Brevetto per un nuovo incantesimo

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    Erano passati poco più di un paio di mesi dal primo e unico incantesimo che aveva inventato fino a quel momento, il Consector, ma questo non aveva rappresentato un punto di arrivo, ma semplicemente uno step lungo quella strada che aveva ormai deciso di inseguire, ossia l'ideazione di mezzi per sfidare la criminalità. Quello era il suo modo di contribuire alla causa. Ed era proprio per quello che dopo il primo successo, Grant decise di rimettersi a lavorare su qualcosa di totalmente nuovo, qualcosa di profondamente differente dalla prima magia, ma egualmente efficacia se ben congegnata. Ed è per questo che passò notti intere a leggere libri di teoria della magia rinchiuso nel suo ufficio a casa, con la sola compagnia del suo intelletto a guidarlo. Ciò che si prefisse di creare era un nuovo sortilegio difensivo, qualcosa che offrisse maggior mobilità rispetto a un semplice Protego. In effetti, una criticità che Grant aveva individuato da tempo in quell'incantesimo e i suoi derivati era la staticità. Non era infatti possibile erigere una difesa che seguisse il mago o la strega nel suo cammino, lasciandolo quindi scoperto nel caso in cui ci fosse stato il bisogno di fuggire rapidamente.
    Non fu affatto semplice cercare di ottenerlo. Partendo da un Protego Totalum, la difficoltà principale riscontrata era quella di "legare" il sortilegio all'individuo, di modo tale che la persona avrebbe rappresentato il suo centro, costringendo la struttura protettiva a rispettare questa condizione e quindi spostarsi insieme all'esecutore. Il salotto di casa sua era diventata il suo campo di prova, ogni mobile era stato rimpicciolito e riposto all'interno di vari cassetti, i vetri delle finestre rinforzati in modo tale che un'eventuale esplosione non li avrebbe mandati in frantumi, attirando un'indesiderata attenzione. E in quelle condizioni ci rimase per alcuni mesi.
    Tentò in vari modi di portare a compimento quell'opera, ma si rivelò inutilmente dispendiosa e apparentemente senza soluzione. Forse era nella natura stessa di quella classe di sortilegi l'impossibilità a essere piegati nella maniera che Grant sperava. Doveva quindi cambiare totalmente punto di vista e ragionare su un modo nuovo.
    Il primo risultato arrivò quando Grant riuscì a evocare una prima rudimentale protezione mobile in grado di accogliere solo una persona sotto forma di aura perlacea traslucida, ma tuttavia si dimostrò decisamente poco stabile, andando in frantumi dopo qualche secondo dall'evocazione, finendo con il causare non pochi dolori all'uomo, il quale si ritrovò spesso con violente ammaccature sparse per il corpo perché aveva infuso troppa energia a quel cristallo delicatissimo.
    Non aveva parlato con nessuno di quei suoi studi, non desiderava in primis creare enfasi inutilmente, ma anche perché presentarsi con un incantesimo fatto e compiuto avrebbe generato molto più clamore attorno a sé. Il carattere di Grant lo portava a comportarsi da primadonna in talune situazioni. Adorava ricevere su di sé l'attenzione da parte di tutti, lo faceva risplendere di una luce accecante.
    Tornando all'incantesimo, dopo un paio di mesi sembrò arrivare la soluzione che avrebbe ridotto al minimo l'instabilità di quel rozzo scudo che aveva già sviluppato. Doveva semplicemente aggiungere una scia di contenimento che avrebbe mantenuto salda la barriera. L'energia sarebbe stata generata a partire dal suolo e da lì a spirale si sarebbe diretta all'apice della cupola e da lì disperdersi. Si trattava di una scia tenuemente luminosa emessa a ritmi regolari dal cerchio stabilmente presente al suolo. A quel punto sembrava essere riuscito a portare a termine il suo lavoro.
    Parallelamente a tutto quel lavoro di progettazione dell'incantesimo, non meno complesso fu l'identificazione della formula che avrebbe permesso di generare quel fenomeno magico in maniera adeguata. A tal proposito, fece ricorso alle sue non discrete conoscenze aritmantiche per scegliere l'esatta sequenza di lettere. Il risultato finale fu Comitànsaegis. Palese era la citazione della mitologica Egida, protezione le cui reali fattezze sono andate perdute, ma descritta come una difesa portentosa. Accanto a essa era stato posizionato il verbo latino comitor, con il significato di "accompagnare". Di quella nuova formula studiò il generatore aritmantico tramite l'aritmanzia ottenendo 9, numero sacro simbolo della perfezione numerica. Sentiva di aver ottenuto qualcosa di buono, qualcosa di utile, qualcosa di rivoluzionario, perché no. Non erano molti gli auror che si potevano fregiare del titolo di creatori di incantesimi, Grant stesso ne conobbe veramente pochi, a prova del fatto che non era vero che un Auror non avesse tempo da dedicare ad altro. Aveva sì perso molte ore di sonno e la sua vita pubica ne aveva inevitabilmente sofferto, ma tutti questi sacrifici erano rivolti a qualcosa di più grande.
    L'intero processo creativo aveva richiesto quasi un anno di ricerca e quasi quotidianamente aveva compilato pergamene su pergamene con appunti di vario genere, nel suo ufficio erano aperti decine di tomi acquistati o presi in prestito dalle biblioteche. Ora era quindi necessario dare un ordine a quel bailamme e strutturare un dossier che avrebbe portato con sé durante il colloquio che avrebbe fissato con la commissione per gli incantesimi sperimentali.

