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.[Gruppo Pulizie]
Perché si era iscritto all'El Day? Sia chiaro: Junah non aveva nulla contro gli Elfi e non li trattava male, ma un'intero pomeriggio di pulizie era troppo! Per fortuna che non era da solo o non avrebbe combinato niente: lui era abituato a pulire e sistemare la sua camera (dopo diverse urla della madre), non un edificio intero. Avevano rimesso a nuovo gli uffici delle Responsabili e quello della Dixon, quanto ne avevano ancora?
Non lo so amico, non lo so.
Rispose sbuffando ad Artemis, guardandolo un po' accigliato per via del qui pro quo avuto prima con un micio e un secchio: il ghiacciolo pensava a quale scherzo gli avrebbe potuto combinare il compagno di stanza. Geniale (non solo lì) e originale quando si trattava di scherzi. L'ufficio di Cooper si parò davanti agli occhi del ragazzo, che non fece in tempo a dire "Quidditch", che Laice combinò il solito macello: le bacchette erano state sequestrate dalla tipa palliduccia; una quantità enorme di oggetti era caduta per terra e grazie a Justin si scoprì che alcuni di questi oggetti non erano altro che bombe di vernice. Vedendo il compagno conciato in quel modo, anche a lui venne da ridere, ma non ci andò pesante.
Okay, qualcuno mi dica come stracavolo si ammazzano malissimo i poltergeist e nessuno si farà del male.
Calma Artemis, la pagherà...troveremo il modo di fargliela pagare a quel poltergeist.
Possibilmente senza... AHHHHAAA, MA CHE CAVOLOOOO!
Narcissaaaa, ma che...
Merda
Anche lui era tutto blu e anche l'Ametista.
Perfetto, i tre Folletti della Cornovaglia riuniti per il tè, fantastico!
Stiamo bene Hamilton, finiamo questa cosa. Le bacchette...
Junah stava iniziando a scervellarsi su come raggiungere le bacchette e evitare l'esplosione di qualche altra bomba di vernice. A vederlo tutto pensieroso e blu, non sembrava tanto serio.
Ok, Puffolino e Puffolina! Qua la mano compare! Ahahahah!
Artemis non una parola o ti faccio diventare Puffo Burlone, giusto Anita?
Non trattenne un'altra risata alle parole di Narcissa, che sembrava aver memorizzato tutti i personaggi del cartone babbano raccontatole da Anita. Cercò di tornare serio, pronendo la sua idea al gruppo.
Ragazzi stavo pensando che se lanciassimo una di queste cose a terra, evitando le bombe, potremmo tracciare un percorso sicuro fino alle bacchette.SPOILER (clicca per visualizzare)
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[Gruppo Pulizie]
Probabilmente in una situazione diversa sarebbe scoppiato a ridere a crepapelle nel vedere prima Justin e poi Junah e Narcissa ricoperti di vernice, ma al momento non riusciva a provare nulla di diverso da un profondissimo senso di nervoso e frustrazione.
Era stanco, non vedeva l’ora di finire e non solo Cooper aveva avuto la brillante idea di disseminare il proprio ufficio di bombe di vernice, ma le bacchette erano ancora in mano a quella stramaledettissima Poltergeist.
Giuro che se Cooper non ha una più che valida motivazione per tutto questo gli riempio l’ufficio di caccabombe
Sbottò, per poi dirsi che starsene lì a lamentarsi non avrebbe cambiato assolutamente nulla. Se “immolarsi per la patria” poteva portare a qualche risultato, ci avrebbe provato, fosse anche solo per mettere la parola fine a quella roba il prima possibile.
Fanc*lo. Se mi esplode addosso una di quelle robe, uccidete Cooper da parte mia e poi dite a Liam che l’ho amato tantissimo
Disse in uno strano miscuglio della sua solita melodrammaticità, la serietà e l’ironia. Inspirò profondamente e poi si fece avanti, avanzando per l’ufficio, pur sapendo che ad ogni passo sarebbe potuta effettivamente esplodere un’altra bomba di vernice.
Speriamo almeno che sia un bel colore.
Pensò stancamente, mete continuava a cercare di raggiungere il punto il cui quella stramaledettissima poltergeist aveva messo le bacchette di tutti.
La cosa era molto più ardua di quanto sembrasse, soprattutto per lui e la sua famosissima scoordinazione motoria fulminante. Non poteva che procedere lentamente, cercando di mettere sempre i piedi in punti del pavimento privi di alcunché, cosa che non era sempre possibile a causa di tutte le cianfrusaglie inutili che erano cadute.
Si sentiva fastidiosamente esposto senza bacchetta e questo gli fece quanto su quel lato i maghi potessero essere limitati, era un po’ come per un babbano passare del tempo senza lo smartphone… e lui ora conosceva tutte e due quei tipi di ansie. Grazie tante, Laice, davvero.
Inspirò una seconda volta, poi alzò lo sguardo per controllare quanto si fosse avvicinato alle bacchette e quanta strada gli mancasse ancora da fare.
Ma anche una volta che avrò rimesso le mani sulla bacchetta… dovrò seriamente lavorare sul fatto di sapermela cavare anche senza. Non posso dipendere da un oggetto, per quanto essenziale per un mago…. -
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[Gruppo Cucina]
Momenti di silenzio susseguirono a quel primo momento di caos e Léo, proprio come tutti gli altri aveva iniziato a spostarsi piano nella cucina, cercando il topo e pensando a come prenderlo senza provocare ulteriori danni alla cucina.
Il topino sembrava essere sparito nel nulla, ma egli era più che certo che invece potesse trovarsi ancora lì, nascosto da qualche parte; ad un certo punto sentì la voce di Charlotte Near -con la quale successivamente si sarebbe anche scusato per quanto accaduto al suo povero famiglio- che ebbe un'idea fantastica, che purtroppo nessun'altro dei presenti purtroppo parve pensare, ovvero quella di usare del semplice formaggio.
