Avventura del Fuoco- 2031/32

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  1. Teddy Rose
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    Era entrato nella Sala dei Leodraghi armato delle più ottime intenzioni e forte del suo ragionamento che, seppur veloce, sembrava essere, a suo parere, un'intuizione vincente.
    Espose le sue tesi sperando che le sue parole potessero stimolare la ricerca e invece...

    Quella è prerogativa dei Tempesta, non di noi Fuoco. [...]
    Lo stesso vale per voi altri.


    ...e invece era intervenuta direttamente Donna a far collassare direttamente dalla base il suo pensiero.
    Restò per un momento raggelato da quelle parole, attonito come se un gancio destro lo avesse colpito in piena tempia lasciandolo tentennante ed incapace di reagire.
    Aveva preso davvero un granchio così grande?
    Gli tornarono in mente gli scherni di Kyle, quando lo sorprendeva a letto a leggere qualche romanzo babbano.

    "Smettila di fare il finto intellettuale."

    Era una frase che gli ripeteva spesso.
    "Finto", Teddy non era finto, era solo sé stesso.
    Il suo essere Fuoco era così diverso da quello di Kyle, da quello di Darren, da quello di quasi tutti i suoi amici.
    Alle volte provava anche una strana sensazione di superiorità a non comportarsi come la maggior parte dei suoi concasati, ad avere un atteggiamento più moderato, più riflessivo.
    Ma Kyle aveva avuto l'intuizione più giusta tra tutti quanti, di gran lunga più giusta della sua, semplicemente comportandosi da... Kyle.
    Quello voleva dire veramente avere lo spirito del Fuoco?
    Quei pensieri si riversarono a cascata nella sua testa, tormentandolo.
    Senza rendersi conto di ciò che stesse succedendo si ritrovò ad accodarsi a Bellamy, raggiungendo gli altri nei pressi del camino.

    Là dove è sempre rosso.

    La sua mente stava riniziando a correre, cercando di rimettersi in moto e di collegare insieme tutti i punti dell'arcano, ma fu lui stesso a fermarla.
    Non era il caso di rimettersi a pensare, non ora.
    Cercò di accantonare tutte le voci nella sua testa che gli dicevano che dare in pasto la propria mano tra le fiamme era un'idea a dir poco stupida, arrivati a quel punto era forse la cosa migliore che potessero fare.
    Gli sembrò che Amabel gli rivolse un sorriso, anche se lui non aveva per niente voglia di ridere.
    Stette in silenzio a guardare i suoi compagni avvicinarsi senza remore al focolare, non un fiato, non una preoccupazione per quali sarebbero potute essere per loro le conseguenze.
     
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    Gli occhi di Frederick erano visibilmente arrossati, ma non era stata la tragica storia di Donna Fireflies, il Fantasma della Casa del Fuoco, a commuoverlo. In mano il bambino aveva un fazzoletto stropicciato, starnutiva e tirava su col naso di continuo, ma nessuno dei suoi compagni aveva evocato su di lui il Maleficio Mucus ad Nauseam. Egli era semplicemente nel pieno della sua allergia. Neppure quella sera, nel pieno delle ricerche di quel misterioso artefatto, essa l'aveva risparmiato.

    Nonostante il carattere timido e insicuro, nonostante si ritenesse utile quanto un fiammifero bagnato, Frederick aveva deciso di assistere i suoi compagni. Non era il coraggio a non avergli fatto seguire gli studenti TOPO, né il senso d'appartenenza gli aveva fatto prendere quella decisione, bensì era stato il desiderio di conoscere quanto più poteva sulla magia della sua Casa. Quanto già aveva scoperto grazie a Donna già l'aveva intrigato. La figura del Fondatore, Gaius H. Harmony, che mai aveva conosciuto, poiché deceduto ben prima del suo arrivo ad Amestris, si faceva più cupa e misteriosa. Dalle parole di Fireflies emergeva che l'anziano stregone aveva disarmato e rubato la bacchetta a un mago molto abile con la magia della loro Casa. Ma non era stato Gaius a insegnare loro quegli Incantesimi? Il Mistero s'infittiva e da amante dei gialli com'era, la paura di Fred veniva messa in secondo piano. Il ragazzo era sì teso, ma non poteva andarsene. Una volontà del tutto irrazionale gli imponeva di dover restare.

    Etciù!

    L'allergia stagionale si fece sentire con un fragoroso starnuto, proprio quando i suoi compagni decidevano di abbandonare la Sala dei Leodraghi per tornare nella Sala Comune, che li accoglieva ogni sera.
    Scelta assennata.

    Era... ciù!

    Provò a parlare e un altro starnuto lo fece interrompere.
    Si soffiò il naso e buttò il fazzoletto ormai distrutto in uno dei cestini della Sala Comune.

    Era logico: la Professoressa Nott ha creato solo la Sala dei Leodraghi. Quel che cerchiamo noi riguarda il defunto Preside Harmony...

    Quel bambino era interessato tanto ai Gialli quanto a Storia [Molto Portato]; il libro scritto da Orion de' Merlis su Amestris era passato anche sotto le sue lenti da quattrocchi, facendogli scoprire tanti piccoli dettagli e curiosità.

    Il suo sguardo quindi volse prima verso i suoi compagni, che stavano cercando di risolvere il mistero, e poi verso il gigantesco camino della Sala Comune, su cui era incisa la frase "Qui nihil audet, nihil spei". Era latino e, traducendola, si otteneva un motto che aveva un qualcosa di profetico... "Chi non osa nulla, non speri nulla".
     
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    Lì, in quella stanza accessibile solo per la sua seconda famiglia, si vedeva l’essenza del Fuoco, i caratteri forti stavano uscendo e tutti stavano dimostrando di avere l’affinità giusta per combattere, nessuno si era tirato indietro, erano in molti lì. Guardare i compagni lottare per uno scopo comune emozionava l’inglese che li guardava con fierezza, ma non in loro, lui era orgoglioso di relazionarsi ogni giorno con gente così forte, aveva solo che da imparare da i vari Amabel, Bellamy, Kyle, Darren, Echo e molti altri. Il caos stava incombendo su tutta la sala comune, in molti avevano pensato ciò che aveva pensato lui, tutti aveva indirizzato quel fuoco al camino presente nella sala. Il tentativo di Amabel era corretto, in effetti lui era stato il primo a lamentarsi perchè il camino fosse sempre acceso anche nei mesi caldi, in effetti una bella fregatura. Addirittura si tirò fuori il nome di Catherine Nott pensando che fosse lei ad aver combattuto contro il preside ai tempi, a frantumare questa idea arrivò lo Spicy che corresse il giovane Teddy Rose. Guardò Darren uscire dalla Sala Comune per dirigersi non si sa dove, era sempre meglio guardarsi le spalle a vicenda e quindi lo seguì, la direzione era la Sala dei Leodraghi e del Bambino, una stanza tanto bella quanto misteriosa, da lì dentro si poteva sentire l’essenza del proprio carattere, era in quella sala che si capiva che il cappello parlante non aveva sbagliato, che tutto ciò che era successo non era solo un caso, nulla era lasciato solo al fato. Darren non si accorse della presenza di Simone, era intento a guardare il muro delle incisioni, Falasti non ne capiva il motivo, dove poteva condurli quella strada? Di sicuro in due era meglio che in uno, e seppure con Darren non avesse proprio un’amicizia era giusto coprirsi le spalle a vicenda. Ad un tratto la bacchetta di Till fu visibile all’inglese, cosa voleva fare? La puntò contro il muro e con voce ferma usò l’incantesimo Incendio. Non era prudente, avrebbe potuto dare fuoco a tutto e non solo ma, forse, lì dietro c’era un passaggio segreto, un posto misterioso e potente in cui, celata nell’ombra, c’era la bacchetta, era difficile ma non escludibile. Bisognava sono vedere se l’incantesimo fosse andato a termine in maniera corretta, Simone aveva i suoi dubbi. Se Darren avesse fallito poi ci avrebbe provato lui.