    Il Tessitore, diversamente da quanto detto nella bacheca, ho cambiato totalmente incantesimo da presentare e quindi non sarà più richiesto un soggetto da usare come cavia, sebbene possa servirne comunque uno per testare l'efficacia dello scudo. Se c'è bisogno di uno schema con tutte le informazioni dell'incantesimo, compreso di eventuali limitazioni ecc. ecc. posso tranquillamente farlo. Spero inoltre di aver fatto ciò che mi era stato chiesto.
     
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    Ufficio per gli Incantesimi Sperimentali, dove nuovi pionieri dello studio arcano mettevano alla prova le proprie conoscenze e potevano elevare il loro nome oltre ogni immaginazione. Ma tanto più era il prestigio che si otteneva in caso di successo, tanto peggiore era la caduta in caso di fallimento. Le mura di quell’ufficio avevano visto nascere illustri inventori della contemporaneità magica ma anche rovinosi fallimenti, il cui riverbero aveva raggiunto i piani più alti del Ministero.
    E proprio in quello studio, non tanto spazioso, ma ricolmo di manichini, calderoni, armadietti per ingredienti, rune o quant’altro fosse necessario ai provetti inventori di sperimentare i loro studi, Grant era stato invitato a presentarsi. Una piccola ala del 2° piano, ben conosciuto dal Lancaster, era adibita per il rilascio di brevetti per nuovi incantesimi o pozioni. E quando l’uomo si recò con il suo fedele dossier si ritrovò in una piccola e poco illuminata sala in cui un mago baffuto stava provando ad alta voce la formula di un incantesimo e un giovane studioso maneggiava una provetta con all’interno una gas che assumeva le sfumature dell’arcobaleno. Erano tutti in attesa di essere chiamati dall’assistente del Direttore del Comitato per gli Incantesimi Sperimentali. Una donna molto giovane, vestita con un tailleur scuro ed una camicia bianca, si avvicinò al trio di sperimentatori ed estraendo degli occhiali da vista dal taschino lesse il nome del prossimo sventurato.

    Lancaster, Grant Lancaster.

    Quando il Vicecapo Auror si manifestò al cospetto dell’assistente, la donna non si scompose e lo invitò a seguirla. Percorsero un corridoio e poi infondo sulla sinistra c’era la porta dell’ufficio, con in bellavista una targhetta dorata “Ufficio per gli Incantesimi Sperimentali”.

    La prego, la commissione la stà già aspettando.

    Con un cenno della mano ed un rassicurante ma distinto sorriso invitò il Lancaster ad oltrepassare la porta dell’ufficio. Se Grant si aspettava un’aula ricolma di persone disposte a giudicare il nuovo incantesimo, sarebbe rimasto deluso. L’ufficio non era molto spazioso ma ben illuminato. Con una doppia scrivania ad una delle estremità della stanza ed una serie di scrittoi alle spalle dove una manciata di dipendenti annotavano i resoconti delle sperimentazioni.

    Amo questo lavoro, soprattutto veder fallire questi poveri idioti che pensano di aver fatto la scoperta del secolo!

    Ammetto che alcune idee sono davvero bizzarre, ma spesso genialità e follia corrono di pari passo.
    Non essere così dura, Mrs. Bode.


