Centri Virtvs vt Virtvs in Centrvm

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    Londra Magica
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    Non era stato particolarmente difficile arrivare illesi fino al fondo delle Segrete; di certo, l’uomo più importante dell’Intera Inghilterra magica in ambito di Difesa Contro le Arti Oscure, non avrebbe potuto pensarla in maniera diversa: Jonathan Candice era profondamente consapevole di quali fossero le sue abilità, e ancor di più dei suoi limiti. Questo, insieme ad un’innata dote oratoria, gli consentiva di camuffarli e di sfruttarli all’occorrenza a suo vantaggio, apparendo persino più glorioso di quanto non fosse in realtà.

    Però, ragazzi, che traversata!
    Ci credo che ci abbiate rimesso…


    Col dorso della mano portò via dalla fronte alcune gocce di sudore, cercando lo sguardo e la complicità dei due piagati che quel giorno avevano coraggiosamente scelto di tornare nelle Segrete, affrontando i propri traumi solo e soltanto per amor del prossimo, se non della stessa conoscenza.
    Ma a Jonathan non importava poi molto dei motivi dietro quella decisione. Ciò che contava era sfruttarne ogni minimo vantaggio, anche il più insignificante.
    Contento di essere giunto fin lì sano e salvo, si premurò di osservare che tutti gli altri Esperti fossero arrivati a destinazione senza scompigli, fermandosi poi ad osservare l’alto e imponente Docente di Storia della Magia con un vago sorriso e due occhi sgranati dall’improvvisa epifania.

    Professor McDougall !
    Questa sistemazione per lei non va bene, Merlino no!
    Ci vuole un pezzo da novanta per un pezzo da novanta, non crede?


    Gli rivolse dunque un occhiolino e un sorriso sghembo, scrutandolo dal basso verso l’alto e dandogli qualche leggera pacca su quella che probabilmente era una parte della sua gamba, o almeno così sperava.
    Quell’uomo - se così si poteva definire -, era fin troppo grosso per essere difeso egregiamente da una recluta Hit Wizard già intenta ad occuparsi di un altro Esperto, per cui avrebbe fatto meglio ad operare qualche cambio di squadra prima che fosse troppo tardi.
    Fu così che dando un buffetto sulla guancia di Narcissa Harp - Sei stata molto brava, cara -, si rivolse a sua madre, la celebre Amalia Harp, scrutandola con un sorriso dai tratti più maliziosi di quanto avesse voluto, consapevole del modo in cui la sua piaga ne alterava la natura.

    Se la sente di occuparsi da sola del nostro amicone qui, Professoressa?
    Al Professor Lennox troveremo un’altra sistemazione decente, non si preoccupi.
    Anche se persino io rimpiangerei la sua compagnia...


    Si avvicinò a lui sussurrandogli all’orecchio l’ultima frase, lasciandosi sfuggire qualche piccola gomitata in segno di complicità.
    Dopo di che, abbandonò alle sue spalle il gruppo di Docenti per guardarsi attorno, sbuffando soprappensiero nel tentativo di destreggiarsi fra gli Esperti Difensori e capire in che modo scombinare le coppie formate in maniera sensata.
    Con le braccia ai fianchi e lo sguardo fra i presenti, sorrise trionfante non appena trovò una soluzione, pronto ad esporla anche agli altri.

    Ma certo!
    Direi che è sufficiente operare uno scambio con la sua pupilla, Professoressa.
    Sì, direi di sì.


    Invitò quindi I Professori Lennox e McDougall a cambiare squadra, sostanzialmente, mantenendo inalterate le altre formazioni.
    E adesso, poteva donare anche lui le sue conoscenze al resto del gruppo.
    Nell’istante in cui si erano ritrovati salvi dall’acqua, infatti, Jonathan aveva ignorato la Porta Misteriosa, benché fosse il motivo della loro presenza nelle Segrete, concentrandosi prima sul resto dei presenti.
    Ma adesso che tutti erano giunti sani e salvi fin lì - o quasi - e che non aveva altre sistemazioni da svolgere, poteva concentrarsi anche lui sulla celeberrima Porta Misteriosa.

    E adesso, vediamo cosa ha da dirci questo splendore.

    Da questo momento le coppie sono:

    - Augustus Baker, Mavis Nox e Andrew Laeddis;
    - Amalia Harp, Calgacus McDougall
    - Aiden Crane, Kim Walker
    - Mintaka Al Hayes, Everett M. Price
    - Catherine Nott, Ronnie Ridgerton
    - Jade Queen, Claire Wilson Wilson
    - Narcissa Harp, Ethan Carter, Leonard Lennox
    - James Morgan, Inés e Phèdre Ronsard
    - Anita Hamilton, Atticus Crane e Darkwill
     
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    Dopo vari minuti, fra buio, sangue e acqua ormai svanita, tutti avevano raggiunto il vicolo cieco, senza altra strada per ritormare in superficie.
    Tutti, o quasi.
    Due fra gli Esperti, la recluta Anita Hamilton e il protetto Darkwill, erano rimasti indietro con il passo degli altri. Avrebbero fatto meglio a sbrigarsi per non perdere dettagli importanti.
    Claire Wilson, invece, abile Dragoniera e Pozionista , non appena insieme ai suoi colleghi, al riparo da maledizioni e confortata dal silenzio, non avrebbe potuto fare a meno di notare qualcosa di strano dentro di sé, un senso di disagio e di inquietudine che poteva certamente avere a che fare col contesto in cui si trovava, o magari… Voltandosi indietro in cerca di quel qualcosa, si sarebbe soffermata in particolar modo sul Preside Price e sullo studioso di Arti Oscure Darkwiil, in prossimità d’arrivo all’ultima sezione delle Segrete.
    Ma la situazione di per sé era abbastanza inquietante per abbandonarsi a congetture e strani pensieri, lasciando che quelle sensazioni vagassero dentro al suo animo insieme al timore di trovarsi in prossimità della fine delle segrete e di ciò che nascondevano.

    603PEUf

    E infine eccola lì: la Porta.
    La famosa Porta del Mistero.
    Si stagliava trionfante fra le braccia del silenzio, gonfia di imponenza e di magia, di terribile splendore.
    Di forma triangolare, proprio come descritto dai ventidue testimoni, era scura e circondata di un’aura talmente tetra da rendere l’aria attorno ad essa pesante, da tagliarsi con un Diffindo.
    Ad ogni estremità uno dei tre simboli di Casata: il Fuoco in basso a sinistra, il Ghiaccio in alto e la Tempesta in basso a destra; al centro, la celeberrima V dorata e tutt’attorno un numero indefinito di simboli sparsi, di cui molti bui e soltanto pochi accerchiati da una flebile luce bianca.
    Tutti elementi stupefacenti da osservare ad occhi nudi, ma già noti per la gran parte grazie alle testimonianze raccolte in quei mesi. Di essa tuttavia, nessuno, nemmeno chi avrebbe potuto aveva rivelato la presenza di alcune frasi incise a ridosso dei bordi e del muro sovrastante, frasi difficili da tradurre nell’immediato e ancor di più da saper interpretare e calare nel contesto in cui si trovavano.
    I tre lati dell’enorme triangolo narravano:

    OMNIAS RELIQVIAS SERVO CENTRA VRITVTVM VTENDA

    In alto, invece, sovrastava tutti i presenti la scritta:

    CENTRI VIRTVS VT VIRTVS IN CENTRVM

    Chiunque si fosse avvicinato alla porta abbastanza da osservare i simboli privi di luce con i propri occhi, avrebbe potuto riconoscere Rune, simboli astronomici, alchemici, frammenti di metallo, numeri romani e simboli antichi e dai tratti orientali, e i famosi tre fori: quella porta era una miniera di informazioni che aspettavano solamente di essere esplorate, colte, comprese, vissute.
    Ma a farlo potevano essere soltanto loro, gli Esperti giunti coraggiosamente fin lì.
    Più tempo passava al cospetto della porta, tuttavia, e più alcuni echi sembravano provenire da essa, sussurrando agli animi di tutti i presenti ma stagnandosi solo in quello dei più deboli: erano incoraggiamenti, sussurri dati a voce bassa, voci strascicate capaci di infiltrarsi nel loro animo e convincerli che ciò che di meglio avrebbero potuto fare per aprire la porta, era toccarla.