    Non ho riletto, sono un po’ di fretta!
    Sorry.
     
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    Erano in troppi, e come Lily aveva temuto l'entusiasmo eccessivo e la voglia di prevalere contribuivano a creare un confusione tale che per un attimo la ragazza fu sul punto di mandare tutti a quel paese e ritirarsi in Sala Grande.
    Il via vai di Studenti dalla Sala dei Leodraghi, l'assalto di Echo alla libreria, quel ragazzino del terzo anno che non smettiva di starnutire.
    Non stavano brillando per la loro capacità di fare gioco di squadra, questo era poco ma sicuro.
    L'intervento di Donna sembrò placare per un attimo la confusione generale che si era era creata in Sala Comune. L'intuizione di Bellamy, che in molti avevano seguito, si rilevò sbagliata e il Fantasma fece invece capire loro che solo perchè una cosa era scontata, non andava esclusa a priori e anzi, spesso era proprio davanti all'evidenza che si nascondevano le risposte.
    Il camino dunque, e il fuoco perenne che vi bruciava all'interno. Era su quello che dovevano focalizzarsi e in esso che dovevano perdersi. Ad avvalorare la sua convinzione, c'era stato anche quello sguardo che Donna le aveva rivolto, facendole capire che la sua intuizione sulla Divinazione del Fuoco forse non era così distante dalla risposta. Se si intendesse però perdersi fisicamente o solo con la mente, questo era ancora da capire.
    Con appena un secondo di ritardo, anche Lily si alzò dalla poltrona per avvicinarsi al camino, restando vicino a Kyle. Non perchè volesse godere nella sua vicinanza, in quel caso, ma perchè entrambi avevano avuto la stessa intuizione: qualcuno aveva mai provato a toccare quelle fiamme?
    Che emanassero calore era fin troppo ovvio, ma forse...

    Forse così come una magia impedisce alle fiamme di spegnersi, sono incantate anche per non ferire...

    disse ad alta voce, cercando di placare una Echo piuttosto agitata che nel frattempo si era avvicinata al camino e cercava di fermare Kyle dal toccare le fiamme

    D'altronde... anche noi siamo Fuoco.

    Un concetto piuttosto poetico, il suo. Due fuochi che si incontrano si alleano, non si combattono.

    Se per perdersi dentro si intende fisicamente, allora sì, deve esistere un modo per entrare nel camino. Forse Amabel ha ragione, magari esiste un passaggio segreto!

    Disse, avvalorando la tesi già avanzata dalla Compagna. Le sembrava la cosa più logica.
    Avrebbe potuto sforzarsi ancora un po' e cercare, con l'aiuto dei compagni, un modo per spegnere le fiamme. Donna aveva sottolineato anche quello: qualcuno aveva mai visto le fiamme spegnersi?
    Ma, come anticipato, Lily odiava dover aspettare per avere le cose, quindi fece la cosa più immediata -e parecchio avventata- che le venne in mente: sollevò anche lei una mano, con l'intento di avvicinarla al fuoco. Se fosse riuscita a toccarlo, ed effettivamente le fiamme non l'avessero bruciata, avrebbe tastato il fondo e le pareti del camino alla ricerca di qualcosa che potesse essere riconducibile ad un'apertura.
    Aveva ancora il braccio a mezz'aria quando dalla sue spalle sentì poi una voce pronunciare l'Incantesimo Fuoco-Innocuo. Si voltò quel tanto che bastava per vedere che a lanciare la magia era stata Amabel . Una mossa intelligente la sua, che almeno, se l'intuizione di Kyle, Echo e Lily fosse stata sbagliata, avrebbe impedito che i tre compagni si ustionassero le mani. Tuttavia un dubbio sulla sua efficienza le era sorto all'istante: l'incantesimo Freddafiamma aveva effetto su fuochi non-magici, quello della Sala Comune poteva ritenersi tale?

    Lily tenta di toccare le fiamme nel camino, con l'intenzione di cercare al suo interno qualche indizio.
    🤞

    edit: Scusate!!! Non mi ero accorta che del passaggio segreto aveva parlato anche Amabel, ho modificato leggermente il dialogo sennò sembrava che l'avessi ignorata!


    Edited by Lily Anne Hale - 26/4/2021, 14:56
     
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    Evocare la magia del proprio elemento fu un gioco da ragazzi per Darren, rimasto in disparte nella Sala dei Leodraghi cercando la risposta nella stanza più calda della Casa. Fuoco desiderava e Fuoco ottenne: esso si sprigionò dalla punta della bacchetta fino all'obiettivo designato. Tuttavia l'idea che lo aveva guidato si rivelò fallimentare. La targhetta rovente non risentì minimamente dell'incantesimo con cui era stata colpita, anzi esso contribuì solo a renderla ancor più incandescente. Una parte di quel calore si riversò improvvisamente all'esterno, un getto fortissimo di aria bollente schizzò dal punto in cui il Fuoco aveva attecchito e il bronzo brillò per un attimo di una vivida luce. Il ragazzo ne fu investito, rimanendo scottato e accecato mentre la targa riassumeva l'aspetto di sempre. Il Fuoco che gli era amico gli si era ritorto contro in una strategia che mancava di fondamenta, soprattutto perché il suggerimento di Donna era stato ben chiaro nelle ultime battute, come la maggior parte degli altri studenti aveva ascoltato avvicinandosi al camino. Chi ancora avesse titubato ora avrebbe perso anche quell'ultima scintilla di incertezza.
    Davanti al calore piacevole di una fiamma che scoppiettava costantemente nella Sala Comune l'istinto e un pizzico di imprudenza si ripresentarono nei primi volontari, la mano stesa contro il rosso in cui Donna aveva chiesto loro di perdersi. Amabel venne in loro soccorso contrastando con un Incantesimo Freddafiamma la possibilità che la giovane pelle fosse ustionata. Ed effettivamente Kyle, Echo e Lily Anne, i tre impavidi, riuscirono a non percepire dolore consentendo loro di tastare il fondo del camino. Qualcosa di duro comparve sotto le loro dita, ma non ci fu abbastanza tempo per capire cosa fosse: la magia di Amabel s'interruppe, respinta dal camino stesso, e le mani immerse nel fuoco avrebbero cominciato a scaldarsi dolorosamente. Dovevano tirarle fuori in fretta se non volevano vederle ustionate a breve.
    Come si poteva proseguire, dunque, in quella ricerca? Che fossero stati troppo frettolosi nei loro tentativi, senza aver prima cercato un confronto con i compagni? Quali altre strategie potevano tentare di adottare per recuperare la bacchetta misteriosa?
    Scadenza: 30 incluso
    Entro questa data avrete la possibilità di formulare da voi delle ipotesi prima che vi arrivino dei soccorsi dal Tessitore. Il turno, complessivamente, scadrà giorno 2 incluso.
    Potete fare delle nuove teorie e se sceglierete di metterle subito in pratica, non potrete autoconcluderne i risultati;
    Darren Till, nello spoiler hai fatto presente di non aver letto i post degli altri pg che hanno postato, ma di esserti focalizzato unicamente su quello di Donna. In generale, in qualsiasi tipo di interazione, è fondamentale prestare attenzione ai post di tutti i personaggi giocanti che partecipano alla situazione ruolata. Nelle avventure la necessità di prestare attenzione alle mosse degli altri diviene prioritaria, in quanto qualsiasi tipo di intervento può risultare influente sulla narrazione, inoltre si tratta di una questione di rispetto e di correttezza nei confronti degli altri personaggi coinvolti e dei player stessi.
    Hai fatto presente di aver scritto il post di fretta, ma in questi casi è sempre meglio chiedere una proroga della scadenza (che era fra l’altro anche stata concessa) o postare al turno successivo, in modo da avere più serenità nella stesura del post e da tenere in considerazione meglio la situazione generale. Per questo motivo, il tuo PG subisce un malus: ricevi un danno pari a 5 HP per il calore che ti ha colpito e rimani accecato per 5 post dei tuoi compagni.
    Si ricorda che nelle quest come nelle lezioni è vietato modificare i post salvo consenso dei master del caso, come riportato dal Regolamento:
    CITAZIONE
    Tutti i post che vengono destinizzati non possono essere modificati, né possono essere cancellati. Le uniche modifiche concesse sono quelle autorizzate dal master stesso per casi eccezionali. Modificare i post quando si gioca con il Tessitore viene punito con un malus; per questa ragione, si invitano i giocatori a rileggere il post prima di pubblicarlo, per essere certo che le intenzioni e le azioni dei PG siano chiare.