Sorrise nella sua direzione, quando un movimento improvviso proveniente da una delle mensole appese al muro attirò la sua attenzione, il piano della ghiacciolina sembrò funzionare, il nasino roseo del piccolo roditore apparve da dietro due vasetti, sembrava stesse odorando l'aria, proprio come se riuscisse a sentire il formaggio.
B-bravissim-
Un lampo di luce blu gli passò davanti agli occhi. L'incantesimo di Jamie andò a finire direttamente contro la mensola sulla quale si trovava il topino, colpendo la parte più a destra che si staccò dal muro e, quindi, di conseguenza tutto ciò che vi si poteva trovare sopra iniziò a cadere, scivolando verso il basso, e persino il topino che comunque preso da un rapido momento di panico provò a risalire la mensola, ma dopo poco quando capì che si trattava di una cosa difficile, decise di saltare sul pavimento.
A quel punto ricominciò la sua corsa verso il formaggio, ma sul suo percorso incontrò Janelle Hume, la quale con una pentola in mano, provò a fare la stessa cosa fatta in precedenza dal maghetto del fuoco Marcus Edwards, il quale, questa volta, optò per un incantesimo che avrebbe impedito al topolino di muoversi; così, dopo essere riuscito a sfuggire alla trappola della strega dai capelli biondi, non riuscì ad evitare il colpo del fuocherello, il qual però non riuscì ad ottenere una trasfigurazione completa, infatti ai piedi dell'altra studentessa del ghiaccio arrivò scivolando un bottone peloso con una codina rosa che si muoveva tutta agitata.
Oddio!
Corse dalla ragazzina, spostando poi lo sguardo su tutti gli altri bambini presenti, sperando che nessuno di loro si fosse fatto male ferendosi con i pezzi rotti dei vari barattoli che poco prima si trovavano sulla mensola ormai caduta completamente.
Sta-state tutti bene? Fa...fate attenzione...
Si chinò poi, raccogliendo il pezzo del libro strappato e facendo molta attenzione lo stese su una superficie pulita.
Gli elfi dovevano essere molto svegli per riuscire a capire cosa ci fosse scritto su quel foglio e farlo ogni volta per tutti gli studenti e i docenti in maniera impeccabile e con una straordinaria velocità, lui invece, non riusciva a capire.
A-ahm...si-signorina Weiss, o...o anche v-voi se riuscite...c-ci capite?SPOILER (clicca per visualizzare)Rieccoci qui, perdonate l'immenso ritardo.
Inanzi tutto complimenti a tutti voi! Siete stati molto bravi! Ricordate che quando scrivete un post,
per ricevere una valutazione da parte dello staff una volta che finirà la role, dovete aver superato almeno il nastro che circonda l'avatar.
Tornando a noi, per quanto riguarda ciò che dovrete fare in questo turno dovete usare la vostra fantasia al meglio che potete!questa è la ricetta!CITAZIONEFRUTTO DELL’EDEN IN BRICIOLE CROCCANTI→ Ore prima del crepuscolo far salire le fiamme verso il cielo per almeno 3 ore. Cogliere il frutto verde e tondo dall’albero e immergerlo in sorgente fresca, dividerlo in otto parti uguali. Raccogliere le piccole sfere porpora ripiene di succo acido, levar loro la pelle e levare il succo in eccesso, poi unirli in composizione uniforme con le otto parti suddivise in precedenza. Far nevicare grano macinato sulla composizione in dose minima (un cucchiaio), poi allagateli con 25g di grasso condensato del liquido preso dalla mucca del Padrone e messo prima sulle fiamme. Spolverarlo col dolcificante color oro, la sabbia profondamente odorosa, e il seme ovale aromatico. Immergere le mani e muovetele circolarmente per 4 volte seguendo il movimento del sole e poi andando 4 volte in direzione opposta. Spingere le mani verso il basso e aprire e chiudere le mani.
In un altro secchio aggiungere 200g di neve bianca di grano in polvere e di dolcificante semolato, poi fare come cubetti freddi del grasso della mucca del Padrone per farli rotolare e sporcare con la neve e il dolcificante. Farli diventare fino ad avere granelli grandi quanto la ghiaia.
Usare un pezzo di grasso di liquido bianco e passarlo su un terzo secchio fino a sporcarlo tutto: prima far cadere dentro i frutti e la crema, passarci sopra veleggiando con la ghiaia dolce.
A questo punto mettere il terzo secchio, pieno, sopra le fiamme fino a che il composto non diviene color dell’oro. Servire al Padrone ancora caldo.
I vostri pg dovranno provare a capire ciò che dice la ricetta, provare a radunare gli ingredienti e poi prepararla!
Buon gioco a tutti.
Scadenza: 5/06/2017. -
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[Gruppo Pulizie]
Anita osservò e ascoltò tutto quello che gli altri dissero e fecero, ma l'unica cosa che le continuava a passare per la mente era che dovevano per forza recuperare le bacchette o non se la sarebbero cavata. Loro potevano pure provare a lavare via la vernice dalle pareti, potevano persino ripitturare a mano, ma ci avrebbero messo davvero troppo tempo e poi non avevano la possibilità di fare movimenti eccessivi senza il rischio di finire esattamente come Justin, Narcissa e Junah. I ragazzi erano completamente sporchi di pittura dalla testa ai piedi e non c'era modo per farla venire via se non una bella sciacquata con acqua e sapone, in quel caso fare le cose senza magia era di certo il modo migliore per risolvere il tutto, mentre per l'ufficio... no, in quel caso le bacchette erano proprio necessarie.
La tempestina si mise a ridere sentendo nominare il cartone babbano.
Sì, si chiamava grande puffo il personaggio del cartone. Era il capo di un villaggio di tanti puffi, esserini piccoli e blu, con dei cappelli bianchi, però... vi prego fate attenzione a non farvi male.