    - Claire, da regolamento:

    CITAZIONE
    Pg con Affinità ≥ 28 possono asserire di sentirsi a disagio, avvertendo inquietudine nei confronti di un Pg vampiro anche se costui si presenta trasfigurato o con i tratti celati, intuendo che l'attrazione e il fascino che provano per costui sia sospettoso ed insolito. Di conseguenza possono tentate di reagire al loro Carisma

    Da qui i motivi della piccola finestra in narrato, di cui puoi tener conto. Tuttavia, trovandoti in una situazione di per sé inquietante e disagiante, è anche plausibile che il tuo PG possa attribuire queste sensazioni alle circostanze.

    - Anita e Darkwill, potete ancora autoconcludere il vostro arrivo senza problemi all’ultimo settore delle Segrete seguendo le direttive nel primo post del Tessitore, altrimenti dovrete essere destinizzati. In particolare, ricordiamo che Darkwill è ancora sotto l’effetto dell’incantesimo sensorum, e che può essere liberato autoconclusivamente da Anita dopo essersene accorta altrettanto autoconclusivamente.

    - L’evanescenza delle acque durerà ancora per 21 post a partire dal prossimo.

    - A breve tutti gli Esperti riceveranno degli indizi generali sulla porta e altri più specifici in base alle capacità di ciascun PG. Al fine di garantire a tutti i PG Esperti la possibilità di fornire almeno un'intuizione durante il turno, potrete:
    - Riportare ON 1 sola intuizione generica su 3 a post;
    - Riportare ON 1 sola intuizione specifica per disciplina a post, se il numero totale di indizi ricevuti non supera i tre;
    - Riportare ON massimo 2 intuizioni specifiche per disciplina a post, se il numero totale di indizi ricevuti supera i tre;
    - Fornire al massimo indizi di tre discipline diverse a post; ergo, se il vostro PG ha ricevuto ad esempio indizi di Magia Bianca I, Incantesimi I, Arti Oscure I e SDM I, dovrete eventualmente rimandare gli indizi di una di queste al vostro post successivo.

    Nel caso in cui per una disciplina abbiate ricevuto più di tre indizi e nel successivo post vogliate rivelarne altri, rimarrà sempre valido il limite massimo di 2 indizi anche se la somma totale dovesse essere inferiore a 3.
    Esempio: per Arti Oscure ho ricevuto 4 inizi, per cui scelgo di svelarne 2 (essendo complessivamente in numero maggiore di 3). Me ne rimangono altri 2 da svelare, che scelgo di esporre nel secondo post: in questo caso, anche se il totale rimasto è inferiore a 3, posso svelarli tutti e due invece che uno solo facendo fede al meccanismo utilizzato a monte.

    Consigliamo di puntare principalmente alle discipline in cui siete visti come Esperti, ovvero quelle concernenti i titoli in vostro possesso: ciò vale anche per quei talenti base che sono necessari al conseguimento di un Talento più complesso, come può esserlo per esempio Astronomia I per i possessori del titolo Pozionista Esperto (Pozioni Avanzate II). Diversamente, le vostre idee potrebbero non essere prese in considerazione o addirittura considerate infondate. Negli MP che riceverete è specificato per quali talenti non sarete visti di buon occhio.
    Se alcuni indizi sono stati riportati da altri Esperti evitate di riproporli, favorendo altri che ancora non sono stati esposti. Inoltre, se vi capitasse di supporre intuizioni che siano farina del vostro sacco sulla vicenda, potete esporle pur rimanendo nella coerenza del PG. Per episodi di palese metagame saranno presi severi e dovuti provvedimenti.

    - Tutti gli Esperti riuniti davanti alla porta ascoltano gli echi, ma solo i PG con Carisma minore o uguale a 40 avranno l'istinto irrefrenabile di toccarla.

    - Potete interagire con la porta come più ritenete opportuno, ma seguiranno relative destinizzazioni.
    Nel caso vogliate cercare un simbolo sulla porta fate riferimento all'immagine per indicare forma e posizione: a meno che non si tratti di simboli particolari (ideogrammi e geroglifici) non vi saranno fornite immagini ingrandite dei simboli, poiché facilmente trovabili nei Manuali del sito. La scelta su quali voler parlare è vostra, potete farlo arbitrariamente o se preferite tramite l'utilizzo di dadi.


    Edited by Il Tessitore - 11/6/2021, 23:29
     
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    Erano finalmente giunti alla Porta misteriosa, l'obbiettivo della loro missione, seppure quello vero si celasse al di la di essa, la la porta era la sola cosa realmente conosciuta ed ora ciò che univa tutti loro era il desiderio comune di superarla.
    Aiden aveva fatto la sua parte, proteggendo Kim Walker fino a quel punto, nonostante la collega non avesse mostrato un grande spirito di collaborazione, preferendo forse concentrarsi sul proprio dovere, piuttosto che scambiare qualche parola con Crane, una scelta saggia e che denotava concentrazione e dedizione.
    Aiden aveva solo pensato di aiutarla anche psicologicamente oltre che con i propri incantesimi, una sua caratteristica abbandonata nel tempo ma che ora sentiva più naturale e nuovamente istintiva, come se qualcosa si fosse sbloccato dentro di lui.
    Erano cosi riuniti li di fronte e Crane rimase quasi paralizzato da quella meravigliosa porta piena di simboli e rune, oltre che impregnata di magia e meraviglia, un insieme di cose capace di catturare totalmente la sua attenzione, come se fosse un enorme magnete per la sua mente.
    Crane ebbe il tempo di ragionare su quello che era appena successo, quei territori maledetti appena superati senza problemi, impregnati di magia ed incantesimi che ora sembrava poter riconoscere, percepire, capire.

    Ho avuto modo di studiare le stanze appena attraversate

    Disse a voce abbastanza alta affinchè i presenti al suo fianco potessero sentire, cosi da rendere i pensieri qualcosa di condiviso e sfruttabile da tutti per il fine comune, poiché inutile sarebbe stato tenere tali considerazioni per se stesso, erano una squadra e come tale dovevano pensare di agire.

    Devo prender più tempo per mettere insieme le cose, ma credo di riuscire ad individuare tutti gli incantesimi che agiscono su quelle terribili stanze, mentre chi è più adatto può dedicarsi allo studio dei simboli e rune sulla porta

    Si guardò attorno, posando il proprio sguardo sui presenti, molti dei quali non aveva mai incontrato ma con i quali sentiva comunque di condividere passione ed ardente desiderio di successo, per gli studenti, i professori piagati e tutti coloro che avevano a cuore il destino della scuola e non solo.

    Locomotor Mortis e Nox sono i primi che istintivamente sono riuscito a riconoscere

    Cercò il consenso degli altri esperti, non per rendere più veritiere le sue parole, poiché pienamente consapevole e sicuro di ciò che aveva appena detto, ma per iniziare un brainstorming generale come era successo nelle riunioni, che avrebbe di sicuro generato una cascata di idee ed azioni utili a tutti.

    Ora mi metterò a studiare con calma ogni piaga appena superata, sono convinto che si possa facilmente catalogare ogni incantesimo, cosi da provare ad annullarne gli effetti ed evitare che essi si ripercuotano nuovamente su di noi, mentre studiamo o durante il nostro rientro.

    Era sicuro che sarebbero tornati, tutti loro.
     
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    Con respiro affannato per la corsa necessaria per superare le piaghe prima che le difese potessero indebolirsi, alla fine i maghi si ritrovarono finalmente davanti alla porta. Mavis fu grato ad Augustus Baker per essere riuscito a portarli fin lì, dove effettivamente iniziava adesso la sfida vera e propria per tutti loro, sani e salvi. Fu invece colpito e dispiaciuto per il suo ex preside, Andrew E. Laeddis. Un mago così esperto fiaccato da queste misteriose piaghe. Segno che nessuno, davvero nessuno, poteva dirsi al sicuro lì sotto a combattere contro qualcosa che, almeno sino ad allora, era ancora in buona parte ignoto.

    Quali segreti celava dunque quella porta? E soprattutto come era possibile fronteggiarla? Il manufatto era pregno di magia di ogni genere. I simboli ne erano una riprova, sebbene Mavis ne riconoscesse con familiarità solamente alcuni, tra cui quelli riconducibili alle tre casate di Amestris.