    Alle prossime eventuali modifiche ci saranno conseguenze ON, per cui fate attenzione prima di postare o chiedete il permesso di farlo.
    Kyle, Echo e Lily Anne, perdete 5 HP a causa della scottatura dovuta alla permanenza della vostra mano dentro al fuoco. Potrete sentirvi meglio soltanto dopo 3 post qualunque dei vostri compagni.

    Buon gioco!
     
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    Ritrasse la mano insieme alle sue compagne, mentre un dolore fortissimo si impadroniva di lui ed il fuoco lambiva la sua pelle e si prologava all’interno, ma aveva sentito qualcosa!
    I suoi occhi danzarono tra i suoi compagni, mentre l’entusiasmo riuscì’ per qualche istante a coprire il dolore ed il suo ricordo

    Siamo sulla strada giusta! Ho sentito qualcosa! Anche voi vero?

    Si prese la mano, osservando che le sue compagne erano ferite tanto quanto lui, voltando poi lo sguardo verso Amabel, in una sorta di ringraziamento silenzioso, prima di rivolgersi nuovamente a tutti quanti

    Siamo stati precipitosi

    Sorrise, consapevole di essere l’emblema dell’irruenza e dello scarso autocontrollo

    .. ed egoisti. Io per primo

    Tutti loro avevano provato a far qualcosa ma senza una vera collaborazione, limitandosi ad agire di istinto

    Non arriveremo mai alla meta se non lavoreremo di squadra, siamo il fuoco, per tutte le caccole dei goblin! La gloria personale non ci servirà, non ci porterà alla fine di questa dannata maledizione. Dobbiamo collaborare, ne siamo capaci giusto?

    Kyle sentì il cuore battere all’impazzata ed uno spirito nuovo nascere nelle profondità del suo petto, una forza sempre presente ma che spesso si lasciava schiacciare dall’ego e dal desiderio di mostrarsi invece che provare a spronare.

    Ama ha avuto una bella idea, Freddifiamma non ci ha fatto sentire il calore per un po. Se provassimo a lanciarne di più uno dopo l’altro e permettere ad uno di noi di cercare nel fondo del camino? Dobbiamo prendere ciò che abbiamo sentito, dobbiamo proseguire la nostra ricerca, ma insieme!

    Cercò l’appoggio dei compagni, prendendo fiato e restando in silenzio qualche istante, prima di tornare a rivolgersi a loro

    Avete delle idee diverse? Proviamo a stare tutti seduti qualche istante, prima di partire a mettere in pratica la prima cosa che ci salta in mente, ok? Siamo impulsivi, istintivi ed a volte un po frettolosi, ma sappiamo ragionare quando vogliamo. Giusto?

    Sentì una fitta alla mano ed una smorfia di dolore si disegnò sul suo volto, pensando subito alle sue compagne ferite come lui

    Voi state bene? Ce la possiamo fare

    Sorrise a loro, ma non c’era malizia nella sua espressione, solo la ferma volontà di lavorare insieme, come una squadra, come una vera famiglia.

    Mise la mano sano davanti a se, aspettando che i compagni si unissero a lui in una sorta di rito, un gesto per riunirli e dar loro la forza necessaria per proseguire insieme
     
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    Quanto era bella, sarebbe rimasto in silenzio anche per un giorno intero se lei gliel'avesse chiesto.
    Una bellezza rara, di una purezza quasi disumana, inviolabile, da ammirare e contemplare a debita distanza, si sarebbe quasi potuto descrivere come un amore platonico, probabilmente non ricambiato. Se ripensava alle sue spiegazioni di DCAO, poi, a fatica riusciva a restare concentrato. Eppure, sarebbe stato sensato esserlo in quel momento, giacché una storia importante stava venendo tramandata e ben presto, gli studenti del fuoco sarebbero stati i nuovi protagonisti. L'ascoltava, anche se ogni tanto perdeva la concentrazione perdendosi con gli occhi tra i dettagli più sottili dei suoi capelli bianchi. Il discordo, tuttavia, arrivo a un punto, e Clemens non poteva certo dire di aver capito tutto. Però, non sarebbe stato necessario capire a renderlo partecipe, piuttosto bastò una sola e unica frase.

    Ma cosa sarebbe, una specie di caccia al tesoro?

    Quindi è una specie di gioco.
    Fighissimo.

    Mormorò a bassa voce, non riuscendo a trattenere l'entusiasmo e al tempo stesso non volendo disturbare Donna. Si rialzò, per poi guardarsi attorno, voleva vedere chi sarebbe rimasto a cercare la bacchette. Da quello che pareva, si trattava di un buon numero, quanto bastava per organizzare e lavorare insieme come una squadra.

    Possiamo essere la Fire Task Force!

    Propose, mentre Bellamy aveva già iniziato a interrogarsi per venire a capo di quella sorta di enigma. Il pagliaccetto, a quanto pare, aveva ben altre priorità, mentre tutti iniziavano a darsi da fare, lui era ancora bloccato alla task force. Aveva bisogno di qualcosa che lo faceva sentire parte di quel gruppo elitè che lui stesso aveva creato, per il nome si era chiaramente ispirato al vecchio lavoro di papà. Eppure, il numero di studenti intento a capirci di più e a ragionare aumentava attimo dopo attimo, perciò anche Clemens sentiva di dover dare il suo contributo in qualche modo. Con un'intervento stupido e totalmente inutile, ottimo.

    Io, a pensarci bene, ho delle palline rosse...

    Lo disse come se fosse la rivelazione del secolo, ma non riuscì a essere abbastanza serio perché presto il suo volto mutò in un sorriso impacciato, con tanto di mani a gesticolare la sua difesa.

    Comunque non sono io l'impostore!

    In effetti, sarebbe stato divertente pensare che qualcuno potesse aver rubato la bacchetta per fare un grande scherzo goliardico a tutti, col rischio di venire espulso.

    Torno subito, mi serve un costume.