    Siete troppo gentile ed ottimista, Mr. Peasegood!

    Dietro alla prima scrivania c’era una corpulenta donna di mezz’età con una folta chioma rossiccia. Il volto pieno e colorato da un bel po’ di trucco, camuffavano probabilmente l’avanzare dell’età ma non il suo carattere bisbetico e pungente. Una camicia blu intarsiata di bottoni d’oro e le mani grassocce portavano una fede ed una serie di gioielli che facevano invidia alla regina Elisabetta.
    Dietro la gemella scrivania c’era invece un uomo sulla quarantina, capelli castani brizzolati ed uno sguardo color cenere. Il suo volto aperto in un sorriso e divertito dalle lamentele della collega. Indossava un abito molto formale: giacca, cravatta ed una camicia rigorosamente bianca.

    Oh… Signor Lancaster! Prego si accomodi.

    Peasegood si alzò dalla sua poltrona per accogliere il nuovo promettente inventore di incantesimi, la cui fama lo precedeva. Con gentilezza gli indicò la sedia davanti alle due scrivanie.

    Come mai il Vicecapo Auror si è scomodato per farci visita in questo ufficio?
    Nel caso non ci conoscesse, sono Jugson Peasegood, Direttore dell'Uso Improprio delle Arti Magiche e lei è Susan Bode, Direttrice del Comitato per gli Incantesimi Sperimentali.


    Se ha intenzione di farci perdere tempo signor. Lancaster la invito caldamente a ritornarsene nel suo ufficio… abbiamo già abbastanza lavoro da svolgere con questa “febbre dei nuovi incantesimi”.

    Commentò con pungente ironia la Direttrice dell’ufficio. Non aveva mai visto di buon occhio gli Auror, non tanto per l’egregio lavoro che svolgevano ma perché i migliori uffici del 2° livello del Ministero erano riservati a loro. L’ufficio per gli Incantesimi Sperimentali meritava altrettanta considerazione.

    Ci parli pure dell’incantesimo o della pozione che desidera brevettare. Non sia avido di dettagli, anzi vogliamo sapere ogni cosa del suo progetto… dalle motivazioni che l’hanno spinta a lavorare su di esso, ai metodi utilizzati, ai risultati ottenuti fino all’utilità pubblica della sua invenzione.



    Molto bene, ti ho fornito una cornice in cui muoverti.

    I PNG sono stati già abbastanza chiari. Sii il più preciso possibile sull’incantesimo che desideri ideare così lo staff potrà analizzare la proposta con attenzione.
    Per ora in ON limitati alla spiegazione della teoria dell’incantesimo.

    Oltre all’ON puoi scrivere anche un piccolo schema in OFF con l’incantesimo, come hai suggerito.
     
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    Grant si stava dirigendo verso l'ufficio in cui risiedeva la commissione per gli incantesimi sperimentali. Era appena arrivato al ministero e sulle spalle ancora aveva il mantello corto estivo, sotto il quale invece era stata indossata la divisa da auror. Quella era la mise con la quale tutte i giorni si presentava al lavoro, se non fosse per un particolare inedito. Teneva nella mano sinistra un quadernetto abbastanza spesso. In quelle pagine erano stati raccolti tutti gli appunti che raccontavano l'avventura di Grant per creare quella nuova magia. Riuscire a spiegare tutto a parole a volte poteva portare a dimenticare qualche dettaglio, offrendo quel dossier alla commissione avrebbe fugato questo rischio.
    L'ascensore dorato si fermò sempre al solito piano, ma invece di dirigersi verso il quartier generale, imboccò un corridoio laterale, stretto e angusto, il quale sfociò in una sala d'attesa ugualmente poco accogliente. Insieme a lui c'erano altri due uomini, troppo impegnati sulle proprie rispettive creazioni da accorgersi del suo arrivo e di salutarlo per gentilezza. Non attese molto lì, richiamato dalla voce di una giovane adulta che lo invitò a seguirlo. A questo gesto Grant rispose con un sorriso malizioso, senza però accentuarlo più di tanto perché un'accusa di mobbing non avrebbe di certo fatto bene alla sua immagine.

    Eccomi.

    La seguì quindi senza troppe attenzione, limitandosi solamente a lanciare qualche occhiata al derriere per poterne saggiare la fattura. Giunti di fronte alla porta, la donna cortesemente la aprì per lui, lasciando poi libero il passaggio affinché potesse entrare. Vide venirgli incontro un uomo più o meno della sua età.