    Ma se si tratta di qualcosa che ha a che fare con la scuola pensò Mavis – per quale motivo rischierebbe di danneggiare chiunque vi si avvicini?

    Gli interrogativi lasciarono ben presto spazio a un senso di inquietudine. Era quella maledetta porta da cui proveniva un’eco strana. Voci, o forse solamente qualche incantesimo mentale, che incitavano ad avvicinarsi al manufatto, a toccarlo. Per questo motivo, ben conscio dei rischi che si correvano nel compiere azioni imprudenti visto che le piaghe avevano colpito persone più esperte di lui, lo studente Lumos tentò di allontanarsi il più possibile. Tanto in quella squadra vi erano senza alcun dubbio dei maghi più capaci di lui nell’analizzare la simbologia presente sulla porta, che forse era la chiave di tutto. Ma la porta lo richiamava a sé.

    Un altro mago prese la parola e avanzò delle ipotesi sugli incantesimi che attivavano le piaghe appena superate dalla squadra di esperti che si era avventurata nelle segrete.

    CITAZIONE
    Locomotor Mortis e Nox sono i primi che istintivamente sono riuscito a riconoscere

    Probabilmente per l’onda si attiva l’incantesimo Engorgio che ne fa accrescere le dimensioni, altrimenti non riesco a capire come faccia ad esserci una simile quantità di acqua qui sotto! Mavis era intenzionato a fornire un piccolo contributo. Perciò si rivolse, facendo quelle affermazioni, agli altri esperti lì presenti. Il suo sguardo, però, era assorto e catturato dalla misteriosa porta.

    Il ragazzo era convinto che la comprensione degli ostacoli sino ad allora superati, nonché un'analisi "metodica" di quelli, avrebbe potuto in qualche modo consentire loro di comprendere meglio, forse, il funzionamento della porta stessa.

    Se ci troviamo di fronte a una porta si dovrà in qualche modo… aprire. Di sicuro servirà qualche magia potente e articolata. Però dobbiamo essere cauti perché non sappiamo che altre maledizioni si possano attivare. Converrà essere pronti a lanciare nuovamente gli incantesimi difensivi che ci hanno consentito di arrivare fin qui. Alla fine hanno funzionato contro le piaghe…

    Edited by Mavis Nox - 11/6/2021, 17:31
     
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    Finalmente, dopo tutti gli sforzi compiuti dalla sua protettrice, riuscirono a raggiungere la tanto agognata porta maledetta. Più tempo spendeva tra quelle menti brillanti, meno si sentiva a suo agio: quella non era certo una competizione, ma notare come anche una semplice recluta fosse stata in grado di risultare molto più utile di quella vecchia ciabatta scozzese, seguita dal Signor Carter che aveva letteralmente fatto sparire l'equivalente di un piccolo fiume con un movimento di bacchetta, lo faceva sentire di un superfluo alquanto disarmante nel contesto generale.
    Ci mise qualche secondo in più a dedicarsi completamente allo studio della stramba reliquia maledetta, catturato com'era dalle parole del capofila che quella sera li aveva accompagnati di sotto; per quanto a volte potesse forse sembrare un po' eccessivo, quel tipo sapeva davvero farci con le persone.

    Dunque, vediamo. Oro... acciaio... bronzo... stagno, zinco e alluminio.

    Alcuni dei presenti avevano già iniziato ad elencare i simboli da loro riconosciuti, il minimo che poteva fare era tenere il passo. Mentre stilava quel decisamente breve elenco, indicava con l'indice della sinistra i vari frammenti colorati associati in modo che fosse chiaro agli altri membri della combriccola a quali si stesse riferendo.

    Anche quelli sono metalli, ne sono sicuro.
    Quali?
    Ce l'ho sulla punta della lingua eh, un attimo. Forse... mmmmh... no.
    Guardate, provo a pensare ad altro, sono sicuro che mi verrà in mente.


    Esattamente come quando si provava a cercare un oggetto preciso nel proprio appartamento, Ronnie era sicuro che quelle nozioni sarebbero venute fuori nel momento esatto in cui l'ometto avesse iniziato a non prestar loro più alcuna attenzione: di conseguenza, tentò di far viaggiare la sua mente sull'altro argomento di discussione che stava venendo fuori.
    E la sua mente viaggiò eccome, cullata dolcemente dagli echi che lentamente gli consigliavano di condannarli tutti ad una fantastica maledizione collettiva senza neppure rendersene conto.

    Non mi piace essere il membro pessimista del gruppo, ma se oltre alle chiavi che abbiamo trovato, la porta avesse bisogno di altro? Come una specie di chiavistello da rimuovere, oltre a sbloccare la serratura.
    Se dovessimo far illuminare solo una zona precisa, o addirittura accenderla tutta?


    Magari voleva dire rischiare di attivare qualche piaga, ma non pareva esserci altro modo per superare l'ingresso di quel qualsiasi-cosa-fosse. Dovevano toccarla, per cercare di cambiare l'illuminazione dei vari simboli come in quei strani giochini babbani, fino ad ottenere la combinazione desiderata.
    Iniziò lentamente ad avvicinare la propria mano destra verso la superficie che stavano fissando, quasi ipnotizzato dalle intricate venature che la ricoprivano... Perché mai ne stavano ancora discutendo?

    Eh regaz, Ronnie c'ha na certa erà e Atticus non gli ha fatto prendere le pillole prima di scendere (con Carisma minore di 40 vuol dire che mi schianto di faccia sulla porta).

    EDIT, consentito dal destino: Ronnie toccherebbe il simbolino subito a destra della mini-pepita d'oro che sembra un alto triangolo.
    EDIT BIS, consentito dal destino: eh no, non era oro quello, quindi allego immagine per comprensione di quale simbolo toccherebbe.


    Edited by Ronnie Ridgerton - 11/6/2021, 14:08
     
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    Ronnie partì alla volta della porta con l'intento di toccarla, come suggerito dalle voci in sottofondo e dalle sue intuizioni.
    Se nessuno fosse stato abbastanza celere da bloccarlo, la mano dell'anziano si sarebbe poggiata certamente su alcuni dei simboli esposti, lasciando che il destino ne decidesse le conseguenze.



    Se nessuno posterà il tentativo di fermare Ronnie entro un'ora a partire dalla pubblicazione di questo post, Ronnie riuscirà a toccare la porta.
     
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    No, nessun dio li avrebbe aiutati, soprattutto non nel loro mondo. Ma di biblico e catastrofico v'era più del previsto in quell'enorme cornice.
    Nessuno li avrebbe aiutati, né là sotto, né fuori.
    Il Mondo Magico aveva visto abbastanza catastrofi, ma nessuno spiraglio dal cielo aveva avuto abbastanza pena di loro.
    La porta, maestosa, si stagliava di fronte a loro, e l'inquietudine di trovarsi di fronte a qualcosa di sconosciuto andava di pari passo con il timore che avrebbero dovuto affrontare qualcosa di lì a breve.
    Si apriva, forse, o magari sarebbe comparso qualcosa di strabiliante.
    E i simboli accesi, persino, dovevano significare qualcosa lì sopra; ora che tutto era più chiaro di fronte i loro occhi, lo sguardo attento di Mintaka si posava su ogni singolo simbolo, ogni singola piccolezza.
    Molte rune, simboli delle case, incantesimi, numeri romani... ora il puzzle di quelle ricostruzioni affaticate e confusionarie si era fatto chiaro, erano al suo cospetto, lontani abbastanza da poter essere al sicuro, vicini abbastanza per poterli scorgere.
    Ma non tutti, in quel momento, avrebbero subito realmente l'inquietudine, l'accortezza veniva meno, come se la porta tentasse di attrarli a sé, di farli inciampare.
    La figura del professore della LUMOS fu la prima a cui Mintaka rivolse l'attenzione, distogliendo quindi la concentrazione.
    Piano piano sgranò gli occhi, soprattutto nell'intuire dalle sue parole gli intenti.
    Illuminare altri simboli significata attivare altri poteri, altri collegamenti, con estrema probabilità altri malefici.
    Avventato o incosciente, non avrebbe saputo definire meglio quel che stava per fare.

    Professor Ridgerton si fermi!