    Capito, gli serviva, altrimenti non poteva iniziare a cercare. Il costume, però, faceva parte ancora del discorso precedente in merito alla Task Force, probabilmente l'unico investito in quel piccolo progetto era solo lui, tuttavia l'importante era andarne fieri. A testa alta, sarebbe andato nei dormitori a cambiarsi.

    [Qualche minuto dopo]



    Nella sala comune, si sarebbe udito un rumore metallico e ripetitivo avvicinarsi sempre di più, finché non comparse Clemens con il suo costume. Dunque, da dove iniziare? Non aveva più i pantaloni, e già qua ci si potrebbe preoccupare oltre a fare qualche domanda. Ma non c'è nulla da temere, il pagliaccetto s'era messo un normalissimo e comunissimo costume da guerra, ottenuto in quella emozionante e pericolosa gita dell'anno scorso a tema antico Egitto.

    Tadaaan!

    Clemens, della Fire Task Force, è pronto!

    Era fierissimo, finalmente si era presentata l'occasione per tirare fuori quel costume, che altrimenti avrebbe accumulato altra polvere. Mentre il malandrino tornava al centro della sala comune, Donna forniva altri indizi per aiutare gli studenti più produttivi di lui, fino ad ora tutto quello che era riuscito a fare era stato dare fastidio e indossare un costume pieno di placche di ferro rumorose. Praticamente era l'equivalente di entrare in biblioteca con le scarpe da Tip Tap.

    Avete mai davvero visto spegnersi il fuoco dentro al camino?

    Perfetto!

    Esclamò, facendo finta di averci capito qualcosa. In realtà, non aveva ancora ben capito perché dovevano cercare questa bacchetta, piuttosto che il motivo della sparizione, tantomeno sarebbe stato in grado di seguire qualche ragionamento dei suoi compagni, alcuni sarebbero stato fin troppo elaborati per uno come lui.

    Qualcuno che si offre di lanciarsi dentro al camino?

    Neanche il tempo di finire la frase, che Kyle era praticamente già di fronte al fuoco, ben presto a lui si sarebbero unite Echo e Lily.

    Oleè! Abbiamo dei volontari.

    Ok, forse Clemens la stava prendendo troppo alla leggera. Chissà, però, se una mente spensierata come quella avrebbe potuto lavorare per trovare a sua volta una soluzione, talvolta la strada più facile è dietro l'angolo. D'un tratto, il suo sguardo divenne serio e lo stesso accadde per il tono di voce, iniziò a parlare con molta calma.

    Aspettate... l'anno scorso io avevo visto qualcosa nel camino.

    E invece, stava ancora facendo il burlone. Si porto una mano dietro i capelli, a scompigliarseli da soli, il tipico gesto di uno sbadato.

    No ok... era solo un bastoncino di liquirizia.

    A quel punto, potevano perfino iniziare a pensare che Clemens stesse volutamente sabotando la loro ricerca con questi interventi inutili e forse, per qualcuno, di cattivo gusto. Poi, parlò come se qualcuno gli avesse chiesto di sputare il rospo, quando in realtà era più probabile che stesse parlando da solo ad alta voce.

    Eee va bene... non è vero, non butterei mai via un bastoncino di liquirizia.

    Finito questo breve segmento di inutilità, il ragazzino si accorse del ritorno di Bellamy, nello stesso momento in cui gli studenti coraggiosi provarono a mettere la mano sul fuoco, non per modo di dire. Lui, tuttavia, riuscì solo ad udire l'incantesimo di Amabel, ma dalla sua posizione, grossomodo al centro della sala comune, non poté vedere l'esito di quell'azione intrepida, né accorgersi dell'esito che l'incanto aveva avuto. Piuttosto, si soffermò un attimo sulle parole del ragazzo più grande.

    Bellamy!

    Lo chiamò, dopo essersi un attimo soffermato, con la mente, su una parola della sua frase. Ma non sarebbe andato chissà dove con quella sua testolina, era già tanto l'averci pensato.

    Persi in che senso?

    Poteva suonare come una domanda retorica, in realtà se lo chiedeva veramente, non aveva proprio capito il primo indizio del fantasma.

    Perchè perdersi dentro una foresta è...
    Brrrrrr.
    Però, perdersi dentro al Tiri Vispi Weasly è...
    Yuppy!


    Per fortuna, le sue classiche onomatopee verbali avrebbero aiutato chiunque a non prenderlo troppo sul serio. Rimase voltato verso di Bellamy solo per sentire la sua risposta, poi eventualmente sarebbe tornato a guardare i tre moschettieri davanti al fuoco, con tanto di domanda disinibita a verificare la situazione, a mo' di capo cantiere che sta a guardare senza fare niente.

    Come sta andando lì davanti al camino?

    Kyle confermò presto con un esito positivo, cosa che incoraggiò Clemens ad avvicinarsi soprattutto per sentirli meglio. Successivamente, il biondo, avanzò una proposta che conquistò subito il pagliaccetto. Lavorare di squadra, non aspettava altro, d'altronde era stato il primo a parlare di Task Force.

    Woohoo!

    Esclamò, per incoraggiare il gruppo originale, alimentato dalle parole stimolanti di Crane. Un'ottima idea, e anche lui, dunque, si sarebbe avvicinato, scavalcando un divanetto per affiancarsi a quella che si stava per materializzare nella sua visione iniziale di squadra.

    Questa è la Fire Task Force! Siamo tutti d'accordo, vero?

    Avrebbe ritrattato sul nome solo se qualcuno ne aveva in mente uno ancora più accattivamente, altrimente su quello sarebbe stato irremovibile. Sorridendo, si sarebbe fatto spazio e avrebbe allungato il braccio sinistro per posare la sua mano sopra a quella di Kyle. Si aspettava che, da lì in poi, anche il resto degli altri ricercatori si sarebbe unito alla Task Force. Il suo piccolo progetto stava prendendo vita, quello era il momento in cui stava iniziando a pensare di impegnarsi un pochino. Si poté accorgere, nel mentre, della scottatura sulla mano del ragazzo biondo, ma non ci si soffermò più di tanto. Potrebbe suonare strano da dire, eppure il pagliaccetto era abbastanza abituato a vedere quel tipo di ferita, ai mangiafuoco del circo di papà capitava spesso, faceva parte del rischio. Anche a lui era successo una volta, perciò di fronte al compagno con la mano dolorante quasi non reagì.

    Clemens, dal baule, ha con sé e indossa:

    - Costume da guerra: integro dona 1 punto Prontezza e 1 punto Agilità in più. Il suo effetto avviene semplicemente indossandolo, la sua degradazione magica avviene nel giro di 3 role se non viene degradato in duello o in uno scontro. Il vestito ha resistenza pari a 30, ciò significa che per ogni colpo subito (di qualsiasi tipo, magico o non magico) esso perderà un punteggio 5 di magia, al termine dell'utilizzo delle 3 role o dopo aver subito abbastanza colpi per il totale degrado, esso rimarrà un semplice costume.

    Piccolo recap di quello che fa, anche se non è molto: inizialmente si assenta per andare a mettersi il costume, poi torna e perde tempo oltre a sparare cavolate. Fa qualche discorso inutile e non richiesto, però poi verso la fine si gasa sentendo le parole di Kyle e si unisce anche lui al rito di gruppo.
     