Artemis era ancora sul piede di guerra e non poteva che dargli ragione, perché nemmeno lei era del migliore umore possibile. Dovevano andare via e infatti tutto il gruppo, dopo l'ultimo contrattempo avanzò verso il punto in cui si trovavano le bacchette. L'unico a rimanere indietro fu Nathan, che per sua sfortuna inciampò rovinosamente a terra e, com'era ovvio, fece scoppiare la terza delle bombe, ma essendo abbastanza lontano dal resto del gruppo lui fu quello colpito maggiormente, gli altri furono raggiunti da pochi schizzi. Per Narcissa e Junah non fece grande differenza la cosa, ma per gli altri furono dello sporco in più sopra i vestiti e il volto. Per loro fortuna erano arrivati al punto in cui Laice aveva lasciato cadere le bacchette.
Aspettate che provo a ...
Anita salì in piedi su una sedia che trovò vicina allo scaffale e prese le bacchette, poi le passò agli altri. Finalmente potevano portare a termine quell'infinita pulizia in quell'ufficio infernale e completamente sporco, decisamente più di quando erano entrati.
Sbrighiamoci, ci manca ancora un ufficio da fare!
Tutti si misero di impegno e alla fine, completamente sporchi, portarono a termine il proprio compito. Erano riusciti a pulire l'ufficio per la gran parte, l'unica cosa sporca che restava lì dentro erano proprio loro, che quindi uscirono per andare a fare un salto nei bagni. Non ci misero poco, ma alla fine vennero quasi completamente puliti. Solo sotto le unghie e i capelli trattennero della vernice, ma per quelli ci sarebbe voluta una pulizia più profonda e decisamente molto tempo in più e loro si dovevano sbrigare per finire entro la cena, quelle erano le condizioni.
Alla fine Anita e gli altri si diressero verso la loro meta finale: l'ufficio di Laeddis. Appena entrati una nuova sorpresa li attendeva: appena furono dentro e la porta venne chiusa tutto si fece buio, qualcosa era stato lanciato per terra e, ovviamente, la risata di Laice fu l'unica cosa in mezzo al buio totale che poterono sentire. La bambina pestifera aveva usato polvere peruviana per confonderli e loro, ovviamente, presi alla sprovvista cercarono di trovare un modo per vederci qualcosa, ma così facendo si urtarono tra di loro, qualcuno fece qualche urletto, qualcuno imprecò e alla fine si sentì qualcosa che cadeva a terra. Istintivamente Anita si bloccò, perché temeva irrazionalmente che altre bombe di vernice li attendessero, ma nulla accadde. Solo quando la polvere finì il proprio effetto videro cosa era caduto: probabilmente la scrivania del preside era stata urtata durante quel trambusto ed erano caduti per terra un'infinità di fogli, completamente sparsi sull'intero pavimento. La tempestina si chinò a raccogliere il foglio proprio ai suoi piedi e su cui sopra c'era una cosa parola: IMPORTANTE.
Se non vogliamo finire nei guai direi che è proprio il caso di rimetterli in ordine... tutti. Non dobbiamo mancarne uno, forza raccogliamoli e poi li sistemiamo!
L'ultima cosa che Anita sentì da parte di Laice fu una pernacchia sonora e la sua fuga, smepre accompagnata dalla risata antipatica e fastidiosa che la caratterizzava. La tempestina la ignorò perché era inutile stare a prendersela con lei se avevano una cosa sola da fare. Si guardò attorno, mentre tutti si mettevano all'opera e vide che se non fosse stato per quel pasticcio avrebbero potuto cavarsela in pochi minuti.
Era pulitissimo quest'ufficio... la odio.
Ironia della sorte: prima avrebbero avuto bisogno della bacchetta, ma non ce l'avevano a portata di mano, mentre ora che ne erano forniti... non avrebbero avuto un modo utile per usarla. Che fatica, quella giornata era davvero piena di sorprese sfiancanti.SPOILER (clicca per visualizzare)Bene, siccome avete postato quasi tutti siete stati premiati, tranne Nathan, che non ha postato al turno. Avete ripreso le bacchette e pulite l'ufficio di Cooper, poi vi siete dati una pulita e ora... MERAVIGLIA! Avete nuovamente incontrato Laice, che vi ha gentilmente incasinato nuovamente la vita. Siete fortunati, complimenti! Ora però non ci saranno bombe di vernici, ma dovete sistemare i fogli di Laeddis. Solo un piccolo consiglio... Laeddis è Laeddis, se sperate che le cose siano semplici... auguri d nuovo. Il compito di adesso è facile: ciascuno di voi raccoglierà un gruppo di fogli, che ora vi dirò. Potete scegliere voi che pagine trovare. Dovete metterle in ordine, ma nell'ordine giusto. Al secondo round troverete altri fogli e se tutti posterete potrete sistemarli nel modo corretto... o forse no. A voi la scoperta!
Anita trova le pagine: 50 51 107 52 108
Gli altri gruppi, che potete scegliere (uno ciascuno, quindi vi chiedo di leggere i post degli altri) sono:
2) 4 83 5 22 70 66 67 71
3) 17 21 87 18 34 20 77 78
4) 104 43 86 44 10 11 45 6
5) 33 56 35 64 105 88 8 47
6) 38 62 63 80 14 75 23 57
La scadenza è il 5 di giugno compreso. Se posterete tutti prima della scadenza cercherò di darvi prima gli altri fogli.
ArianneMila, Narcissa Harp,
Artemis Baskerville, Junah Grimm, Nathan Clark
Edited by Anita Hamilton - 30/5/2017, 00:24. -
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[Gruppo Bucato]
[color=#FB0054]Frances, devo dire che hai un pessimo occhio per gli abiti.
Il che, in realtà, è un'ottima cosa.
