Riunione I - La Magia delle Case

Sala professori di Amestris

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Anita Hamilton
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    Volare è meglio che cadere




    Group
    Auror - Hit Wizard
    Posts
    1,499
    Likes
    +152

    Status
    Smaterializzato
    Non aveva potuto evitare di partecipare a quella riunione. Quella era la sua scuola, i maledetti erano stati suoi compagni di Casa e suoi professori. Partecipare era davvero il minimo che fosse in grado di fare, ma era un primo passo. Non aveva ancora avuto idee decenti da poter utilizzare per aiutare uno dei piagati, ma cercare le cause scatenanti poteva essere altrettanto utile.
    Salutò tutti i presenti nella Sala Insegnanti quando fece il suo ingresso e si sedette insieme agli altri. Un gesto che le parve naturale, forse perché lo aveva fatto tante volte e proprio in quella stanza. Le sembrava strano non avere una spilla da Prefetto attaccata al mantello o alla divisa, le sembrava strano riunirsi con i professori, mentre di solito le riunioni svolte in quella stanza prevedevano solo la presenza dei rappresentanti degli studenti. Eppure adesso lei non faceva più parte del corpo studentesco, adesso si trovava dall'altra parte e non le dispiaceva del tutto. Estrasse dalla borsa la piuma che si era portata dietro e utilizzò la pergamena che diede loro Sapiens. Preferiva prendere appunti su tutto ciò che sarebbe stato detto, così da poterselo rileggere in futuro in caso di necessità. La mente poteva scordare delle informazioni, ma se queste venivano scritte era molto più difficile cancellarle.
    Scrisse tutto e ascoltò con attenzione, segnandosi anche alcune cose che vennero dette dalla Nott e dalla Levi. La sau mente le riportò delle immagini vecchie di anni, ma che non erano mai state dimenticate davvero, che non erano mai svanite. Erano sempre state un piccolo tarlo, un dubbio, una curiosità che non aveva mai trovato risposta, che non aveva mai trovato un modo per sfogarsi e si era annidata in lei. Adesso quella stessa cosa la spingeva ad aprire bocca, ma l'idea di mettersi al centro dell'attenzione in quella stanza la metteva a disagio, soprattutto in presenza di personalità come quelle.
    Quando le due donne ebbero terminato di parlare e nessun altro sembrò volersi esprimere a riguardo si trovò a fremere per parlare, ma senza sapere come dire ciò che voleva. L'unica cosa che sapeva con certezza era quella: se avesse taciuto non se lo sarebbe perdonato. Preferiva dire qualcosa di stupido e farsi guardare con disdegno, ma era lì per aiutare e non per starsene in disparte. Fece un piccolo respiro e aprì bocca, lasciando uscire le prime parole spuntandole quasi fuori.

    Anni fa intraprendemmo delle ricerche riguardo l'origine delle tre Case e della loro magia...

    A quel punto aveva iniziato a parlare, quindi tanto valeva cercare di darsi una calmata ed essere il più chiara possibile. Si voltò verso la Levischmiedt e cercò in lei una conferma delle sue parole, perché allora era solo una Prefetta del quinto anno, mentre la donna era già la Responsabile della Casa.

    Ci fece leggere delle traduzioni, traduzioni di pagine scritte in runico in cui si parlava dell'origine delle tre Case.

    A quel punto le tornò in mente la sera in cui nella camera della Notte Stellata erano stati fatti sedere in cerchio, era stata data loro la prima traduzione del libro, quella che parlava della Tempesta, ed era stato chiesto loro se si sentissero pronti a intraprendere un'avventura, un viaggio verso la scoperta di qualcosa che era parte di loro.

    Le ricerche vennero poi interrotte e non potemmo più procedere, ma avevamo trovato un indizio. Avevamo trovato un indizio per proseguire con la ricerca... In ogni caso questo indicherebbe un'origine antica e mai compresa.

    A quel punto altre immagini le turbinarono nella mente: libri che li colpivano da ogni direzione, bambini impauriti che cercavano di proteggersi come potevano, mentre lei, Artemis e Narcissa cercavano di portarli al riparo. Ricordò una scala a chiocciola e una stanza riempita da un Occamy. Un uovo che brillava e poi l'anfora che aveva recuperato e in cui la creatura si era tuffata per cacciare un topo. In piccola parte capiva perché il Ministero avesse proibito alla scuola quelle avventure, ma nessuno di loro era mai stato costretto a parteciparvi, non erano state condotte durante il periodo scolastico... Avevano scelto liberamente di intraprendere quella strada e si erano visti la strada sbarrata senza poterci fare niente. Avevano provato a protestare e proprio in quella stanza avevano raccolto abbastanza firme da poter essere presentate al Ministero. Niente però aveva fatto ottenere loro il permesso di proseguire in quella direzione.

    Abbiamo avuto a che fare con delle magie antiche, incomprensibili e nessuno ha più fatto nulla in proposito. Questo potrebbe aver influito sulla formazione di quella porta? O sulla sua scoperta?

    La Nott aveva proposto che fosse una neo - formazione e nessuno poteva davvero escluderlo, ma se invece fosse sempre stata lì e nessuno l'avesse mai vista? Se ciò che avevano fatto avesse dato il via a qualcosa che aveva solo incrementato un potere nascosto nella scuola? Poteva essere oppure era solo una sua stupida idea? Cercò di tornare a prendere appunti, provando a prestare totale attenzione a chiunque avesse deciso di parlare dopo di lei e cercando di non mettersi più al centro dell'attenzione. Non poteva davvero dirsi pentita di aver parlato, nonostante fosse consapevole di essere inferiore a chiunque lì dentro, ma non poteva tacere su quel particolare. Dovevano sapere tutto ciò che riguardasse la magia delle tre Case e quello era un capitolo interrotto.
     
    Top
    .
19 replies since 13/2/2021, 13:39   838 views
  Share  
.
Top