    Buongiorno a tutti. Mr. Peasegoode.

    Gli strinse la mano per ricambiare il gesto di cortesia nell'accoglierlo e proseguì verso la sedia a lui riservata di fronte alla scrivanie.

    Indubbiamente ho da proporvi un nuovo incantesimo.

    Così rispose all'uomo mentre entrambi guadagnavo i rispettivi posti a sedere. Ma prima di sedersi, non poté non salutare anche Mrs. Bode.

    Salve anche a lei.

    Volle salutarla per cercare di smorzare quell'atteggiamento inacidito che con il suo commento gli aveva scagliato addosso senza remore. Forse aveva già capito di che cosa lei avesse bisogno, si poteva pensare che il preposto a portare a termine quel compito non era bravo abbastanza.

    So bene che non avete tempo da perdere e mai mi permetterei di esserne il responsabile. Puoi già farsene un'idea se vuole.

    Porse quindi alla donna il dossier, sedendosi finalmente, pronto a sottoporsi al loro giudizio. Era dai tempi dell'accademia di addestramento che non si ritrovava in quella situazione, in cui ad essere esaminato era lui e non viceversa e l'ansia da prestazione fece una piccola breccia nell'animo solido e terreo di Grant.
    Fu Mr. Peasegoode a dar inizio al colloquio.

    Ciò che ho inventato è un nuovo sortilegio difensivo che differisce dai classici che conosciamo per il fatto di essere mobile. Se ci pensate, un qualcosa di simile esiste già con gli indumenti scudo Weasley, che permettono di avere con sé un incantesimo di protezione portatile sempre attivo, ma questi indumenti devono essere comprati e questo vuol dire investirci dei soldi. Ciò che ho inventato avrà quindi il pregio di poter aiutare chiunque.

    Iniziare subito con quelle frasi ad effetto populiste poteva indubbiamente spianargli la strada, ma qualcosa gli diceva che a Mrs. Bode quei discorsi non interessavano assolutamente ed era quindi meglio passare subito al dunque.

    Il sortilegio di protezione individuale, la cui formula è Comitànsaegis, avrà quindi come effetto quello di creare un scudo difensivo attorno al mago che lo evoca unicamente. La cupola difensiva ha un diametro di circa un metro e l'altezza di circa due metri, ma queste possono variare in base alle dimensioni del corpo. Questo vuol dire che al suo interno potrà essere accolta comodamente una sola persona, due al massimo a stare stretti. In realtà però, la forma reale dello scudo non è a cupola, ma più come una capsula. Mentre il diametro sarà sempre lo stesso, la barriera si estenderà sia sopra la testa che sotto i piedi per circa venti centimetri. Rimanendo in piedi la parte inferiore verrà assorbita in qualche modo dal terreno, perdendo la sua capacità difensiva, ma se per esempio il mago saltasse in alto, ecco che la barriera si completerebbe fintantoché non verranno poggiati nuovamente i piedi per terra.
    La barriera creata seguirà quindi la persona che l'ha evocata, mantenendosi sempre centrata su di essa. Lo scudo è in grado di adattarsi a eventuali deformità del terreno, tuttavia se c'è bisogno di attraversare un passaggio stretto, questo non potrà essere fatto. Lo scudo è impermeabile da entrambe le parti, quindi nulla entra, nulla esce. L'eventuale seconda persona presente all'interno dello scudo sarà quindi costretta a rimanere al suo interno, anche se tentasse con tutte le forze di spingersi fuori, lo scudo dovrebbe quindi essere disfatto per poi essere ricreato.
    Passando a parlare di resistenza, purtroppo non sono riuscito a fornirgliene più di tanta, rendendola utile a parare un colpo, massimo due a piena potenza, mentre con incantesimi più deboli riesce a reggere di più.


