in versione elfica), Orco


    Passo dopo passo.
    Il vento gelido le sferzava il volto.
    Le nubi si erano addensate sulla sua testa ad una velocità che le era sembrata impressionante, ma più che normale in quelle terre alte e desolate.
    Almeno questa era l’impressione che ne riceveva ad ogni passo che, pesante, portava avanti sulla salita sdrucciolevole.
    Un sasso rotolò giù ed il suo sguardo lo seguì, fino a quando il sasso trovò il nulla su cui rotolare e precipitò.
    Non udì alcun suono.
    Il crepaccio era profondo e lei lo sapeva bene.
    Erano ore che si inerpicava in su.
    Senza voltarsi.
    Senza parlare.
    Ma Minas Morgul, la loro destinazione, sarebbe stata anche peggio.
    Passo dopo passo.
    seguiva lo svolazzare scomposto del manto della guida e coprendosi il volto con la mano grezzamente guantata.
    Respirava a fatica: non era abituata a quel tipo di sforzo e all’altitudine.
    E dopo tutto quello che era successo non vedeva l’ora di trovare un rifugio.
    Un posto riparato in cui scaldarsi.
    Le mani principalmente.
    Ed il suo cuore.
    “Semmai ci riuscirò ancora…”
    Manca ancora molto… non rallentare il passo! a voce bassa e greve dell'orco la riscosse dai suoi pensieri.
    Non poteva permettersi il lusso di esitare, di soffermarsi a pensare.
    Doveva solo andare avanti.
    Passo dopo passo.
    Come aveva fatto a ritrovarsi lì?
    Era arrabbiata!
    Infuriata con se stessa, con la sua ingenuità.
    Con le circostanze che l’avevano portata lì senza che lei lo volesse.
    Ma è veramente così? O non sono stata forse io a spingere gli eventi in questa direzione?
    Aveva un vita che in molti avrebbero definito perfetta.
    Era giovane, bella ed intelligente.
    E forse era stato proprio quello il guaio!
    Aveva avuto troppo.
    Allora ti muovi? lo strattone che l’aveva tirata, ferì i suoi polsi, saldamente legati da corde e lacci che temeva essere stati incantati.
    Evidentemente non volevano rischiare di perdere la loro preda. Saruman era stato previdente.
    Non che avesse la forza per liberarsi. Il potere di Sauron stava crescendo e ciò aveva le sue conseguenze per la sua razza
    Ma evidentemente non volevano correre rischi.
    Non mi troveranno mai in questo inferno…

    Passo dopo passo.
    Voglio uscire da qui! erano le ultime parole che il suo precettore aveva udito da lei.
    Era stata accontentata.
    Solo che bisognerebbe stare attenti ai desideri che si vuole far esaudire.
    Avrebbe dato qualunque cosa al mondo per tornare indietro.
    O forse no?
    In fondo una parte di lei era felice di essere lì.
    Di vedere altro.
    Oltre al suo mondo perfetto e dorato, Lothlòrien.
    Avrebbe dovuto dire la sua prigione.
    Molto più appropriato come termine.
    In fondo non aveva già fatto la sua scelta?
    Le era stato permesso di scegliere… in un certo qual modo.
    Per questo ora si trovava là.
    Passo dopo passo.
    Sentiva il peso del suo corpo, affondare nella terra molle.
    Già dopo i primi passi gli stivali si erano inzuppati nella melma che era diventata quella parte della Terra di Mezzo.
    Pioveva da giorni.
    La pioggia ora scendeva copiosa, resa ancora più insidiosa dal vento, che non aveva smesso un attimo di schiaffeggiarli con le sue raffiche taglienti.
    Un artiglio gelato le attanagliava i piedi.
    E lo sforzo di muovere le gambe, tirale fuori e fare un nuovo passo era sempre più faticoso.
    E respirare era sempre più faticoso.
    Non pensava che potesse essere così...
    Era questo che si provava appena nati?
    Era per questo il pianto liberatorio?
    Per quel respiro così faticoso da tirare fuori dai polmoni?
    Non sapeva se fosse così, ma era quello che provava, con l’aria sempre più rarefatta, con quel vento che le impediva di prendere l’ossigeno necessario al suo corpo, con quel peso nel cuore che la vicinanza dell'Occhio rendeva sempre più pesante.
    Era allo stremo delle forze.
    Ancora una volta cadde in terra.
    Preferisco rimanere qui piuttosto che rialzarmi ancora…
    Ma l'orco la strattonò per tirarla in piedi.
    Non sapeva se aveva più dolore alle gambe o ai polsi, martoriati dai continui strappi che quell'essere immondo le aveva dato per spingerla a continuare il loro cammino.
    Eppure anche da quella bocca fetida uscirono delle parole di speranza.
    Siamo arrivati! erano le uniche che avrebbero potuto convincerla ad alzarsi di nuovo.
    Quello che i suoi occhi videro appena il vento concesse una pausa tra le trame fitte di vento e pioggia, nel buio che li circondava, fu uno spettacolo che era impossibile da descrivere ad un occhio umano.
    Mordor
    Rialzò il capo, fiera.
    Ora l'attendeva il passaggio più difficile.
    Non voleva affrontarlo a testa china.
    I lunghi capelli ramati, i lineamenti delicati e regali, gli occhi scuri e penetranti.
    Il cuore era pesante. Aveva ragione il loro Re Elrond: il regno di Sauron per gli Elfi sarebbe stata la fine.
    Tanta oscurità non era sopportabile.
    Ma lei l'avrebbe sopportata.
    L'anello è in viaggio
    Altri l'avrebbero protetto ora.
    Lei doveva fare solo una cosa.
    Mantenere il segreto, non fornire alcuna notizia che potesse ricondurlo agli hobbit.
    Rabbrividì e seppe che una volta entrata là dentro non ne sarebbe uscita viva.
    Per Frodo!

    Versione riveduta e corretta della mia Jade. Era indecisa tra una guerriera di Rohan e una Elfa. Ho scelto la seconda. Ho sempre avuto un deboli per gli Elfi 😍
     
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7 replies since 11/12/2021, 13:13   179 views
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