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    Qualcosa era capace di irritare Frederick Spicer più della sua allergia stagionale: le parole di Kyle Crane.
    Fred con Kyle aveva il dente avvelenato da quando il quasi coetaneo gli aveva reso impossibile un esercizio durante la lezione della Professoressa Saltzman e del Professor Laeddis. Crane era visto come un impaccio da Spicer; un egocentrico capace solo d'impegnarsi per far perdere loro i pochi preziosi punti che riuscivano a raccogliere per trionfare nella Coppa delle Case. Il suo invito alla collaborazione, quando Clemens finì di fare il buffone, fu quindi accolto dall'altro Fuoco con un sorriso sarcastico e con... uno starnuto.

    Etciù!

    Si soffiò il naso nel nuovo fazzoletto. La pelle cominciava a frizzare. Forse anche questo contribuì a non farlo stare zitto.

    Facile chiedere di collaborare e d'impegnarsi, Crane, quando ci siete di mezzo tu e l'ex-Caposcuola...

    A nessuno sarebbe sfuggito come Spicer calcasse il suffisso "ex", quasi volesse invitare tutti a riflettere quali grandiosi effetti avesse provocato quella piccola rivoluzione... una sceneggiata inutile - a parer suo - che aveva solo portato tutti gli studenti del Fuoco a esser coperti dall'ennesima onta.

    O chiedere di ragionare, quando dall'inizio dell'anno non fai altro che perdere punti su punti per nulla.

    S'interruppe per soffiarsi di nuovo il naso. Non sapeva cosa gli stava accadendo, ma in quell'occasione lui era più che deciso a tracciare un'invisibile linea fra sé e quel circo dei piagati del Fuoco. Era forse tutta l'acredine fermentata in quei mesi oppure era il primo segno inequivocabile che Frederick Spicer non era solo brace sepolta?

    Ci impegneremo per i nostri Professori e per venire a capo di questo mistero.
    Non sarai certo tu, dopo avermi sabotato volontariamente a lezione, a farmi da capetto.


    Crane con la sua aria da ragazzotto ingenuo poteva ingannare tutti, ma non lui. Lui osservava la cruda realtà dei fatti e quel che emergeva da quella analisi era che in quella Sala Comune c'era chi si stava impegnando dall'inizio dell'anno per conquistare un premio per tutti e chi, invece, accecato da assurde manie di protagonismo e da fantomatici orrori, stava remando loro contro. Lui non aveva amici, solo Amabel e, solo ultimamente, Darren gli stavano vicini, per questo non aveva paura di risultare a tutti loro antipatico.
     
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    In tre infilarono senza un minimo di criterio la mano tra le fiamme, e nonostante l'intervento di Amabel ne uscirono letteralmente scottati.

    Prevedibile.

    Come pensavano che avrebbero contrastato così facilmente delle fiamme magiche ed eterne con un incantesimo che si imparava al primo anno di scuola? Certo, anche lui avrebbe infilato la mano nel fuoco se fosse stato necessario, ma non senza cercare prima altre soluzioni. L'anno prima si era lanciato senza alcuna esitazione in un incendio, però l'aveva fatto per salvare un ragazzino del primo anno che stava per cadere fuori dalla finestra, perchè non aveva avuto scelta. Si era fatto parecchio male, eppure tornando indietro avrebbe fatto tutto esattamente nello stesso modo.
    Kyle però aveva detto che c'era qualcosa, aveva sentito qualcosa prima di ferirsi, quindi forse potevano provare a fare qualcos'altro. Ascoltò l'idea del giovane Crane, restando vicino al camino ed incrociando le braccia al petto. Non era male, ma non era convinto che avrebbe funzionato. La sua attenzione venne però catturata prima da Clemens, che si era presentato vestito come un guerriero con l'armatura che era stata data loro l'anno precedente alla L.U.M.O.S., mentre Frederick non faceva altro che lamentarsi. Non aveva tutti i torti, però c'era qualcosa che a Bellamy stonava parecchio.
    Lo infastidiva il fatto che non tutti sembravano aver preso sul serio quella ricerca. Egoisticamente, non era riuscito a trattenersi dal lanciare un'occhiatacci a Clemens, chè il suo modo di fare scherzoso spesso lo faceva divertire, delle volte però lo trovava eccessivo ed inutile, come in quell'occasione. Allo stesso modo, Frederick che voleva impegnarsi per i professori e ce sembrava avercela con lui in quanto ex-Caposcuola lo costrinse a prendere un respiro profondo e a cercare lo sguardo rassicurante di Manon, prima che avesse cominciato ad urlare tutti quanti e mettersi a cercare da solo, nonostante fossero necessarie le forze di tutti quanti per continuare. Non sopportava il fatto che per loro non fosse altro che una serata diversa dalle altre, come una caccia al tesoro, un'attività divertente, mentre per lui era una questione di vitale importanza. La sua vita non sarebbe più stata la stessa, lui non sarebbe più stato lo stesso, se quella maledizione non l'avesse lasciato in pace, se non avesse mai più potuto controllare entrambe le sue mani. E invece loro scherzavano come se fosse un gioco, facendo cose a caso nella speranza di indovinare la soluzione con la fortuna. Nel suo egoismo non riusciva a vederla diversamente.

    Potreste essere un po' più seri, per favore?

    Sospirò, cercando di mantenere il più possibile la calma, poichè ne aveva bisogno per rimanere il più possibile lucido. C'era bisogno di ragionare, nessuno di loro era abituato a farlo, ma dovevanno provarci.

    Non lo so, Clemens.

    Rispose molto sinceramente al pagliaccetto, alzando appena le spalle e tornando ad osservare i suoi compagni ed il camino. Il suo sguardo si soffermò per qualche istante in più su Teddy, che tra tutti loro era forse quello più riflessivo e capace di ragionare un minimo.

    Kyle, la tua idea non è male ma non credo funzioni. Quel fuoco è magico, dubito che possa essere spento o raffreddato in qualche modo.

    Dovevano pensare a qualcos'altro. Ma se non poteva essere spento o raffreddato...

    ...magari può essere manipolato.

    Spostò per qualche istante le iridi sulle fiamme, come incantato ed ipnotizzato dal loro movimento, dal loro colore. Non aveva ancora capito cosa significasse perdersi in quello, ma se fossero riusciti a spostare le fiamme forse avrebbero scoperto cosa c'era in quel camino che nessuno aveva mai visto prima.
    Tornò ad osservare i suoi compagni, senza fermare lo sguardo su nessuno in particolare ma cercando di parlare un po' a tutti quanti.

    Possiamo provare a manipolarlo. Io uso l'incantesimo di pirocinesi per cercare di...spostare le fiamme, separarle, fare in modo che abbiamo il campo libero...poi qualcuno di voi raffredda i carboni ardenti con un Glacius, almeno ci risparmiamo il vapore bollente, e se funziona qualcun altro cerca ancora nel camino.

    Aveva partorito la sua idea piuttosto in fretta, ma non gli sembrava così male.

    Potrebbe funzionare?

    Chiese il parere degli altri, nonostante avesse fretta e voglia di fare tutto e subito senza ascoltare nessuno. Si stava trattenendo come mai prima ad ora.

    Riassunto: niente, brainstorming. Venghino signori.
     