    Aiutandosi con le mani aveva cercato di esprimere i vari concetti che caratterizzavano quel suo nuovo incantesimo. Informazioni più dettagliate accompagnate da qualche rudimentale immagine sarebbe stato possibile trovarle nel dossier.
    Il Tessitore, ho cercato di spiegare il discorso della forma dello scudo a parole, ma voglio comunque allegare un'immagine per chiarire meglio il concetto.kZRa2oJ

    Lo schema sarebbe:
    Nome: sortilegio di protezione individuale
    Formula magica: Comitànsaegis
    Manifestazione: cupola trasludica solcata da una linea luminosa che a intervalli regolari di circa 7 secondi parte dalla base e arriva all'apice seguendo una traiettoria spiraliforme
    Movimento: spirale antioraria sopra la testa
    Effetto: crea uno scudo protettivo attorno al mago che lo seguirà in ogni movimento. Risulta impermeabile da entrambi i lati e questo quindi impedisce di poter attraversare passaggi stretti quando è attivo.
    Note aggiuntive: La durata base di questo incantesimo se non si subiscono attacchi è di 5 post. Lo scudo sopporterà incantesimi lanciati da maghi con capacità magiche inferiori o uguali a quelle di chi ha creato lo scudo. Dopo aver assorbito il primo colpo lo scudo diventerà più fragile, con una resistenza di circa i 2/3 di quella originale e la perdita di un post di durata. Se ancora non fosse stato abbattuto con un secondo colpo, al terzo colpo ricevuto la protezione che sarà in grado di fornire è di 1/3 di quella originale con la perdita di un altro post di durata. Dopo quest'ultimo colpo inevitabilmente lo scudo svanisce.
    I seguenti talenti forniscono bonus all'incantesimo:
    - Magia Biancia I: + 1 post di durata, + 2 CM di resistenza
    - Magia Biancia II: + 2 post di durata, + 4 CM di resistenza
    - Difesa Bianca: + 3 post di durata, + 6 CM di resistenza

    Ovviamente se volete qualche altra informazione potete contattarmi.


    Edited by Grant Lancaster - 24/6/2018, 20:33
     
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    Un’accoglienza non priva di dissidi per il Vice-Capo del Dipartimento Auror. Da un lato lo sguardo gentile del Direttore dell'Uso Improprio delle Arti Magiche e dall’altro il volto perplesso della Direttrice del Comitato per gli Incantesimi Sperimentali. Per poter ottenere il brevetto Grant doveva convincere entrambi, oltre ad ottenere ottimi risultati nella dimostrazione pratica. Era un po’ come ritornare dietro ai banchi dell’accademia, oppure per il Lancaster rivivere l’occhio inquisitore dell’Accademia Auror, dove ogni aspirante auror veniva valutato con severi parametri di giudizio.
    Lo stesso sarebbe accaduto a breve con il suo progetto, sviscerato fino all’osso e discusso con i massimi esperti in quel campo.
    Mrs. Bone non si risparmiò qualche battuta acida, specchio della sua avversione verso la fama e la notorietà che il dipartimento Auror aveva sul 2° Livello del Ministero. Grant seppe incassare il colpo e non perdere la pazienza, anzi offrì alle mani grassocce ed ingioiellate della direttrice l’onore di sfogliare per prima i dossier che aveva portato con sé. La strega iniziò a sfiorare il fascicolo, soffermandosi solo su pochi dettagli dell’intero lavoro svolto da Grant. Voltava le pagine con veemenza, senza curarsi del rischio di strapparle. Infondo per lei in quelle pagine non c’era nulla che potesse suscitare reale interesse, dopo aver passato anni a bocciare idee bislacche e riscontrando solo poche rare eccezioni.

    Uhm..!?!

    Bifonchiò un indistinto ed incerto verso. Soffermando l’indice sui disegni realizzati dallo stesso Grant.

    Mio figlio sa disegnare meglio.

    L’unico commento al Dossier portato da Grant, prima di imporre i suoi corpulenti gomiti sulla scrivania e sorreggere il mento con aria annoiata. Non sembrava sforzarsi nell’apparire gentile nei confronti del mago, a differenza di Mr. Peasegood. Se dalla donna Grant aveva ricevuto fredda sufficienza, il collega al suo fianco ascoltò con attenzione le sue dettagliate parole. Come richiesto il Vice-Capo Auror non fu avaro di dettagli e permise all’uomo d’inquadrare almeno in parte il tipo di magia che stava proponendo alla comunità magica. Uno scudo mobile avrebbe aiutato il corpo Auror nella lotta alla criminalità e comprendeva ed addirittura ammirava le motivazioni che avevano mosso l'ingegno di Grant. Aggrottò appena la fronte quando si parlò di impermeabilità dell’incanto scudo.