Con un piccolo sorriso laterale, Coral cominciò a battere una mano sulla spalla della compagna bianco-azzurra del primo anno, complimentandosi implicitamente con lei per l'opera appena compiuta.
Direi di dare questo alla Elodie, questo pigiama pandoso alla Hunt, questa canotta maschile a Walker e questa canotta femminile alla Dixon... Proprio perché non le verrà mai.
Affermò con un nuovo sorriso malefico in volto, osservando i due accappatoi scovati da Frances per decidere a chi assegnarli. C'erano pochi uomini in Accademia, ma fra tutti era sicura al cento per cento di escludere Alec fra gli eventuali possessori.
Il che lo metteva in cima alla lista.
Questo accappatoio rosso secondo me non può che essere di Bànach.
Questo invece può andare a Cooper, per me.
Commentò, sistemando tutti quei capi in maniera ordinata.
Spostò poi lo sguardo sugli indumenti scelti da Crystall, un'altra ragazzina del Ghiaccio, trovandosi totalmente in accordo con lei sulla scelta degli abiti, tranne che sul pastrano. Era infatti sicura di averlo visto più volte addosso al custode, ma forse era meglio non dire nulla.
Diamo questa camicetta alla Thompson: con tutte le cose scabrose che abbiamo dato alla Dixon le causeremo già abbastanza infarti.
Osservò poi gli abbinamenti fatti da Dana, tutti secondo lei molto azzeccati.
Il che rendeva il tutto meno divertente, ma ascoltarla fare le recensioni su quelle vesti compensava il tutto. Fece però un piccolo cambio silenzioso, dando il pigiama assegnato ad Alec al Custode, ridendo al solo pensiero di immaginare la sua espressione imbronciata e antipatica di fronte a quell'equivoco.
Rimanevano infine pochi abiti da sistemare prima dell'ambita libertà. Così Coral cominciò ad osservarli, prendendoli uno ad uno fra le mani.
Non abbiamo ancora dato nulla alla Levischmiedt, che non mi pare sia solita indossare dei jeans.
Affermò, cercando di immaginare la sua Responsabile di Casata all'interno di quegli abiti e pensando bene di incasinare anche il suo di guardaroba, nonostante con loro fosse sempre stata carina e coccolosa.
Sarà il caso che cominci ad indossarli, allora.
Assegnò dunque alla Levischmiedt un paio di jeans attillati insieme ad una camicetta bianca, per poi passare ad altri capi.
Direi di darle anche questi: immaginate la sua faccia nel trovare abiti da uomo nel suo armadio.
Aggiunse quindi i jeans da uomo e la maglia rosa a maniche corte al mucchietto per la Docente di Astronomia, concentrandosi poi su un camicione gigante a righe e su una vestaglia bianca di seta, indubbiamente appartenente alla Dixon: era l'unica che riusciva ad immaginare al suo interno.
Questa vestaglia di seta la darei alla Montrose, mentre questo camicione da notte al... Professor Walker.
Apparterranno sicuramente a loro.
Sentenziò malefica, immaginando il Docente di Trasfigurazione indossare quella grande camicia per la notte e sorridendo al solo pensiero: almeno si sarebbe abbinata ai suoi occhi.
Infine, questa... Strana maglia non può che essere di Alec.
Questa camicia da notte abbastanza anonima invece l'assegnerei all'infermiera.
Sistemò dunque quegli ultimi abiti, rendendosi conto solo dopo di avere finito finalmente di lavorare: essere un elfo domestico doveva essere davvero difficile e faticoso, considerato che quel che Coral e gli altri avevano fatto per tutto il giorno loro lo facevano in continuazione.
Ma era contenta di poter tornare alla sua vita - o meglio al suo letto, stanca com'era -, se non fosse stato per uno strano rumore che colse lei e le compagne alle spalle, facendo sospirare Coral di noia e di sconforto.
Ancora.
Ma avevamo finito!
Da qualche parte dietro un'anta era infatti caduto un cesto contenente altri abiti, ma le bastò un attimo per rendersi conto che quelle non erano normali vesti da giorno o da notte.
Era dell'intimo: l'intimo dei Professori.
Ommioddio.
Non so se voglio toccarli.
Forse erano stati messi da parte perché nessuno di loro li trovasse. Di fatto fu sufficiente dare un'occhiata poco più in là per trovare per terra un foglio con su scritto "INTIMO DOCENTI: NON TOCCARE".
Ed era proprio per quel divieto, che forse, Coral li avrebbe toccati eccome, nonostante lo strano senso di orrore provato inizialmente.
Beh, tanto vale concludere il lavoro iniziato, non trovate?
Con un piccolo sorriso malizioso si avvicinò allora alla cesta caduta per terra, tirandone fuori per prima cosa degli enormi mutandoni color carne. Fece dunque una faccia disgustata, capendo di avere a che fare con le mutande indossate niente di meno che dall'amata Dixon.
Dixon.
Bleah.
Con ancora l'espressione disgustata in volto, Coral cominciò a piegare quelle mutande per poi decidere di assegnarle alla Professoressa che più di tutte non avrebbe mai potuto indossarle.
Magari la Montrose le apprezzerà, che dite?SPOILER (clicca per visualizzare)La scadenza del turno è prefissata per il 5 giugno incluso. Entro quella data dovremo avere terminato di assemblare agli abiti anche l'intimo corrispondente... O magari non proprio corrispondente :3
Vi invito dunque a postare più volte e con celerità nel caso, così da portare a termine il nostro compito!
Vi chiedo infine di mettere come prima in spoiler il numero dell'intimo scelto.
Buon gioco!
Prima ondata di abiti:1 (solo giacca- Andrew),2,3,4,5,6,7,8,9.
Seconda ondata di abiti:10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25,.
26
INTIMO: 27, 28,29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39.