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    Le fiamme che uscirono dalla sua bacchetta indomite e violente, un getto di fuoco che si riversò sulla targhetta, riscaldandola, facendola brillare. Rimase immobile per qualche secondo, giusto il tempo di vedere una targhetta sempre più accesa, sempre più incandescente e infine un flash, accompagnato da aria bollente che usciva come da una teiera. Chiuse gli occhi istintivamente, sentendo la pelle sul viso ardere e le sue gambe cedere per lo spavento. Così Darren Till cadde a terra, nessuno stupeficium esclamato da qualche ghiacciolo viziato, da una ragazza gelosa o da un tempesta invidioso, neanche un bolide mancato, che spezzava in due la sua scopa facendolo volare a terra. Vittima di sé stesso e del calore di quella stanza. Il culo colpì il suolo per primo, attutendo di molto la seconda cosa che rovinò a terra, la testa. Rimase in silenzio, rantolando per una trentina di secondi, giusto il tempo di metabolizzare tutto l'accaduto. Le ciglia e le guance bruciavano da morire, una mano corse a toccarsele e trovò solo scottature, l'altra invece impugnava ancora con forza la bacchetta. Inspirò rumorosamente un paio di volte prima di aprire gli occhi e nulla, non vedeva nulla. L'unica cosa che i suoi occhi aperti riuscivano a dargli erano dolore fisico e macchioline rosse che riempivano quel vuoto assoluto.

    Non.

    Si girò prima sul fianco e poi in posizione fetale con le braccia che gli schermavano il viso, ogni fonte di luce era una coltellata per gli occhi aperti.

    Non vedo nulla.

    La voce tremante, quasi rotta, una sensazione peggiore di quella che aveva provato a Notturn. Li chiuse un paio di volte e li riaprì successivamente, la situazione rimaneva invariata. Era finita così? La sua vista persa in quel modo? Grossi, grossi respiri tentavano di bilanciare l'ansia e la paura che si muovevano nel suo corpo e nella sua mente.

    Come...

    Non sapeva cosa aggiungere, come fare, cosa fare, era momentaneo? O forse si era accecato per sempre? Vi era sicuramente una pozione, un'incantesimo per mettere apposto la sua vista, c'era un modo. Non lo sapeva, ma doveva esserci. Aveva bisogno dell'infermiera bambina, lei avrebbe avuto la soluzione, doveva averla. Sentì un rumore di passi, non era solo in quella stanza c'era qualcuno, qualche altro studente. Darren Till cieco, inerme e incapace di vedere oltre la punta del suo naso, questo sarebbe rimasto di lui agli occhi degli altri. Compatito davanti e sbeffeggiato dietro, strinse i denti di rabbia gattonando fino al muro più vicino e mettendosi seduto, schiena appoggiata al muro, gambe distese e mani che gli coprivano il volto. La voce era maschile, Kyle o Simone , cazzo ora non riconosceva più neanche la voce. La bacchetta si mosse rapida in un paio di schiantesimi direzionati verso dove provenivano le voci. No non voleva nessuno, voleva aspettare in solitudine.

    Se hai occhi per vedere vattene prima che te li cavi!

    Tono cagnesco e occhi spalancati che si ostinavano a tentar di vedere, ma solo lacrime di dolore misto sconforto solcavano il suo viso. La mano che impugnava la bacchetta cadde a terra, il viso per un lato appoggiato al muro e l'altra mano che andava a coprirgli la faccia. Era finita, era cieco.

    Donna Fireflies l'ho detto per correttezza (avrei potuto fare lo gnorri), non volevo schiacciare i piedi a qualcuno per sbaglio. "guarda te sto stronzo è qui e non mi caga" comunque k, la prossima volta chiedo una proroga.
    5 turni da cieco, è la mia piaga? :D
     
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    Guardò tutto da lontano, l'incantesimo riuscì benissimo e un fuoco ardente si diresse verso la parete, purtroppo l'effetto non fu quello desiderato, infatti una scia di calore ardente si scontrò su Darren, il ragazzo rimase a terra per pochi secondi ma prontamente Simone si diresse verso di lui, provò in tutti i modi a trascinarselo dietro ma Till non si fece proprio avvicinare, capì dalle parole dell’altro che non ci vedeva più, qualche gemito di dolore usciva dalla sua bocca ma nulla di più. Forse per via del troppo orgoglio o forse per via del dolore ma sembrava non volere nessuno attorno. Voleva dare una mano.

    Darren, ci sono io.

    In risposta Till lo cacciò agitando la bacchetta e muovendosi un po’, forse nel tentativo di colpirlo.
    Non si fece pregare ancora e tornò indietro nel tentativo di chiedere aiuto agli altri. Arrivato in Sala comune non riuscì a dire nulla, forse per via dell'atteggiamento che aveva dimostrato Darren, era evidente che preferiva non farsi vedere in quello stato, Simone di certo non avrebbe spifferato nulla a nessuno.
    La voce di Kyle rimbombò nelle sue orecchie, parlava di ave sentito qualcosa, dentro il camino lui non c'era entrato e quindi non poteva confermare. Non erano stati egoisti, forse erano andati un po' in cerca della gloria ma era normale, ognuno di loro avrebbe voluto trovare la bacchetta tanto bramata. Simone era super d'accordo con Kyle ma poi a prendere parola fu Clemens che fece aspettare un po' prima di cominciare a parlare, inoltre era tronato con un completino abbastanza ridicolo, buffo certo ma comunque ridicolo.
    Bellamy prese parola e come sempre tutti lo ascoltarono silenti, aveva semplicemente preso il piano di Kyle e lo aveva modificato un po', in meglio ovviamente. Simone ancora non aveva fatto nulla, aveva solo ragionato e non era riuscito ad impedire che Darren si facesse male, provava un certo senso di colpa per questo, voleva dare una mano e forse quella era l'occasione per farlo.

    Sono d'accordo con te, manipolare il fuoco è l'idea migliore, se volete posso provare io a lanciare il Glacius o se preferite farlo voi lascio pure il posto.

    Non voleva sembrare egoista e in cerca di attenzione, se avesse dovuto scegliere l'avrebbe fatto senza problemi ma lì dentro si sceglieva tutti insieme.

    La statura di Amabel sarebbe vantaggiosa nel cercare di entrare all'interno ma siccome Kyle sembra essere l'unico a sapere la posizione di un qualcosa che ha sentito potrebbe farlo anche lui.


    Il camino non era immenso, di sicuro non sarebbe potuto entrare Bellamy.
    Finito di dire la sua uscì un attimo dalla stanza per tornare da Darren. Tornato nella stanza era ancora lì, a terra, da solo, probabilmente nemmeno aveva capito chi fosse, forse era meglio così, era probabile che avrebbe preferito Kyle o Amabel.

    Senti, non so cosa tu abbi ma io vogliodarti una mano, se posso fare qualcosa dimmelo.

    Era il suo obbiettivo, alla fine era meglio aiutarlo che raggiungere la bacchetta che stavano cercando, aveva davvero rischiato di farsi tanto male. Forse era meglio chiamare l’infermiera?Non avrebbe tradito il ragazzo così, non voleva che occhi estranei lo sapessero e Simone avrebbe impedito che accadesse. Vederlo soffrire gli dispiaceva, seppure i due non erano grandi amici comunque Falasti provava un buon sentimento simile all’amicizia per l’altro.

    Se accetterai di tenermi qui io non dirò nulla a nessuno.

    Lo aveva detto come minaccia ma non voleva esserlo, era ovvio che in ogni caso non sarebbe andato via e che non avrebbe detto nulla.
     