    Mintaka aveva levato la bacchetta con l'intento di schiantarlo, semmai avesse dovuto. La voce avrebbe rimbombato vibrante, perentoria quasi.
    Quello di cui erano certi era che toccare alla rinfusa i simboli, le pietre, o qualsiasi parte di quella porta sarebbe stato avventato e non solo per l'uomo, ma per tutti.
    La sua sensazione era chiara: la porta era collegata alle Maledizioni che affliggevano i ventidue, non doveva essere toccata.

    Osservate i simboli, le maledizioni attive sono generate da quelli illuminati, per forza.

    State lontani dalla porta, non avrò remore a farlo io con la forza, altrimenti.


    Sembrava una minaccia, o forse lo era davvero.
    A discapito delle buone maniere, persino per quell'uomo più anziano, Mintaka non avrebbe permesso a nessuno di mettere in pericolo altri.
     
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    A bacchetta sfoderata Mintaka sembrò non avere paura di fronteggiare il mago, le cui dita si trovavano a un soffio dai simboli incisi sulla porta. Gli echi sussurreggianti, tuttavia, parevano ben più melliflui e convincenti delle parole di una così giovane strega, sebbene mossa dalle più nobili intenzioni. Forse non sarebbero bastate per frenare la magia pronta ad assoggettare le menti deboli, persuadendole a eseguire gli ordini. E nemmeno Ronnie ne sarebbe stato esente, così vicino che sarebbe bastato un solo passo per compiere l'azione appena interrotta.
    Aiden Crane, d'altro canto, sarebbe stato l'esperto a subire più di tutti l'influenza degli echi. Non poteva ignorare quelle voci martellanti della testa, che in lui avrebbero suscitato più convinzione nel non ascoltare alcun consiglio degli altri presenti, guidato solo dagli echi provenienti dalla porta.



    Sia Ronnie sia i PG con Carisma minore o uguale a 40 possono tentare ancora di toccare la porta, in quanto il "Carisma" degli echi è più persuasivo delle parole di Mintaka, non impedendovi dunque di agire come preferite.

    Aiden Crane, non avendo fatto menzione nel tuo primo post di essere più propenso a toccare la porta avendo Carisma < 40, dal prossimo post sarai più soggetto a obbedire ciecamente agli echi senza possibilità di essere smosso da questa convinzione.


    Edited by Il Tessitore - 11/6/2021, 16:07
     
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    Quelle voci?
    Aiden era stato tristemente abituato a sentirne nella sua testa, immerso nello stesso oblio generato dalla propria disperazione, crogiolato in un dolore dal quale non sentiva alcuna possibilità di fuga, l'auror aveva passato anni a convivere con sussurri nella notte ed inviti spiacevoli nel silenzio della propria solitudine, ma quelle che sentiva ora non avevano nulla a che vedere con quel genere di sensazioni.
    Queste voci erano dolci come idromele ed invitanti come la bottiglia di Whisky durante la peggiore sera della sua vita, una via di fuga ma anche la chiara indicazione verso la verità tanto desiderata, cosi irresistibile da chiamarlo a se.

    Ho intuito chiaramente la presenza di altri incantesimi, come Duro e Oblivion, pensate che queste rune possano avere un qualche legame con essi? Ora che lo so io..

    Doveva toccarle.
    Forse quei simboli ne avrebbero causato l'attivazione?
    No, quel richiamo era troppo mellifluo e piacevole per essere una trappola, sicuramente il potere della porta lo richiamava a se per aiutarli, per disattivare le trappole e gli incantesimi ad esse connessi, ne era sicuro
    Fece un passo verso la porta, lo sguardo fisso verso di essa, come richiamato da forze ancestrali ma inconsapevole di che tipo di forza lo spingesse a raggiungerla, sicuro che il suo desiderio fosse guidato solamente dalla curiosità e certo che toccare quei simboli avrebbe aiutato tutti loro in quell'intento comune.
    “Basterebbe un piccolo tocco e forse..”
    Un altro passo verso la porta e le voci si fecero ancora più intense, come un faro nella notte o il dolce canto di un usignolo alle prime ore del mattino

    Le sentite anche voi? Ci chiamano, ci invitano

    Gli occhi erano fissi sulla porta, mentre dalla sua bocca iniziarono a fuoriuscire parole sempre più lontane, come se provenissero da luoghi misteriosi del suo IO

    Sembra tutto cosi chiaro, gli incantesimi, la Porta, le voci ed i simboli, semplice. Solo un leggero tocco e potrebbe cambiare tutto

    Probabilmente lo avrebbe fatto, ma non nel modo sperato da Aiden, ma la mente dell'auror era stata fin troppo flagellata dagli eventi, cosi da rendersi estremamente debole a lusinghe di quel tipo, sarebbe riuscito a fermarsi in tempo?

    Se si illuminassero tutte o si spegnessero insieme, probabilmente..

    Nemmeno riusciva a terminare le frasi, la sua mente sentiva solo quel richiamo, come assordata dalle voci sempre più insistenti ed allo stesso tempo meravigliosamente affascinanti ed irresistibili.

    Provo a toccare i simboli degli incantesimi che ho riconosciuto. FERMATEMI 🤣🤣


    Edited by Aiden Crane - 11/6/2021, 19:30
     
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    [Cunicoli delle segrete]


    L’inquietudine si diffondeva dentro di lei a macchia d’olio. Un senso d’oppressione, un certo disagio che spazzava via ogni germoglio di serenità. L’adrenalina della corsa era calata in circolo ed il cuore pulsante aveva normalizzato i suoi battiti. Si era voltata con fare apprensivo verso il gruppo alle sue spalle ed in poco tempo si era ritrovata circondata di nuovo da colleghi ed amici. Nemmeno lo stucchevole umorismo di Candice riuscì a frantumare quell’aria seriosa che era calata sul viso della Wilson. Le iridi acquamarina vagavano tra i presenti alla ricerca di qualcosa. Una sensazione così forte da distrarla anche dalla porta triangolare, ragione per cui era discesa negli inferi. Qualcosa che non riusciva a controllare, l’impellente necessità di trovare la fonte di disturbo della sua quiete. L’attenzione si soffermò su un uomo in nero e la distinta figura del Preside Price. Era solo un caso? Sentiva di non essere al sicuro, né in quel luogo e né con quelle persone. Si ritrovò a chiudere gli occhi, trarre profondi respiri dal petto e massaggiare le tempie. Forse era preda ad una crisi di nervi, per l’eccessivo carico emotivo a cui era stata esposta anche se per poco tempo. Forse era l’atmosfera cupa e le terribili notizie dei maledetti che ancora risuonavano tra gli echi di quelle segrete. Suggestione, non poteva che essere suggestione. Nonostante non si sentisse al sicuro e quel senso d’inquietudine continuava ad albergare in lei, non poteva ignorare il compito per cui era lì. Una Wilson manteneva sempre la parola data, in onore del padre scomparso e delle persone a lei care a cui era stata portata via la loro normalità. Scosse la testa, all’unisono con la chioma bionda, prima di rivolgere lo sguardo di nuovo davanti a sé e su quell’enigma da risolvere.

    Scusami.

    È la seconda volta che mi distraggo.

    Proferì mestamente verso Queen, che l’aveva condotta sana e salva nelle profondità delle segrete. Meno morbida fu con sé stessa, che aveva perso di vista il fine ultimo di quella traversata nel cuore delle tenebre. Rivolse un sorriso un po’ forzato alla studentessa della L.U.M.O.S. quasi per nascondere quel lieve turbamento. Forse lei stessa si era resa conto dei suoi fuggenti sguardi e dell’inquietudine che traspariva da ogni fibra del suo corpo. Scrollò le spalle e rivolse finalmente tutte le sue attenzioni alla porta triangolare.
    Era immensa, misteriosa e maledetta. Ai vertici i tre simboli delle Case di Amestris, con le aperture che forse avrebbero accolto i loro cimeli. Quella “V” centrale, entro cui sembrava confluire tutto e che secondo l’opinione Ministeriale apparteneva alla numerologia dell’antica Roma. Nella pietra erano incise oscure lettere dall’eclettico significato. Più ripeteva nella sua mente quelle parole, scritte probabilmente in lingua latina, e più aveva l’impressione che la vera apertura risiedeva nel centro. Altrimenti perché mantenere quei simboli così equidistanti e ricoprire l’intera porta di incognite alchemiche, astronomiche e runiche. C’era una chiave di lettura che sfuggiva a tutti, compreso alla Wilson. Eppure aveva la sensazione che avessero le risposte ad un palmo dal naso. Per questo si avvicinò di qualche passo per osservare meglio i segni incisi sulla lastra nera. Ne poteva percepire le pulsazioni magiche, intrisa di una malvagità che solo una mente diabolica ed un cuore privo d’amore poteva partorire.
    Si concesse del tempo per indagare sulla porta, senza avere alcuna fretta. Anche perché era ben consapevole di custodire dentro di sé limitare risorse e ben poche conoscenze adatte a quella situazione. Aveva intravisto tra i presenti luminari di Aritmanzia, studiosi di Rune e eruditi Alchimisti. Discipline antiche e conoscenze a lei oscure. Eppure poteva dare il proprio contributo in qualche modo. Iniziò a riflettere sulle considerazioni di un Auror e di un giovane studente. Le iridi acquamarina saettarono sulla porta oscura alla ricerca di risposte. Diede poi voce ai suoi pensieri.