Frances Stitcher
Eliza Makepeace
Anisha Chandler
Dana Goode
Crystal Williamson
Severus Drake Mattia. -
Jack Jers .
User deleted
GRUPPO CUCINA
Jack guardava tutti con incredibile sufficienza; non era arrogante di solito ma quei bambini si stavano decisamente comportando da...bambini! Tutti erano impazziti sparando incantesimi senza un criterio valido...Flipendi e quant'altro erano in ogni dove.
E poi Charlotte decise di usare il FORMAGGIO.
Come è possibile che non ci abbia pensato io?
Pensò Jack, allibito. Si diede due piccoli colpi sulle tempie come per dirsi "dai Jack!".
Gli effetti di quei primi minuti in cucina degli studenti furono abbastanza prevedibili: cocci ovunque, un gran baccano, mensole distrutte, trasfigurazioni finite male
Risolta la missione topo, venne dato finalmente il motivo per cui erano lì: la ricetta. Già dai primi secondi Jack iniziò a non capirci nulla. Cosa significava Cogliere il frutto verde e tondo dall’albero? Quale frutto verde e tondo?
Come fanno gli Elfi a capire questa ricetta? " piccole sfere porpora ripiene di succo acido"?
Pensò Jack, guardando Charlotte, Jamie, Marcus e Leonilus.
Sembra che ci sarà da interpretare parecchio, qui...Secondo voi dovremmo uscire e prendere quelle che sembrerebbero mele? Sono abbastanza sicuro sia una specie di torta...Wallace le impasta a mano spesso.
Suppose Jack, rivolto agli altri compagni di squadra. Dopo qualche secondo di riflessione disse:
Non sono molto bravo in queste cose, chi si propone di impastare?
Era sinceramente divertito da quella ricetta. Non aveva mai incontrato Elfi domestici, prima di Amestris, ma si pentiva di non averlo mai fatto: magari avrebbe potuto imparare come capire questa ricetta. Mentre aspettava risposta dagli altri continuava a rileggerla.. -
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[Gruppo Pulizie]
Alla fine per grazia divina, Anita era riuscita a recuperare le bacchette e Artemis non aveva potuto fare a meno di sentirsi infinitamente sollevato nel stringere nuovamente tra le dita il proprio catalizzatore, potendo finalmente liberarsi da quel senso di ansia derivato dal non averla.
Socchiuse appena gli occhi, pensando al fatto che nonostante il problema primario fosse stato risolto, adesso dovevano anche occuparsi di finire le pulizie, quando al momento lui avrebbe solo voluto chiudersi un’ora intera in bagno per stare a mollo nell’acqua calda e recuperare un po’ le forze.
Finalmente, dopo quelli che ad Artemis parvero secoli, finirono con l’ufficio di Cooper, non rimaneva che far dare una sistemata a quei poveretti che erano stati travolti dalle bombe di vernice e poi terminare con l’ufficio di Laeddis.
Parliamo di Laeddis, scommetto che non ci sarà nemmeno un solo granello di polvere in quell’ufficio, praticamente abbiamo finito.
Pensò fiducioso, per poi seguire gli altri dentro all’ufficio del preside. Quel giorno il karma del ragazzo non doveva essere esattamente il massimo, perché le cose andarono in modo diametralmente opposto da quello che aveva pensato: appena misero piede nell’ufficio, la porta i chiuse con un tonfo secco e l’oscurità li avvolse completamente.
Ma cosa ca*zo?
Imprecò, infischiandosene altamente del fatto che ci fossero anche studenti piccoli, era troppo infuriato per la situazione per potersi ricordare di mettersi il filtro anti-volgarità.
Ovviamente anche quella volta l’artefice di quel casino era Laice, che doveva averci preso davvero gusto nel rovinare loro la vita, altrimenti non si spiegava tanto accanimento contro di loro.
Eppure stiamo facendo qualcosa di buono, perché il karma è tanto crudele con noi? Forse gli Elfi effettivamente non la vogliono questa pausa… pensando a come la pensano, probabilmente ora credono che questa vacanza sia stata data loro per sostituirli perché non fanno bene il loro lavoro… probabilmente adesso stanno progettando un suicidio di massa.
Pensò con un sospiro, attendendo con una calma che non gli apparteneva davvero che la luce tornasse all’interno della stanza. Quando ciò accadde, Artemis ci ripensò subito, ritrovandosi a desiderare che la luce non fosse mai tornata.
Sul pavimento dell’ufficio c’era un numero spropositato di foglie e… ovviamente erano qualcosa di importante; figurati se poteva cadere a terra un plico di fogli di scarsa importanza, no, doveva cadere quello con su scritto a caratteri cubitali “Importante”.
La mia sanità mentale sta venendo meno.
Ci tenne ad avvisare gli altri, chiaro segno che se volevano salva la vita dovevano stargli ad almeno un metro di distanza.
Incavolato nero con il mondo intero, si mise a raccogliere i fogli più vicini a lui.
Sono troppi, non riusciremo mai a rimetterli in ordine. Ma non poteva numerarle le cavolo di pagine? È fissato con gli stracavoli di numeri e per una volta che poteva usarli per qualcosa di utile, tipo numerare le stramaledettissime pagine, no, decide di dimenticarsi dei suoi dannatissimi numeri.
Borbottò scocciato, iniziando a scorrere con lo sguardo le pagine che aveva raccolto, cercando di capire con quale cavolo di criterio avrebbe potuto capire quale venisse prima e quale dopo.SPOILER (clicca per visualizzare)Artemis trova le pagine del quarto gruppo:
4) 104 43 86 44 10 11 45 6. -
Marcus Edwards .
User deleted
[Gruppo Cucina]
Evvai!
Esclamò Marcus quando vide il topolino trasfigurarsi in un bottone.
Anche se l'incantesimo non fu completamente riuscito, lo studente del Fuoco rese il topolino inoffensivo e recuperò la tanto agoniata ricetta.