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    Mi nascondo mostrandomi

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    Levate quelle ma-

    Non fece nemmeno in tempo a dirlo, né a capire se il suo incantesimo avesse avuto successo o meno. Crane, la Hale e l'americana pazza, oltre che stramba, avevano messo tutti e tre le mani nel fuoco, come dei veri pazzi incoscienti. Per un attimo sembrò quasi che il freddafiamma che aveva scagliato stesse dando i suoi frutti visto che nessuno dei tre si lamentava, ma non durò molto prima che Kyle ritraesse la mano lamentandosi e sbattendola, come se cercasse di raffreddarla.
    C'era qualcosa nel camino! Amabel non stava più nella pelle.

    Che hai sent..

    Non finì nemmeno la frase voltandosi verso Fred che se ne stava in disparte, fazzoletto in mano e sguardo arcigno puntato su Kyle. Amabel non sapeva se fosse l'allergia o Crane stesso a renderlo così acido, forse ambedue le cose. Come dargli torto dopotutto, povero Freddy boy, lui era uno che alla faccia ci teneva e Kyle gliel'aveva fatta perdere in tutti i modi possibili quell'anno. Rune, pozioni, i punti persi e chi più ne ha, più ne metta. Amabel ne sapeva bene qualcosa, non che Fred si lamentasse apertamente, ma le sue frecciatine non passavano inosservate alle orecchie della Vane.
    Si avvicinò al piccolo Fred, lasciando il suo posto davanti al camino agli altri che ormai si erano accalcati belli pronti a trovare una soluzione per la ricerca della bacchetta. Bellamy aveva dato un'idea, quella di manipolare il fuoco. Ci poteva stare, ma Amabel non aveva nemmeno idea di cosa stesse parlando. Lei voleva solo vedersi aprire un passaggio segreto nel camino e invece niente. Di rischiare le mani nel fuoco per una bacchetta non lo avrebbe fatto nemmeno morta. C'erano tanti altri impavidi Fuoco che avevano così voglia di giocarsi qualche arto, perché impedirglielo cercando di primeggiare tra loro? Nah, non era roba per lei. Non voleva mica finire come Crane, o come la Sleeptcher, o addirittura peggio. Il fuoco poteva fare male, poteva ferire gravemente, anche uccidere.

    Freddy boy, come stai? Non essere così cattivo.

    Gli rivolse un sorriso quando un tonfo sordo dalla stanza dei Leodraghi attirò la sua attenzione. Ma dov'erano Darren e Simone?
    Che avessero trovato qualcosa e quei due maledetti volessero tenersi la gloria per loro? No, c'era qualcosa nel camino, non poteva esserci altro nella stanza dei Leodraghi o forse sì?

    Torno subito...

    Poggiò una mano sulla spalla di Fred allontanandosi da lui verso la stanza da allenamento del loro dormitorio. La professoressa Nott l'aveva creata. Amabel l'aveva sempre trovata inospitale, nonostante amasse allenarsi negli incantesimi, specialmente quelli di attacco, lì dentro proprio no ci riusciva, era più forte di lei.
    Vide Simone uscire dalla stanza, la faccia strana.

    Simo, cosa...

    Non la calcolò di pezza, sembrava quasi sconvolto.
    Darren.
    Corse nella stanza dei Leodraghi, lo stomaco stretto e una brutta sensazione addosso. Che Simone avesse fatto qualcosa a Darren? Lui e suo fratello Cristiano era da un po' che non gliela raccontavano giusta.
    Trovò Darren a terra, appoggiato al muro, una mano sulla faccia, l'altra che stringeva la bacchetta e il respiro pesante, dolorante.

    Darren! Sono io, Ama! Che è successo? Fammi vedere!

    Gli si avvicinò prendendogli la mano che si teneva sul viso, scansandola un po'. Aveva lo sguardo fisso, come se non la vedesse. La faccia era ustionata, le sopracciglia bruciate. Doveva sentire un gran male.

    Respira, puddin', respira. Adesso passa...

    Non poteva fare molto per lui, non sapeva come curare delle ustioni, non gliele insegnavano quelle cose in quella stramaledetta scuola. Forse avrebbe potuto usare un glacius. No, il freddo gelido su delle ustioni avrebbe fatto solo peggio. Sentiva la mano tremargli, un gemito di tanto in tanto. Stava cercando di tenersi quel dolore senza darlo a vedere, ma il viso doveva fargli un gran male e quegl'occhi. Merlino, ma che cazzo di problemi avevano in quella scuola? Perché ogni volta doveva farsi male qualcuno? Perché proprio lui?
    Sollevò la bacchetta d'ebano puntandola sul viso di Darren. Non sapeva se quell'incantesimo sarebbe bastato, avrebbe voluto fare di più per lui, ma per ora doveva far passare quel dolore, almeno un po'. Poi lo avrebbe portato via da quell'orribile stanza le cui pietre sembravano godere della sofferenza del ragazzo. Non sapeva perché ma era ciò che sentiva.

    Pacatum!

    La punta della bacchetta d'ebano si mosse andando a disegnare una "S" nell'aria. Voleva solo che stesse bene, che il dolore passasse, che potesse parlare, raccontarle ciò che era successo.
    Se era stato Simone lo avrebbe buttato dentro al camino.
    Puddin' non si toccava, per quanto stronzo potesse essere, era comunque il suo puddin'.

    Amabel va nella stanza dei Leodraghi e prova a "sistemare" Darren con un incantesimo Pacatum

    Donna Fireflies
     
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    Ok, stava funzionando.
    I suoi dubbi sull'efficacia dell'incantesimo Freddafiamma furono -fortunatamente- fugati quando Lily vide la propria mano e quella dei due compagni entrare nel fuoco senza sentire altro che un leggero pizzicore sulla pelle.

    Funziona!

    Aveva esclamato entusiasta, iniziando subito a tastare il fondo del camino in cerca di qualcosa di utile.
    Tuttavia, il gran sorriso che le si era aperto sul viso quando si era vista proiettata già nel successo, si tramutò in fretta in una smorfia di dolore. Imprecando in maniera tutt'altro che elegante aveva ritirato la mano con quell'attimo di ritardo sufficiente a bruciarle la pelle.

    Si!! C'è qualcosa sotto, l'ho sentito anch'io

    Esclamò entusiasta nonostante continuasse a scuotere la mano davanti a sé, nel tentativo di raffreddare il bruciore e alleviare il dolore.
    Parlando si era guardata attorno, notando che quasi tutti si erano riuniti attorno al camino.
    Sorrise appena all'atteggiamento scherzoso di Clemens, più per cortesia che per reale divertimento, e quando ad intervenire fu il ragazzino raffreddato che con quel tono di polemica non seppe fare altro che attaccare Kyle, Lily sbuffò e scosse la testa.
    A lei l'atteggiamento di Kyle non aveva infastidito, anzi, ogni squadra che si rispetti ha bisogno di essere guidata da qualcuno e se Kyle aveva dimostrato più propensione alla leadership di altri, di certo non era con lui che potevano prendersela.
    In una situazione differente Lily non sarebbe rimasta in silenzio. Avrebbe rimesso il piccoletto al suo posto senza troppi giri di parole, ma in quel momento, e dopo l'invito di Bellamy alla serietà, ritenne di dover concentrare la propria attenzione su altro.

    Anch'io ho dei dubbi sull'efficacia del Freddafiamma. Ho avuto l'impressione che più che estinguersi, l'incantesimo di Amabel sia stato come respinto dalle fiamme. E' durato troppo poco e si è consumato troppo in fretta.