    Supponendo che i simboli illuminati dalla magia corrispondano davvero alle maledizioni già scatenate nelle segrete e non riuscendo, almeno ad un primo colpo d’occhio, ad individuarne le corrispettive delle Maledizioni che abbiamo appena superato… direi di rivalutare l’ipotesi che le piaghe si attivino solo con il tatto. Non tutti i simboli illuminati sembrano far riferimento alle maledizioni attive, o sbaglio?
    Temo che ogni senso possa essere coinvolto e far da veicolo per la maledizione.


    Un’osservazione la sua sulla base di quanto stava osservando sulla porta delle segrete. Non riusciva ad individuare un simbolo per ogni piaga che avevano appena affrontato. E poi dalle informazioni che aveva letto sui verbali del Ministero e quelli sulle più prestigiose gazzette d’informazione ogni studente o adulto aveva manifestato una piaga diversa, sia nell’influsso malefico che nei terribili effetti. Informazioni sommarie, che sicuramente potevano essere integrate dagli Esperti che stavano seguendo direttamente gli studenti maledetti. Inoltre non era completamente sicura delle sue argomentazioni, colpa del senso d’inquietudine e disagio che non accennava a diminuire. Tenere la mente occupata aiutava. Cercò conferma in ogni caso nelle persone ben più esperte di lei, o che avevano vissuto in prima persona la magia oscura di quelle segrete prima di lei.

    Potrebbero esserci anche simboli astronomici legati alle Maledizioni delle segrete. Ne ho notato qualcuno, alcuni risuonano di magia ed altri sembrano assopiti. È come se fossero attivi o disattivi… c’è qualcosa che li fa illuminare o spegnere. Un po' come gli Incantesimi che avete appena citato.
    Scusatemi il paragone azzardato: Ma questa porta sembra più una mappatura delle Maledizioni nascoste in queste segrete.
    Bisogna ora solo capire perché e come si scatenano. E poi se attivarle tutte o spegnerle tutte!


    Rispose allo studente della L.U.M.O.S. che sembrava concentrarsi per ora solo sui movimenti della bacchetta incisi con i relativi simboli. Il giovane studente aveva soffermato l’attenzione sull’incantesimo Ingozzante per giustificare le onde che avevano minacciato di spazzarli via. Ma era a conoscenza di simboli astronomici capaci di catalizzare incantesimi elementari, che non era ancora riuscita ad intravedere sulla mastodontica porta, capaci di modulare i flussi delle acque.
    Tirò un sospiro e ritornò con l’attenzione sulla porta. Sulla sua superficie dei metalli emergevano come pietre preziose. Un po' come un anello in cui erano incastonate delle gemme, capaci di attirare la sua attenzione. Fu un Pozionista, forse ben più capace di lei, nell’elencare con minuzia e precisione i vari metalli con un sol colpo d’occhio. La L.U.M.O.S. aveva davvero dalla sua parte i migliori insegnanti che il Regno Unito potesse offrire. Annuì appena, riconoscendo lei stessa quei metalli quando il professor Ridgerton li indicò.

    Non tutti sono puri. Alcuni metalli sembrano leghe.

    Mormorò tra sé, ma con una tonalità di voce abbastanza alta da permettere a chi intorno di sentirla. Era più una costatazione, quasi un’ovvietà per il Professor Ridgerton che la Wilson aveva avuto forse premura di anticipare. Lanciò un’occhiata in direzione dell’anziano uomo, notando un vivido interesse verso quella porta.
    Lo stesso che stava crescendo dentro di sé, inconsapevolmente. Un po' per la concentrazione ed un po' per i dibattiti con gli altri Esperti aveva potuto tener a bada quei sussurri provenire dall’oscurità. All’inizio erano flebili accordi di un violino, lasciato per troppo tempo senza accordi. Poi pian piano erano diventati quasi lamenti, perentori inviti a toccare quella porta. Infondo era la cosa più naturale da fare. Toccare per aprirla. Un invito che proveniva dalla porta stessa e che si faceva sempre più forte quando per sbaglio o per volere faceva un passo verso di essa. Un bisbiglio, in parte incomprensibile ed in parte inequivocabilmente chiaro. Quelle voci dentro la sua testa la stavano chiaramente invitando a toccare la porta per aprirla. Una flebile speranza, una via d’uscita in tanta oscurità. Brancolavano ancora nel buio, ma l’unica certezza restava quella porta e quei sussurri che si facevano sempre più intensi. Era estenuante, anzi logorante. Combattere con la certezza che fosse accaduto qualcosa di brutto al minimo tocco e l’irrefrenabile desiderio di trasgredire a quella regola. Le sembrava di essere tornata indietro negli anni, quando si era inevitabilmente attratti dalle proibizioni materne. Una discola ben consapevole della punizione, angustiata dall’impossibilità di raggiungere l’oggetti del desiderio. Fece un passo esitante. Provò a retrarsi incerta. Scosse la testa. Deglutì a fatica. Echi che sembravano canti di sirene. Per quanto altro tempo avrebbe resistito?

    Vi…Vi prego fatele smettere!

    Jade Queen Aiden Crane Ronnie Ridgerton Mavis Nox Aeryx Everett Marshall Price

    Visto il valore di Carisma a borderline (40) e l'invito non perentorio del Tessitore, per questo Post faccio "resistere" Claire alle voci.
     
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    L'attraversata era stata anche quasi troppo facile, ma quella era soltanto la parte più semplice della missione. Ora li aspettava l'ignoto. E se ci avevano messo mesi per capire come affrontare ogni sezione delle segrete, affrontare l'ignoto sarebbe stato uno schifo.
    Non si chiese perché diavolo Candice avesse sentito il bisogno di cambiare i team proprio in quel momento - che cavolo importava, a quel punto? - ma la cosa le diede l'occasione di avvicinarsi a Narcissa e Leonard, anche per mantenere la promessa che si era appena fatta.

    Ti devo un favore - sussurrò alla ragazza quando le fu vicino. Ma se permetti che gli succeda qualcosa ritiro quello che ho appena detto e te la faccio pagare - aggiunse poi indicando Leonard con un gesto della testa.

    Cissa era perfettamente in grado di badare a se stessa e ai suoi protetti ma di tutti quelli a cui teneva particolarmente e che erano li con lei in quelle segrete, Leonard era quello per cui era più in pensiero. Gli altri potevano anche arrangiarsi.

    Tieniti lontano dai guai, dolcezza - disse rivolta a Leonard, prima che l'occhio le cadesse su un'altra delle persone che avrebbe preferito non fosse li quel giorno.

    Che diavolo stava dicendo quell'idiota di Aiden?
    Prima che potesse fare qualcosa di immensamente stupido si avvicinò per bloccargli fisicamente la strada, ponendosi tra lui e la porta [Carisma > 40]. Anche se non sembrava essere l'unico ad essere "attratto" da quel blocco.

    Manine in tasca, signori, e girare al largo se avete poco autocontrollo - disse incrociando le braccia sul petto, la bacchetta bene in vista. Il prossimo che si avvicina lo Schianto.