    Ci spieghi meglio questa “impermeabilità”. In che senso?
    E poi non è troppo ambizioso includere un’altra persona in una difesa mobile? Finireste per intralciarvi l’uno con l’altro.


    Mr. Peasegoode non vede che non è padrone del suo stesso progetto? Ha le idee confuse. Desidera creare un incantesimo difensivo individuale e lo specifica nel nome dell’incanto… e poi ci assicura che è capace di difendere due persone.
    Allora perché non chiamarlo “sortilegio di protezione NON-individuale”?


    La Direttrice del Comitato per gli Incantesimi Sperimentali fu lapidaria nei giudizi, eppure Mr. Peasegood annuì con gentile diplomazia alle parole della collega. Avrebbe utilizzato modi diversi per esporre le sue perplessità in merito, ma condivideva il pensiero della donna.

    Mi sembra più un incantesimo per mettere sotto capsula due persone. Ha per caso intenzione di utilizzarlo per palpare le donne con il pretesto di proteggerle?

    La donna si fece scudo della sua proverbiale ironia. L’uomo al suo fianco sollevò una mano per placare la collega.

    Un attimo Mrs. Bode, lasciatelo parlare!

    Gli occhi porcini della donna rotearono verso il soffitto.
    A Grant fu dato il modo ed il tempo per dissolvere ogni perplessità della commissione, poi con un cenno della mano Mr. Peasegood incaricò un dipendente alle sue spalle di far levitare un paravento in ottone, che s’interpose tra la scrivania ed il centro della stanza. Era un potente manufatto, l’anti-catastrofe, abbastanza resistente da reggere ai maldestri tentativi d’incantesimi, fiamme fuori controllo ed esplosioni di calderoni. Una prassi di quell’ufficio, per tutelare l’incolumità della commissione per gli Incantesimi Sperimentali. E per lo sfortunato inventore? Per lui c’era il San Mungo.

    Quando si sente pronto provi pure ad eseguire il suo incantesimo dietro al paravento. Non si preoccupi è incantato, ci permetterà di osservare cosa accade dietro di sé e nel contempo ci protegge da... sfortunati e spiacevoli incidenti.

    L’ufficio avrebbe fornito a Grant tutto il necessario per la dimostrazione pratica.



    Rispondi alle perplessità dei PNG e poi inizia la dimostrazione pratica.

    Puoi dare per scontato che l’ufficio ti mette a disposizione manichini o anche persone (Es. un dipendente alle spalle di Mr. Peasegood o Mrs. Bone). Non essere autoconclusivo, sarò io a decretare la riuscita o meno (anche in linea alla valutazione dell’incantesimo da parte dello Staff).

    Buona fortuna!
     
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    Mrs. Bode quel giorno si era svegliata con il piede giusto perché la sua vena sarcastica si infrangeva su chiunque, soprattutto su Grant che sembrava essere diventato il suo trastullo per far passare il tempo in maniera meno noiosa.

    La prossima volta allora mi farò sicuramente aiutare da lui.

    Si azzardò a lanciare quel commento egualmente sarcastico, non temeva una sua ripicca sebbene in quel momento lei si trovasse in una posizione di superiorità. Poteva usare quello come pretesto per fare ricorso a un'eventuale bocciatura del suo brevetto.
    Grant ascoltò le perplessità rimaste a Mr. Peasegood, interrotte dai commenti sprezzanti di quel botolo obeso.

    Mrs. Bode, cosa vorrebbe insinuare con la sua battuta?

    A Grant sinceramente dava fastidio che coraggiose affermazioni come quella della signora venissero pronunciate sul luogo di lavoro. Le percepì quasi come diffamatorie e per questo di risposta l'auror richiese seccato delucidazioni, accompagnate da uno sguardo che aveva perso l'ironia di poco prima.
    Tornò quindi a concentrarsi sul collega, decisamente molto più conscio del ruolo che ricopriva all'interno di quella struttura. E fu a lui che dirimé i nodi di incomprensione.

    Comunque, è vero, l'incantesimo è pensato per offrire maggior vantaggio se deve proteggere una sola persona, ma in casi estremi può accadere che ci sia la necessità di scortare qualcuno e questo incantesimo, a mio modesto parere, può offrire un valido aiuto nonostante ne risenta l'agilità dei movimenti, non credete? Per chiarire la questione dell'impermeabilità, mi riferivo al fatto che non è possibile che entrino o escano incantesimi o enti fisici attraverso lo scudo. Mi ero dimenticato di aggiungere inoltre che il mago che evoca questa magia non potrà utilizzare la bacchetta per altri scopi perché lo scudo richiede un'attivazione costante.