Mise il topo-bottone in un barattolo vuoto lo avrebbe riportato alla sua forma naturale e liberato una volta finiti tutti i compiti in cucina.
Leònlínus presentò a tutti la ricetta, Marcus si mise davanti al foglio cercando di decifrare la criptica ricetta.
Pensa come un elfo, pensa come un elfo...
Si ripeté nella testa lo studente del Fuoco.
Frutto dell'eden. Potrebbe essere una mela...
Ad un certo punto intervenne deciso il suo amico Jack.
Sembra che ci sarà da interpretare parecchio, qui...Secondo voi dovremmo uscire e prendere quelle che sembrerebbero mele? Sono abbastanza sicuro sia una specie di torta...Wallace le impasta a mano spesso.
Marcus gli fece un cenno di intesa, avevano pensato la stessa cosa.
Vabbe dividiamoci i compiti: Qualcuno che intanto vada a cogliere le mele e qualcuno sveglio che decifri il resto della ricetta. - disse con tono molto deciso e serio, dopodiché fece l'occhiolino ai suoi compagni dicendo - Mi sembra ovvio... io penso al fuoco.
E così l'Edwards si avviò verso una catasta di legna, una volta sistemata sul braciere si allontanò e pronuncio la magia caratteristica della sua casata.
Incendio.
Edited by Marcus Edwards - 31/5/2017, 09:09. -
Charlotte Near .
User deleted
Mhph.
Non ci voleva certo un genio. Con questo casini il mio gatto è diventato una statuetta, pensate a quanto possa essere spaventato.
La prossima volta pensate un po' di più prima di agire, soprattutto le fiammelle.
Disse, infuriata per l'incidente di poco prima, in cui il suo povero Yami era diventato un ghiacciolo in tutto e per tutto. Sbuffò poi, avvicinandosi alla ricetta.
Levatevi.
Ordinò, malamente.
Notò poi un suo vecchio "amico" nel gruppo, al quale non aveva fatto caso per tutto il tempo, Jers e il suo amico Jamie.
Decise di non salutarli. Al momento, la sua unica preoccupazione era finire il più presto possibile lì e potersi prendere cura del suo gattino traumatizzato.
Lesse la ricetta, alcune cose non riuscì a capirle come il dolcificante e il grasso di mucca che, secondo lei, potevano essere il latte e lo zucchero ma il fatto del dolcificante color oro la confondeva.
Non ho esattamente capito cosa sia. Ma probabilmente è qualcosa con della frutta, forse un dolce.
I frutti dell'Eden sono le mele...o almeno, il frutto che ha generato il peccato.
Le sfere color porpora potrebbero essere delle bacche, mirtilli o qualcosa di simile.
Il grano macinato dovrebbe essere la farina.
E il...grasso di mucca?
Penso sia il latte ma non ne sono del tutto sicura perché dopo è descritto come "pezzi di grasso" o qualcosa del genere, mentre il latte è liquido. Stessa cosa vale per il dolcificante.
A parte lo zucchero di canna, non esiste altro dolcificante di questo colore...o il caramello anzi...già, il caramello è dolce ed è dorato.
Mh...così, questi, dovrebbero essere gli ingredienti di un impasto. Probabilmente... È una crostata ai frutti di bosco, ma non ne sono convinta. Poi...dolcificante semolato, cubetti del grasso della mucca...oddio...
Si portò le mani sulle tempie, in evidente confusione.
Capisco che è il loro giorno di riposo...ma chiedere ad un elfo un piccolo chiarimento è troppo complicato? Oppure chiedere ad un professore? Faremmo molto prima ed eviteremmo eventuali disastri. Anzi...sicuri disastri.
Si corresse, facendo una faccia annoiata. Sospirò poi.
Comunque, dopo vorrei gentilmente un aiuto per il mio gatto.
Disse ancora, allontanandosi di poco dalla ricetta.. -
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[Gruppo Cucina]
Jamie fu felice nel vedere che il topo che aveva devastato mezza cucina era finito finalmente in trappola. Ora potevano continuare a fare i lavori della cucina. Il foglio del libro dove era scritta la ricetta da dover realizzare era tornato in mano ai ragazzi e ragazze presenti nella cucina. Jamie non poteva che fare un sorriso per la buona riuscita della cosa.
Menomale abbiamo preso quel maledetto topo. Ora possiamo tornare alla nostra ricetta. Speriamo non sia complicata.
Tornò con il pensiero sulla ricetta. I ragazzi nel frattempo avevano già iniziato a cercare di decifrare la ricetta, anche se non era semplice. Sia Marcus Edwards che Jack Jers concordarono sul fatto che il frutto dell'eden non poteva che essere la mela. Jamie fece un cenno di consenso, confermando anche lui la loro intuizione. Poi Charlotte disse che secondo lei le sfere color porpora potevano essere bacche, mirtilli o roba simili. Jamie sembrava convinto anche di ciò.
Hai ragione secondo me Charlotte. Potrebbero essere davvero loro. Te intanto potresti provare ad andare a cercare e prendere le bacche e mirtilli.
Essa continuò poi cercando di capire cosa fosse il grasso di mucca, il grano macinato e altri ingredienti, ma non sembrava convinta di questi ultimi, tale da chiedere se qualche elfo o professore potessero dare una mano. Infine chiese aiuto per il suo povero gatto pietrificato. Jamie provò a parlarle.
Stai tranquilla per il gatto, non dovrebbe esserli successo niente di grave, dopo un professore ti aiuta sicuramente.
Jamie poi tornò con gli occhi e la testa sulla ricetta e si rivolse ai ragazzi presenti.
Penso che dovremmo prima dovremmo prendere le mele dal'albero, lavarle bene e poi tagliarle in otto parti uguali. Potrei farlo io questo.