    Disse, voltandosi per un attimo verso la ragazza con l'intenzione di farle un cenno di ringraziamento, ma la vide allontanarsi verso il ragazzino lamentoso. Poco male, per qualche ragione -che Lily infondo conosceva bene, ma che si rifiutava di accettare- le costava parecchio essere gentile con lei. Tuttavia in quel momento doveva ammettere che senza l'intervento di Amabel non avrebbero potuto raggiungere quel piccolo risultato e probabilmente, Lily, Echo e Kyle si sarebbero fatti anche più male.
    Di quello che accadeva nella Sala dei Leodraghi, Lily non si accorse affatto. Troppo presa dalle ipotesi avanzate da Bellamy e Kyle e dal suggerimento dato da Simone comparso all'improvviso e poi sparire di nuovo l'attimo dopo.
    Entrare nel camino con le fiamme accese, ora che sapevano che non sarebbero riusciti a raffreddarle molto a lungo, era davvero rischioso. Se qualcosa fosse andato storto con l'incantesimo di manipolazione, avrebbero potuto rimetterci un po' più di una semplice mano, e tuttavia non aveva molto altro da proporre.

    Magari potremmo anche usare un Incantesimo Scudo. Su chi entra nel camino, intendo.

    Disse facendo spallucce. Non era certo una garanzia di salvezza, ma sicuramente avrebbe fatto guadagnare un po' di tempo a chi, se qualcosa fosse andato storto, si sarebbe trovato avvolto dalle fiamme.

    Posso cercare io all'interno del camino... Simone ha ragione, qualcuno di statura piccola sarebbe magari più agevolato nel movimenti e ho sentito anch'io qualcosa, so dove cercare.

    Si propose dando una grande prova di coraggio persino a sé stessa. La mano le faceva male, ma non era un dolore tanto invalidante da impedirle di usarla.

    Chiedo scusa per la modifica al precedente post! 🙏 Mi era completamente sfuggita quella regola!
    Breve re-cap: Lily resta davanti al camino, approva il piano di Bellamy, propone a sua volta di usare anche un Protego e si offre per cercare nel camino.
     
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    Bellamy non fece in tempo a rispondere a Skye che donna lo invitò a non andare oltre con la fantasia, la ragazza capì che la sua prima intuizione, quella che aveva scartato perchè troppo banale, era giusta. Decise allora di ritornare nella sala comune incrociando Darren, lo ignorò lasciandolo andare per la sua strada. Uscì dalla sala dei Leodraghi e si diresse verso il camino raggiungendo gli altri che nel frattempo avevano provato a mettere le mani nel fuoco, interpretando letteralmente il suggerimento dato da Donna. L'unico risultato che ottennero fu però solo quello di scottarsi le mani nonostante l'incantesimo di Amabel; nel frattempo era arrivato anche Clemens con una specie di armatura addosso iniziando a dire stupidate per tirar su di morale i ragazzi, la ragazza sorrise, anche se non gli aveva mai veramente parlato le sembrò un bravo e simpatico ragazzo. I pensieri sul ragazzo vennero interrotti dalla frase di Kyle che diceva di aver sentito qualcosa di duro nel camino.

    Quindi è giusto il camino. Dobbiamo solo trovare il modo tenere a bada il fuoco e infilarci nel camino.

    Nel mentre si mise sui divanetti ragionando se esporre la propria idea oppure attendere, alla fine la sua timidezza prevalse e attese che qualcun altro desse qualche idea. Alla fine fu proprio Bellamy a esporre un'idea che per la ragazza poteva funzionare, subito Simone si offrì volontario per lanciare glacius e cercò di distribuire i ruoli. Skye provò a spezzare la sua timidezza dicendo

    Scusate se vi disturbo, ma se vi serve una mano in più io ci sono

    Dopo aver finito di offrire la sua vide Simone che si mosse verso la sala dei Leodraghi, Skye non capì il perchè di quel momevimento e decise quindi di ignorarlo ma le venne in mente che aveva visto anche Amabel andarci.

    E se avessero trovato qualcosa ma non volevano dirlo? No dai, non credo che farebbero una cosa così.
    E se fosse vero? Devo andare a controllare.


    Si mosse verso la stanza lasciando il divanetto su cui era seduta. Appena entrata vide una persona china a terra e un'altra figura in parte, non ci mise molto a riconoscere Amabel eDarren; fece un piccolo scatto nella loro direzione con una faccia visibilmente preoccupata, sentendo Amabel che diceva "Pacatum". Si chinò anche lei sul corpo del ragazzo e disse rivolta ad alla ragazza.

    Cosa è successo? E perchè ha la faccia ustionata?

    Sperava con tutta se stessa che non fosse una cosa grave e che l'incatesimo di Amabel avesse funzionato.
     
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    Kyle ascoltò il lamento di Spicer con un'espressione buffa sul volto, quasi a voler sminuire quelle sue offese, cosa c'entrava quello che era successo con il loro piano?
    Ok, su alcune cose aveva ragione, ma come suo solito la faceva più pesante del dovuto e Kyle fu sul punto di mettersi a battibeccare con lui, ma l'arrivo di Bellamy ed il suo successivo intervento lo fece ritornare sul vero obbiettivo di quella loro piccola riunione.
    Il suo piano aveva senso, con l'aiuto di tutti loro sarebbero di sicuro riusciti a venirne a capo

    Ok Boss , ci sto. Io pensavo che gli altri potrebbero comunque provare con FreddaFiamma, un minimo mi è sembrato funzionare e piuttosto che non fare niente, potrebbe comunque valerne la pena no?

    Allargò leggermente le braccia come a voler raccogliere adesioni


    Facciamo?

    Non c'era tempo da perdere ed il suo essere irruento ed istintivo lo spingeva ad agire, piuttosto che restare troppo a ragionare


    La mano la metto io, mi fido del tuo piano e dell'aiuto di tutti voi ragazzi, quindi so che non me la farete sciogliere come il mocciolo di Spicer! Coraggio!

    Si posizionò nuovamente di fronte al camino, sorridendo in direzione dei suoi compagni, deglutendo quel pizzico di paura decisamente giustificata, ma ancora più convinto che la strada che stavano percorrendo fosse quella giusta.


    Boss, sei il migliore di tutti noi, quindi stai tranquillo che funzionerà e se cosi non fosse, Lily dovrà accompagnarmi in infermeria

    Le fece l'occhiolino, cercando di allentare la tensione in quel contatto visivo che gli generava sempre un certo brivido, mentre vide Amabel allontanarsi per raggiungere Darren, che forse stava provando qualcosa di diverso.
    Vedere i suoi compagni tutti uniti per lo stesso scopo lo riempiva di gioia, lo caricava di un'energia enorme, quel senso di unità di cui forse parlava Mintaka Al Hayes e che Kyle non aveva mai sentito, per colpa sua in parte e per quelle difficoltà che all'interno della sua Casa si erano ritrovati a fronteggiare, tra nuovi studenti, la piaga e drammi continui.
    Forse quello sarebbe stato il punto di svolta, il vero inizio di un rapporto tra loro travolgente, o almeno questo sperava.


    Lily l'incantesimo scudo potrebbe funzionare, te la senti di farlo su di me?

    Le sorrise


    Non vorrai mica rovinar questo bel faccino, ricorda che abbiamo una cosa in sospeso io e te

    Si le piaceva.
    Quel pensiero lo caricò di nuova energia e consapevolezza, voltandosi poi verso Fred e canzonandolo con tono leggero


    Fred, quando decidi di levarti la testa da in mezzo alle chiappe diccelo, ok? Prometto che ti invito a cena se non mi fai ustionare, so che ci tieni

    Disse mandandogli un bacino e facendogli l'occhiolino

    Ci siamo?
     
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