    Appresa la notizia che poteva finalmente passare alla dimostrazione pratica, Grant rapidamente si alzò, si sistemò le pieghe sulla divisa e procedette dietro al paravento appositamente installato per garantire la sicurezza dei valutatori.

    Molto bene.

    Si tirò su leggermente le maniche della mani per scoprire i polsi, si sgranchì leggermente le gambe e inclinò a destra e a sinistra il collo per allentare la tensione. Non si poteva permettere di compiere errori grossolani, anche perché non aveva la benché minima intenzione di dare soddisfazioni a quella saccente della Bode.
    La bacchetta quindi si allungò sopra la sua testa, ritta verso il soffitto e immediatamente Grant la iniziò a far muovere in senso antiorario, a formare una spirale che mano a mano si allargava.

    Comitansaegis.

    Emise in un unico e rapido fiato la formula, ponendo l'accento sulla vocale corretta. A quel punto la magia avrebbe fatto tutto il resto, con la speranza che le istruzioni fornite le avessero indicato la giusta via da intraprendere.
     
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    Dopo aver messo da parte i fascicoli, Mrs. Bode ritrovò interesse per il Vicecapo Auror. A quanto pare la risposta ironica dell’uomo aveva allettato gli occhietti porcini della Direttrice del Comitato per gli Incantesimi Sperimentali. Un sorriso sprezzante si delineò sul suo viso gonfio, simulando una precipitosa disapprovazione sul suo volto. Era stata quasi presa alla sprovvista dalla tagliente lingua dell’Auror, che aveva fino a quel momento indossato le vesti di un’educazione ostentata solo dalle incombenti formalità. In quell’ufficio era lei a detenere lo scettro del potere ed amava più di qualunque altra cosa mettere a disagio gli sperimentatori.
    L’occhiata seria ed il tono privo d’ironia di Grant lasciò leggermente di stucco Mrs. Bode, stupita più dal repentino cambiamento che dal contenuto delle parole. Seduta comodamente sulla sua poltrona aveva il potere di stroncare sul nascere giovani ed esperti inventori. Anche solo per un suo capriccio.
    Ma non erano queste le doti, a parte il suo carattere alquanto lunatico, che l’avevano portata a ricoprire un ruolo di spicco in quell’ala del 2° livello ministeriale. Incrociò le braccia al prosperoso petto e sollevò il capo, lasciando intravedere appena il suo tozzo collo circondato da una collana di perle.

    È per caso rimasto colpito dalle mie parole signor. Lancaster?

    Si sporse in avanti, poggiando i gomiti sulla scrivania ed assottigliando lo sguardo con fare inquisitorio. Umettò le labbra, pregustando già il sapore della vittoria. Inarcò le sopracciglia assumendo un’espressione di distorta innocenza.

    Solo perché ricoprite una carica al servizio della legge non significa che un incantesimo venga utilizzato sempre a fin di bene. Ed è mio compito valutare la fermezza d’animo dell’inventore ed i suoi ideali.
    Ma se la mia ironia vi scalfisce in qualche modo, la invito a ritornare sui suoi passi. La sua mente sarà abbastanza lucida da lanciare un incantesimo difensivo al momento giusto? Oppure bastano le provocazioni di una donna per…. destabilizzarla.


    Soffocò con le grassocce mani una gutturale risata. Non lasciava scampo a nessuno, a maggior ragione se era un’intoccabile Auror del suo stesso piano. In quelle parole, oltre a fiumi d’ironia e volute provocazioni, c’era un messaggio vero quanto i suoi capelli color carota.

    Sono certo che ora ci offrirà una prova pratica esemplare! Vero signor. Lancaster?
    Abbiamo parecchie aspettative su di lei.


    Ancora una volta fu Mr. Peasegood a smorzare la tensione ed arginare l’esuberante carattere della collega. Aveva ascoltato attentamente le ulteriori spiegazioni di Grant sull’incantesimo. Una difesa insolita, ma preziosa per un lavoro pericoloso come quello degli Auror.

    È obbligato ad eseguire un incantesimo senza alcun margine di errore! Anche perché le attribuisco il minimo punteggio per la parte teorica.