Detto questo Jamie si avviò a prendere le mele.. -
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[Gruppo cucina]
Janelle osservò tutto quel trambusto finire grazie a un incantesimo di uno studente del Fuoco, Marcus, che però riuscì soltanto parzialmente, dando luogo a un bottone peloso con la coda del topo ancora in movimento.
CHE SCHIFO.
Janelle riuscì a trattenere tra i suoi pensieri il ribrezzo che quella visione le scatenava, anche se esternò una smorfia che probabilmente valeva più di mille parole. Tornando con la mente allo scopo di quella giornata, vide Léolínus raccogliere finalmente la ricetta da terra e chiedere aiuto per interpretarla.
La bambina del Ghiaccio vide i compagni impegnarsi nell'interpretazione di quegli ingredienti, senza riuscire a dare uno sguardo al foglio.
Posso?
Sorridendo si impossessò almeno per qualche momento del foglio. Lesse tutta la ricetta velocemente e poi tornò ad analizzarla pezzo per pezzo.
Che il frutto dell'Eden siano le mele l'abbiamo capito tutti...
Scorrendo avanti la ricetta, trovò consona una diversa interpretazione rispetto a quella data dalla compagna di casata Charlotte Near.
Il "grasso condensato del liquido preso dalla mucca del Padrone", più che il latte, non dovrebbe essere il burro?
Cercò approvazione dagli altri compagni, curiosa di sapere se qualcuno condivideva la sua idea.
Burro, mele... Impastare...
L'occhio di Janelle scorse immediatamente al titolo della ricetta: era talmente facile! Perché non ci aveva pensato prima?
Non è una crostata, questo è semplicemente un crumble di mele!
Si trattava della ricetta di uno dei dolci più tipici del mondo anglosassone, come avevano fatto a non rendersene conto prima?
Edited by Janelle Hume - 5/6/2017, 08:15. -
Nathan Clark .
User deleted
[Gruppo pulizie]
Doveva aspettarselo.
Ok, menomale che non sono stato io a far esplodere una di quelle bombe. -pensò Nathan, che subito dopo, distrattosi, inciampò malamente a terra. Non sbattè il naso sul pavimento, ma fu il suo turno per il ''bagno di vernice'', dato che fece esplodere anche lui un innocuo ordigno.
Il lato positivo almeno era che gli altri componenti del gruppo riuscirono a raggiungere le bacchette e restituite ai legittimi proprietari riuscirono a rimediare al casino combinato da Laice. Successivamente andarono tutti in bagno per cercare di pulirsi il più possibile dalla vernice, chi più e chi meno.
Restava un ultimo ufficio da pulire: quello del Preside Laeddis. Era noto che il Preside fosse un po' pignolo in fatto di ordine e questo spinse il gruppo delle pulizie a sperare che il loro lavoro fosse quasi giunto al termine.
Quanto si sbagliavano!
Non fecero quasi in tempo ad entrare nell'ufficio che la porta si chiuse con un tonfo e la stanza piombò nell'oscurità più totale: polvere peruviana, gentile concessione di Laice. Nel trambusto che seguì probabilmente qualcuno fece un passo di troppo perché si sentì il rumore di qualcosa che cadde a terra. Terminate le imprecazioni, gli urletti e l'effetto della Polvere, i ragazzi videro che sul pavimento dell'ufficio erano disseminati un mare di fogli.
Qualcuno doveva aver urtato la scrivania su cui erano appoggiate tutte quelle pagine perché erano sparse ovunque. Un mare di pagine.
Sono troppi, non riusciremo mai a rimetterli in ordine. Ma non poteva numerarle le cavolo di pagine? È fissato con gli stracavoli di numeri e per una volta che poteva usarli per qualcosa di utile, tipo numerare le stramaledettissime pagine, no, decide di dimenticarsi dei suoi dannatissimi numeri.
Artemis ormai stava sclerando. Se fosse stato anche lui una bomba di vernice, adesso sarebbe esploso per il nervoso, imbrattando anche quell'ufficio.
Stavolta non potevano utilizzare la magia per rimediare al disordine, nonostante nessuno avesse preso loro le bacchette.
Nathan non volle neanche perdere la pazienza, non sarebbe servito a nulla. Guardandosi attorno si passò una mano tra i capelli facendo cadere qualche scaglia di vernice secca, che raccolse subito e che infilò in tasca pur di non sporcare l'ufficio. Scelse il gruppetto di fogli che era caduto poco lontano dai suoi piedi, cercando di capire come poterlo ordinare correttamente.SPOILER (clicca per visualizzare)Nat trova le pagine del sesto gruppo
6) 38 62 63 80 14 75 23 57. -
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[Gruppo pulizie]
Arianne era grata che fossero riusciti a recuperare le bacchette, si sentiva a disagio senza e anche allo scoperto, come se non avesse i vestiti a dosso. Non sapeva perché, forse la sentiva uno scudo, forse la sentiva come una seconda pelle? Non ne aveva idea. Arianne cominciò insieme ai suoi compagni a pulire finalmente quell' ufficio. Non ne poteva più di stare in quel luogo.
Alla fine era sporchi, fecero quindi una capatina ai bagni dove si ripulirono e dopo si dovessero verso il prossimo e ultimo ufficio.
Speriamo che non succeda niente e sopratutto di non incontrare Laice.
Ultime parole famose, in questo caso pensieri.
Entraro nell'ufficio del Preside, ma furono avvolti nel buio. Arianne non capiva, fino a quando non sentì la risata di Laice e gelò. Tutto il suo corpo si fermò. Non respirava più, Arianne. Dal terrore di quella ragazzina. Perché sì, Arianne era terrorizzata da Laice. Non perché era un fantasma, questo non le importava, ma dalla sua personalità. Buona e cattiva.
Quando il buio si diradò, Laice aveva fatto cadere il buio grazie alla polvere peruviana, la ragazzina della Tempesta vide dei figli per terra e una fascetta di carta che, a grandi lettere, recitava una sola parola.