    Distrattamente avrebbe guardato dietro una spalla, alla porta che aveva dietro di se. Un brivido le scese lungo la schiena al pensiero di quanta magia dovesse racchiudere quella cosa per essere riuscita a rincretinire già tre persone. Notò i simboli di cui era ricoperta, le parve di notare alcuni incantesimi, ma non vi prestò troppa attenzione. Vide immediatamente i simboli illuminati, quelli che apparentemente rappresentavano le piaghe. E vide quanti altri non erano ancora illuminati.
    Erano fottuti.

    James si pazza davanti alla porta tipo buttafuori per impedire che Aiden e Claire (e altri) si avvicinino :)
    Ora avvicinatevi a vostro rischio e pericolo <3

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    27 Prontezza
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    Incantesimi I-II
    Magia Bianca I-II
    Mente su Corpo
    Trasfigurazione I-II
    Difesa Bianca
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    [IL BUIO]


    Valigetta alla mano e bacchetta nell'altra, il Professor Crane si era affidato diligentemente alla guida e protezione della giovane che era stata assegnata alla sua scorta. Avrebbe fatto del suo meglio per non prendere iniziative che avrebbero potuto comportare un rallentamento o un imprevisto per la Recluta e si sarebbe tenuto a seguire le sue direttive ogni qual volta il da farsi non fosse stato palese.
    Avvertì quasi immediatamente un profondo terrore che fece vacillare la sua fiducia di essere in buone mani sotto la protezione della giovane che lo accompagnava. Gli ci volle un momento prima di interpretare quella sensazione come dovuta ad un'influenza esterna a sé, come un sottile attacco alla sua coscienza.
    La protezione della guida del suo trio fu fondamentale affinché sia lui, che lo studioso di Arti Oscure e la futura Hit Witch passassero oltre l'attanagliante buio.

    [IL SANGUE]



    Perfino un uomo come lui non poté fare a meno di ricollegare che dei bambini avessero frequentato quello stesso spazio, subito quei fenomeni che stava vedendo con i suoi stessi occhi. Uno studioso di Arti Antiche vedeva raramente con i propri occhi i lluoghi di cui studiava esattamente come li aveva letti su carta; vedere le Segrete agire sui presenti così come aveva letto e riletto sui tanti verbali che erano passati di mano in mano degli esperti era surreale e affascinante.
    Ancora una volta l'Alchimista si affidò alla guardia del corpo che gli era stata assegnata, diretti sempre più rapidamente verso il profondo delle Segrete.

    [ACQUA]



    Qualcuno tra i presenti aveva spartito le acque con un duraturo e solido Incantesimo di Ripartizione. I simboli orientali dell'onda ritornarono in mente all'Alchimista mentre attraversava quella sezione delle Segrete. Era sempre più lucida in cui la consapevolezza di quanto si stessero allontanando dall'unica uscita di cui conoscevano l'esistenza. Cinque, dieci, cento metri, quel conto tacito continuava ad aggiornarsi nella mente dell'uomo, che cercava di ricordare ogni movimento e ogni angolo, qualsiasi cosa lo avrebbero aiutato ad orientarsi se ne avesse avuto bisogno.

    Procedere avanti diventò un accostarsi a persone che non facevano parte del trio che gli era stato assegnato e per un momento arrivò a temere di aver perso la signorina Hamilton e l'altro membro della loro modesta squadra. Qualcosa gli impedì di indagare oltre sulla loro posizione, qualcosa che aveva atteso mesi per vedere con i suoi stessi occhi.

    [LA PORTA]



    Aveva messo gli occhi su niente poco di meno della Tavola Smeraldina, eppure davanti all'apparizione di un artefatto che fino a quel momento aveva solo potuto immaginare, Atticus Crane rimase immobile a fissarla a labbra dischiuse. Il braccio che reggeva la bacchetta cominciò ad abbassarsi sempre di più, privo del controllo del suo proprietario, la cui attenzione era interamente rivolta alla cornucopia di simboli che quella Porta conservava.
    L'Alchimista strizzò le palpebre involontariamente un paio di volte, oberato dalla meraviglia nonostante a vederlo non sembrava altro che estremamente assorto. La porta sembrava parlare e non solo per la miriade di simboli di qualsiasi genere che riportava su di sé, emetteva infatti dei veri e propri sussurri, un incessante brusio difficile da togliersi dalla testa.
    Appena sopra la porta, lettere dorate incise nel muro riportavano una frase in latino.

    Centri Virtus ut virtus in centrum.
    Il potere del centro...per il potere che è al centro.

    La proposizione consecutiva gli costò un attimo di incertezza riguardo il significato di quelle parole.

    Oro...

    la prima parola che sentì dal suo collega lo fece soffermare più a lungo sul simbolo più ovvio al centro della Porta; il cinque romano.

    Gaius Harmony stava studiando le proprietà aritmantiche del numero cinque, assieme alle proprietà dell'oro e quelle del Sole...

    fu quasi solo un sussurro, il modo in cui il Professore stava ragionando. Aveva ricollegato la traduzione alle parole che aveva letto diversi minuti prima, quando tutti si trovavano ancora nell'Aula di Pozioni. Tra i documenti che aveva distribuito Jonathan Candice l'unico che ancora non aveva avuto modo di visionare era stato il resoconto ministeriale dei ricordi di Gaius Harmony ed era proprio su quel documento che aveva riversato la sua attenzione, poco prima.
    Gli elementi da assimilare erano quasi troppi, facendo di quella parete triangolare il sogno di ogni studioso di simbologia. Con gli occhi chiari completamente rapiti dalle lettere che sfilavano sui lati del triangolo, il Professore chinò la testa prima da un lato e poi l'altro per facilitarsi nella lettura

    Omnias reliquias servo centra vritutum utenda.
    Conservo tutte le reliquie...vanno utilizzati i centri del potere.

    Stavolta fu l'uso del gerundivo a farlo tentennare nel formare la frase, che comunque pronunciò con relativa sicurezza.
    Fece qualche passo in avanti verso l'oggetto e solo quando qualcuno che riconobbe per essere la Signorina Al Hayes esclamò qualcosa contro Ronald, i suoi occhi riuscirono a distogliersi dalla Porta.
    Trovò l'intervento della giovane donna ineccepibile, non solo non vi era un motivo immediato di toccare con mano l'artefatto misterioso ma c'erano più prove a sostegno del rischio che comportava un gesto del genere rispetto all'ipotesi che fosse in qualche modo utile.
    Notò il suo vecchio compagno di scuola avvicinarsi a sua volta fino a quasi toccare la superficie della porta, tuttavia la prontezza di Adelaide si mosse per impedirglielo.
    Da parte sua, all'Alchimista premeva principalmente tenere il suo coinquilino con le mani lontane dal pericoloso artefatto.

    Ronald, questo simbolo non è forse una costellazione?

    sapeva a chi avrebbe preferito porre quella domanda, ma privi dell'esperta che avrebbe potuto rispondere con sicurezza a quel quesito, l'Alchimista si rimise alle conoscenze Astronomiche del suo collega. Nell'identificare diversi simboli sulla Porta, quei segmenti ad angolo retto gli avevano ricordato un gruppo di stelle di cui non ricordava il nome.

    Non riesco a determinare un legame tra i simboli alchemici.

    Atticus Crane allungò la bacchetta verso la porta, stando ben attento a non sfiorarla col catalizzatore. Si limitò a seguire i simboli mentre li mostrava ai presenti. Era difficile pensare lucidamente col testardo brusio delle voci della Porta a cantilenare continuamente.

    Ve ne sono diversi: terra, aria, zolfo, Olio di Vetriolo...

    l'uomo strizzò di nuovo le palpebre, senza smettere di fissare il simbolo che aveva indicato sulla Porta. Ricordò di non trovarsi in presenza di colleghi alchimisti e che non tutti i simboli avevano una traduzione ovvia a chiunque.

    ...vale a dire acido. Potrebbero ricondurre ad un esperimento alchemico o a una pozione...vi è anche sale, olio, sabbia, ruggine...

    L'uomo tacque i suoi seguenti pensieri, abbassando piano la bacchetta mentre una giovane donna nelle vicinanze lamentava l'incessante brusio delle voci provenienti dalla Porta. Le osservazioni precedenti che aveva esternato, tuttavia, trovarono risonanza in ciò che l'Alchimista stava osservando.

    Il simbolo dell'acido è spento al momento...ma è plausibile che finché le precipitazioni simili a sangue fossero attive, esso fosse acceso.

    associò dunque quel simbolo alchemico ad una delle sezioni di segrete che avevano già superato, quelle che gli studenti avevano descritto nelle loro deposizioni come una pioggia di sangue che bruciava sulla pelle.

    SPOILER (click to view)
    Riassunto: Una volta giunto nei pressi della porta, Atticus traduce la scritta in alto sul muro e poi la frase lungo i lati del triangolo. Riflette sull'importanza del simbolo al centro considerati i documenti che hanno tutti letto riguardo gli studi di Harmony. Si confronta con Ronnie Ridgerton per quanto riguarda possibili segni astronomici e poi comincia a rivelare i simboli alchemici che riconosce mano a mano. Alla fine collega il simbolo dell'acido con la trappola del sangue all'interno delle segrete.


    Utilizzati:
    2 sussurri per Alchimia II
    1 sussurro per SDM I

    Inventario:
    -Kit Alchemico
    - Pozione Aguzzaingegno: 1 dose
    - 500 ml di acqua potabile

    Saggezza: 42
    CM: 38
    Manualità: 41
    Agilità: 11
    Prontezza: 16
    Intuito: 24
    Affinità: 13
    Carisma: 30
     
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    Calgacus respirava affannosamente, torturando il fazzoletto già madido con le dita cercandone un lembo ancora asciutto. Si tamponava la fronte e con la mano sinistra armeggiava con i bottoni della camicia, bramando aria. In circostanze diverse avrebbe cercato il supporto del muro, ma non era convinto che fosse saggio toccare alcunché dopo quanto era stato detto alle riunioni.

    Si prenda il suo tempo, ne verremo fuori.

    Lo sguardo del mezzo-gigante aveva accolto la figura di Ethan Carter, un po’ fuori fuoco, più ombra che corpo data la stanchezza che provava. Annuì, per quanto glielo permettesse il rantolo che sentiva in gola e annaspò un paio di volte prima di riuscire a rispondere.

    S-sì, sì… La ringrazio.

    Dopo qualche minuto fu capace di riprendersi, in tempo perché Jonathan Candice raggiungesse il gruppo e si rivolgesse direttamente a lui predicando l’intenzione di spostarlo in un altro gruppo, assegnandogli una guardia del corpo individuale. La sorpresa lo lasciò di stucco, privandolo all’improvviso di tutta l’aria che tanto faticosamente aveva recuperato. Gli occhi azzurri passarono dalla giovane recluta che finora aveva svolto il suo compito egregiamente alla sua presunta madre, la professoressa Harp. Calgacus non era nella posizione di protestare, ma l’improvviso cambio di squadra lo lasciò confuso.

    Alcuni tra i presenti presero subito la parola per spiegare alcuni dei simboli o dei metalli che si trovavano sulla porta. Aiden Crane propose persino di attivare tutti i simboli assieme, quando il professor Ridgerton era stato appena dissuaso dal farlo. Calgacus era d'accordo che fosse necessario interagire con la porta, anche perché percepiva una forza misteriosa che lo spingeva a toccarla. Era monumentale, una stele dalle scritte inconsuete e il suo braccio sarebbe stato già levato a tastarne la superficie eppure non sarebbe stato meglio capire con precisione quale simbolo toccare per primo anziché premerli tutti a casaccio?

    Vi…Vi prego fatele smettere!

    Calgacus si voltò in allarme verso la giovane Signora dei Draghi che aveva appena fatto delle osservazioni sui metalli, ma non fu in grado di capire immediatamente quale fosse il problema. Fu sufficiente a farlo scattare sull'attenti, rivolgendo un'occhiata allarmata ad Amalia Harp, la nuova accompagnatrice assegnatagli. Qualcosa non stava funzionando come avrebbe dovuto, fosse stato soltanto un fattore di nervi, il malessere della ragazza non era da sottovalutare e non a caso ciò fu sufficiente a richiamare un'Auror al proprio dovere, sbarrando la strada a chiunque volesse avvicinarsi.
    Fu il turno di Atticus Crane di anticiparlo nel fornire la traduzione delle frasi in latino. Non era certo latino ciceroniano, Calgacus era un po’ dubbioso. Se a incidere quei caratteri era stato Harmony, sicuramente non poteva attribuirgli un plauso per un latino a imitazione dei classici, eppure era convinto di aver interpretato il tutto correttamente. Non c’era tempo da perdere in osservazioni di natura stilistica: i simboli presenti erano innumerevoli e necessitavano assolutamente di traduzione, cosa di cui avrebbe potuto occuparsi senza problemi.

    Ah- io... se permettete vorrei provare a tradurre alcuni dei simboli.

    Disse, rivolto alla donna tatuata, come a chiederne implicitamente il permesso. Calgacus era ancora parecchio distante dalla porta e da dov'era non vedeva granché, complice la miopia. Come a voler provare un punto, mosse qualche passo esitante in avanti, come temendo che la porta potesse crollargli di colpo sulla testa.
    Il catalizzatore del mezzo-gigante era di dimensioni notevoli rispetto a quello di un uomo normale, ma nella sua mano sembrava comunque fin troppo piccolo, un ramoscello colto casualmente per strada. Puntandolo direttamente contro la porta, si concentrò sul rendere comprensibili gli ideogrammi orientali, alcuni dei quali erano già stati tradotti durante la riunione indetta dal professor Sapiens. Stavolta non avrebbe fatto ricorso a tomi polverosi, memore l’efficienza di Atticus Crane nel ricorrere all’incantesimo Traslitteras.

    Traslitteras.

    Un bagliore e subito il significato dei simboli in questione gli fu manifesto, così si ritrovò a indicarne uno alla volta, rivolgendosi alla platea che restava in attesa. Decise di cominciare con un'introduzione di quanto era già stato postulato durante la terza riunione, un riepilogo utile a tutti.

    Grido [叫] e Onda [波], tra i simboli luminosi, erano riportati nei verbali e fa-facevano riferimento all'urlo iniziale e all'acqua fatta sparire dal signor Carter. Ah, questo qui proprio sopra Raido rovesciata è il kanji di Odio, è probabile che ad Halloween si sia spento nel lasso di tempo passato tra l'attraversamento degli studenti e quello del corpo docenti, motivo per cui questi ultimi non hanno sperimentato sentimenti negativi l'uno contro l'altro.

    Riprese fiato, cercando nuovamente il fazzoletto ma pescando nella tasca sbagliata e non trovando niente su cui chiudere le dita. Le mani cominciavano a tremargli, l'impulso ad avvicinarsi era sempre più forte. Per un attimo si chiese come sarebbe stato trascinare la mano sulla superficie senza alcun criterio, solo per il gusto di farlo. Gli sembrava persino di sentire delle voci che lo chiamavano e più tempo passava in prossimità della porta più esse si facevano insistenti e persino continuare a elencare i simboli diventava difficile, tanto più quando era necessario accucciarsi per leggere quelli più in basso.

    Nella parte superiore della porta troviamo i kanji di Controllo [氣], Occhio [目] e Fuoco. All'estrema destra quello di Ombra [影], e qui, sotto Raido, c'è il kanji di Tagliare.

    Inspirò, stringendo i denti. Il disagio sarebbe stato evidente a tutti. Mancavano pochi simboli sparsi, uno più grande degli altri era molto vicino al cinque centrale.

    Fuoco. Gh-ghiaccio [冰], sezione sud-ovest. Pioggia o Tempesta, poco più giù del c–

    Era stato incauto e si era avvicinato troppo. Il simbolo della Tempesta era piacevole alla vista, con linee curve e morbide e quattro segnetti che irrazionalmente gli ricordavano una zampa. Ma la pioggia era già stata superata, no? Eppure le voci insistevano che sarebbe stato bello appoggiare un dito su un simbolo a caso, sarebbe stato interessante far scivolare l'unghia dell'indice nell'incavo di uno dei tanti disegni. E Calgacus l'avrebbe di sicuro fatto, non fosse stato fermato da qualcuno, già direzionato senza volerlo verso la sezione in basso a destra della porta con la mano protesa.

    Riassunto: Calgacus usa Traslitteras per tradurre gli ideogrammi presenti. In aggiunta contestualizza quelli già illuminati, facendo riferimento ad ipotesi già emerse durante la terza riunione (non ero sicura se queste osservazioni andassero contate o meno come sussurri, quindi ho preferito limitarmi con il resto). Poi allunga una mano verso la sezione in basso a destra [carisma<40] (scelta causale, qui il dado).