IMPORTANTE
Arianne chiuse gli occhi, ma li riapri subito dopo. Non doveva svenire.
Arianne si affrettò a chinarsi e raccogliere dei foglio, non voleva finire nei guai, dopotutto.
Sentì la pernacchia di Laice prima della sua fuga.
La ragazzina non ce la faceva più era stanca e molto affaticata.
Non vedo l'ora che questa giornata finisca!SPOILER (clicca per visualizzare)Arianne a trovato le pagine: 2) 4 83 5 22 70 66 67 71. -
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[Gruppo Bucato]
La ragazza della Tempesta ci tenne nuovamente a puntualizzare quanto Frances fosse incapace a svolgere quella mansione, eppure pareva esserne divertita, continuando ad abbinare i capi di abbigliamento in modo volontariamente casuale.
Se lei si diverte... Prima finiamo, prima possiamo andare via.
Si voltò verso Crystall quando le chiese conferma su un abito che sosteneva appartenesse alla professoressa Harp, e probabilmente aveva ragione; tuttavia, lei era probabilmente la persona meno opportuna a cui chiedere.
Boh, sì, immagino.
Fece spallucce e passò oltre: non aveva molta voglia di dilungarsi in grandi brainstorming per capire il reale proprietario di quei vestiti, ché comunque non sarebbe servito a molto, dato che i capi venivano comunque mescolati a caso.
Ah, ma allora erano davvero accappatoi..?
Non ne era molto convinta, ma, in fondo, non le interessava affatto, ché stava cercando di esaurire il lavoro il più velocemente possibile e poter essere giustificata a tornare al suo dormitorio.
Guardò Coral con occhi speranzosi quando abbinò l'ultimo capo, abbassando poi gli occhi, visibilmente sconfortata, quando la vide estrarre da dietro un'anta un nuovo cesto, contenente nientemeno che biancheria intima. Storse il naso, indecisa se essere più irritata per l'ulteriore lavoro che spettava loro, o più schifata dal dover mettere le mani a ciò che i professori indossavano sotto i loro abiti da lavoro.
Ma chi me l'ha fatto fare...
Sbuffò, contrariata, ma si mise subito all'opera: prima avrebbero iniziato, prima avrebbero finito. La sua attenzione fu subito catalizzata da un paio di boxer abominevoli con una tigre disegnata sopra, che non avrebbe mai potuto vedere indossati da nessuno, nemmeno fossero stati un costume da bagno.
Allucinanti. Magari sono del guardiacaccia?
Li posò a lato per poi sollevare un paio di mutandoni giganteschi davanti ai suoi occhi, inclinando leggermente il capo, interdetta: non sarebbe mai riuscita a guardare il proprietario di quell'intimo con gli stessi occhi, se l'avesse conosciuto, quindi forse sarebbe stato meglio non venirne mai a conoscenza.
Dai, questi saranno del custode, o forse del preside
Strizzò gli occhi, come a voler scacciare quell'immagine aberrante dalla sua mente, per poi impilarli a lato e afferrare due completi di intimo femmile praticamente identici: non pensava nemmeno si sarebbe accorta della differenza se i due reggiseni fossero stati scambiati tra loro.
Ma come fanno gli elfi ad abbinarli correttamente? Sono tutti uguali! Non saprei, potrebbero essere di chiunque. La prof. di Pozioni? Quella di Antiche Rune?
Cominciava ad innervosirsi per quel lavoro davvero troppo difficile ai suoi occhi.
Lo stesso si può dire di questi!
Non azzardò nemmeno a fare delle ipotesi sui due boxer neri che stringeva tra le mani, tanto, fosse stato per lei, vi avrebbe apposto un'etichetta qualsiasi.SPOILER (clicca per visualizzare)Nell'ordine: 28, 30, 31, 35, 32, 33. -
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[gruppo Pulizie]
Artemis si impose di Inspirare ed espirare profondamente per mezzo minuto buono, nella speranza di calmarsi, dopotutto sapeva fin troppo bene che continuare a lamentarsi non avrebbe portato assolutamente a nulla e, ovviamente, non potevano andare via prima di finire quel lavoro.
Avanti, Artemis, è nel tuo stesso interesse riuscire a darti una calmata.
Si impose, riuscendo finalmente a recuperare quel minimo di controllo che gli permettesse di pensare in maniera almeno un filino coerente.
Sbuffò sonoramente, per poi passarsi una mano tra i capelli, con tutta l’aria di chi avrebbe preferito trovarsi anche disperso nell’Atlantico piuttosto che lì; inspirò ed espirò profondamente un’ultima volta, poi riprese a guardare i fogli uno ad uno, notando che non tutti parlavano della stessa cosa, alcuni avevano le stesse parole chiave mentre altri no.
Potremmo… potremmo provare a dividere i fogli per argomento. A quel punto trovare un ordine potrebbe essere più semplice.
Propose. La prima parola era stata pronunciata tra sé e sé, ma poi aveva parlato a voce alta, in modo che tutti potessero sentirlo. Sarebbe stato inefficiente dividere i fogli per argomento se gli altri non avessero fatto lo stesso.
Non attese nessuna conferma e iniziò a riordinare i propri fogli secondo quel criterio.
Insomma, se non faranno come dico, potrei sempre ucciderli più tardi, no?
Ovviamente quello fu un pensiero tutt’altro che serio, ma al momento probabilmente se qualcuno avesse seriamente ribattuto qualcosa avrebbe potuto stragolarlo senza pentimento alcuno.
Dopo qualche minuto si disse soddisfatto del proprio operato e si voltò verso gli altri.
Insomma, ci saranno più di cento pagine. In questo modo sarà più rapido paragonarle tra loro per capire quale viene prima e quale dopo.
Disse, continuando a sostenere la propria tesi a spada tratta..
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