    Aggiungo che da regolamento:
    CITAZIONE
    il Mezzo-Gigante gode di una resistenza invidiabile nei confronti di incantesimi, fatture e maledizioni: infatti, il sangue Gigante che scorre nelle sue vene lo protegge da magie di livello base e medio.

    Inoltre saluto i miei compagni di viaggio finora:

    194975642-144900534359375-733751030356894268-n

     
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    //OFF: da questo momento in poi chiunque posti il tentativo di toccare la porta potrà essere fermato entro un'ora dalla pubblicazione del post del PG di cui sopra.
    Ergo, avete tempo fino a 00.07 per fermare Calgacus.
    Intanto, James ha sfiorato la porta: per non creare confusione, essendo ON tutto in contemporanea, nel momento in cui sapremo se anche il mezzo gigante è riuscito a toccarla seguiranno nuove destinizzazioni.

     
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    Ancora una volta qualcuno era pronto a toccare i simboli e ancora una volta qualcun altro a bloccarne gli intenti: a fronteggiarsi due colleghi, uno molto più incline ad ascoltare gli echi, l’altra a contrastarli.
    James si posizionò di fronte ad Aiden col fine di creare un muro umano col proprio corpo per impedirgli fisicamente il passaggio.
    Ma ciò che l'Auror Morgan non aveva calcolato era lo spazio ristretto fra Crane e la porta, troppo poco perché non ci fosse il rischio di provocare alcun tipo di contatto con la struttura dietro di lei: poteva sfiorarla come non sfiorarla.
    La fortuna non girò dalla sua parte.
    Nell'insinuarsi in quell'angusto anfratto, le spalle della donna sfiorarono la porta e tanto bastava per avviarne gli oscuri poteri: due simboli si illuminarono, disattivando invece due dei tre in basso a sinistra.
    I simboli di Nettuno [Astronomia I], Engorgio [Incantesimi I, II, III] e l’ideogramma dell’onda [SDM], lasciarono il posto ad altri due facilmente riconoscibili da Alchimisti e runologi: il sale e la runa Ansuz capovolta.
    Contemporaneamente, anche il Professore di Storia della Magia era stato colpito dalla magia persuasiva ma questa volta nessuno ebbe il tempo di fermarlo: il grosso indice puntò al frammento rossastro metallico, il ferro come alcuni degli esperti avrebbero riconosciuto [Pozioni I e II].
    Non ci sarebbe stata più alcuna onda: chiunque avesse avuto intuito sufficientemente alto l’avrebbe capito con lo svanire dei tre simboli che ne attivavano il potere [intuito 20+].

    Vg1F97w


    Al suo posto, una nuova e terrificante piaga con cui tutti avrebbero dovuto fare i conti prima di comprendere in che modo funzionasse davvero quella porta maledetta e porvi rimedio: salì dalle viscere per poi stanziarsi sulla gola, sul palato, sulla mente.
    Sete. Tanta sete.
    Sale e ferro che si incontravano sulle papille gustative, paura e inganno nei loro pensieri: tutti i presenti sarebbero stati invasi da un’orribile sensazione di sete a cui non avrebbero posto rimedio bevendo o mangiando.
    Dopo di che avrebbero iniziato a bruciare gli occhi, come di sale incastrato fra le ciglia, iniziando a vedere tutto sfocato e a percepire ciò che non era per ciò che era: che l’altro, che il prossimo fosse un ingannatore, che chiunque avesse una cura per quella sete terribile ma che non volesse condividerla.
    Più debole era l’animo, più intensa e duratura l’illusione.
    Più forte era l’animo, più intensi invece gli echi provenienti dalla porta: stavolta spettava a loro udirli, comprenderli, farli loro. Gli echi sussurravano di smettere, che non ci fosse alcun inganno, alcuna sete ma illusione e caos.
    Questo era il vero inganno.
    Un’inganno dalla portata più grande di quanto chiunque potesse pensare, o anche solo intuire.



    - James: considerato il contesto generico, il trambusto, la vicinanza di Aiden rispetto alla porta, è sembrato plausibile ci fosse una possibilità che il tuo PG, frapponendosi fra la porta e Aiden - che per l’appunto vi era molto vicino -, potesse sfiorarla anche solo di poco in maniera casuale.
    Trattandosi soltanto di una possibilità, per l'appunto, abbiamo lasciato che fosse il vero fato a scegliere lanciando quindi un dado.
    L’esito è stato “positivo”, per cui James ha sfiorato la porta senza farlo di proposito.

    - Calgacus: non essendo stato fermato entro un’ora dal suo post, come specificato dal post //OFF del Tessitore di ieri, tocca anche lui un simbolo. Gli esiti li trovate tutti in Cronologia Dadi.

    Cosa accade ora?
    Accade che adesso tutti i presenti si trovano ad avere a che fare con una nuova piaga!
    Riassumendo:

    - PG Con Intuito uguale o maggiore a 20 intuiscono che spegnendosi i simboli di Nettuno, Engorgio e dell’Onda (ideogramma) l’acqua non farà più ritorno;
    - PG con SDM, Astronomia I e Incantesimi I-II-III, intuiscono anche il perché, essendo questi simboli legati alla piaga stessa. Mancandone anche solo uno, la piaga non può che apparire in maniera diversa; mancando tutti e tre, annullarsi.
    - PG Alchimisti vedono l’attivazione del simbolo alchemico del Sale; PG runologi della runa Ansuz capovolta. Prima di cadere vittima dell’illusione, possono azzardarne eventuali significati.
    - Stavolta sono i PG con Carisma superiore a 40 a sentire un richiamo positivo da parte degli echi: non chiedono più di toccare la porta, bensì vi danno man forte nella comprensione che ciò che state vivendo altro non è che un’illusione.

    - Per capire in che modo e per quanto tempo rimanete vittima dell’illusione, seguite il seguente schema:

    CITAZIONE
    - Tutti, fatta eccezione per i PG con intuito compreso fra 8 e 15, possono intuire di essere vittima di un'illusione. Per liberarsene in maniera autoconclusiva, tuttavia, bisogna tenere conto del proprio carisma:

    CARISMA: più è alto più il PG riesce ad opporsi all’illusione. Il Talento in Occlumanzia consente di scalare un post dal conteggio finale.

    0-20 Carisma: 4 post
    21-40 Carisma: 3 post
    41-60 Carisma: 2 post
    60+ Carisma: 1 post

    Es.
    - PG con Carisma 40 ma con talento in Occulamanzia, riusciranno a liberarsi dall'illusione dopo 2 post e non 3 come specificato invece dalla tabella.
    - Al contempo, PG con più di 60 Carisma e il talento in Occlumanzia possono cadere vittima dell'illusione e liberarsi da essa nello stesso post, essendo il loro conteggio pari a 0, rimanendo poi in uno stato confusionale: potranno provare a liberare i colleghi dall'illusione soltanto in un post successivo a quello dedicato all'illusione.
    - PG con un solo post di illusione rimangono sotto di essa fino alla fine del post. Possono assumere di essersene liberati a partire dal secondo, e provare a liberare i colleghi dall'illusione dal terzo.
    - La stessa cosa vale per tutti gli altri: non potrete provare a liberare i colleghi nello stesso post in cui vi liberate dall'illusione per via di uno stato confusionale.

    Tutti gli altri: possono reagire all'"inganno" di chi li circonda nella maniera più coerente rispetto al proprio PG (attaccando verbalmente, lanciando incantesimi, offendendosi, ecc).

    - Essendo tutto in contemporanea e non avendo avuto tutti i PG la possibilità di dire ON le proprie intuizioni, potete continuare a farlo supponendo che ciò avvenga prima della venuta dell’ultima piaga, concludendo poi il vostro post con i suoi effetti.

    - PG che si liberano dalla maledizione riceveranno nuovi indizi sulla porta.
    Fino ad allora, potete giocare e intervenire nella maniera che ritenete più opportuna, anche verso la porta stessa - se sarete liberi dall’illusione - per cui seguiranno nuove destinizzazioni.

    - Per qualche motivo, la piaga si è estesa anche nel castello, ma nessuno dei vostri PG al momento può esserne consapevole.
     
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