    La direttrice intinse con soddisfazione la piuma d’aquila nel calamaio ed iniziò a scrivere parte della valutazione. Premeva con forza contro il rotolo di pergamena, chinata in avanti e con gli occhietti porcini che fissavano quelle parole marchiate con il fuoco di una guerra ancora aperta. La flemma di Mr. Peasegood era esemplare. Alzò le spalle bonariamente. Era abbastanza intelligente da non contraddire la collega, o almeno non apertamente. Quindi con un cenno della mano invitò Grant ad eseguire l’incantesimo.
    Una cupola traslucida comparve sulla testa dell’Auror, fino a combaciare con il pavimento dell’ufficio. Dei moti spiraliformi, dal basso verso l’alto, la percorrevano. Bastava contare sette rintocchi per riscontrare quel bagliore luminoso solcare la barriera di Grant. Con uno schiocco di dita, senza alcun preavviso, Mr. Peasegood ordinò ad un dipendente dell’ufficio di sguainare la bacchetta.

    Stupeficium!

    Lo schiantesimo s’infranse sulla barriera del Vicecapo Auror. L’uomo fu costretto ad arretrare di pochi centimetri per resistere alla forza d’urto e l’intera commissione notò che la barriera si spostò seguendo come un’ombra i movimenti dell’evocatore.
    Un battito di mani interruppe il silenzio caduto nella sala.

    Ammirevole… davvero ammirevole!
    Sebbene la barriera sembra essersi affievolita questa continuerà a proteggerla fino a quando la bacchetta avrà fiato o l’incantesimo non sarà al di sopra della sua resistenza.


    Il Direttore dell'Uso Improprio delle Arti Magiche sembrava colpito dalla dimostrazione di Grant.

    Dal mio punto di vista questo incantesimo non ha nulla che non va.
    Mrs. Bode cosa ne pensa?


    Non avrebbe mai osato scavalcare l’autorità della collega, per giunta nel suo ufficio. Ma il successo di Grant era evidente a tutta la commissione. La corpulenta donna rimase in silenzio per lungo tempo. Continuava ad osservare quella cupola non ancora sciolta dal mago.

    Mrs. Bode?
    Si sente bene?
    Mrs. Bode?


    A…A…ppro…va…to.

    Cosa? Mrs. Bone non ho capito! Cosa ne pensa?

    Approvat…o.

    Eh?

    Non me lo faccia ripetere per tutti i Merlini di Camelot!
    Approvato.


    Sbottò la corpulenta donna, mentre si rigirava la piuma tra le mani con il desiderio di polverizzarla nel suo pugno.

    Molto bene! Complimenti signor. Lancaster… metta una firma qui sul brevetto e le consegneremo l’attestato ufficiale tra 3 giorni che la renderà proprietario ed ideatore di questa nuova magia!

    Cinque giorni.

    La donna corresse con malignità il collega. Mr. Peasegood consapevole dei reali tempi che comportava quella procedura provò ad opporsi, ma fu fulminato dallo sguardo di Mrs. Bode.

    Non vorrai mica disturbare il Vicecapo Auror? Cinque giorni per il signor. Lancaster.
    Arrivederla!


    E con quelle parole la direttrice dell’ufficio congedò Grant.



    Complimenti! Hai brevettato un nuovo incantesimo (Versione approvata dallo Staff):

    Nome: sortilegio di protezione individuale
    Formula magica: Comitànsaegis
    Manifestazione: cupola traslucida solcata da una linea luminosa che a intervalli regolari di circa 7 secondi parte dalla base e arriva all'apice seguendo una traiettoria spiraliforme
    Movimento: spirale antioraria sopra la testa
    Effetto: crea uno scudo protettivo mobile attorno al mago che lo seguirà in ogni movimento. Ostacola il passaggio in luoghi stretti quando è attivo e può proteggere al massimo un altro mago con difficoltà per entrambi (Agilità sarà ridotta di 2).
    Note aggiuntive: La durata base di questo incantesimo se non si subiscono attacchi è di 3 post. L’esecuzione di questo incantesimo necessita di un uso continuativo della bacchetta e di una concentrazione adeguata, quindi è impossibile eseguire altro incantesimo con o senza bacchetta (pena l’annullamento dello scudo). Essendo lo scudo inattraversabile, neppure un secondo mago al suo interno potrà eseguire incantesimi verso l'esterno. La difesa sopporterà incantesimi lanciati da maghi con capacità magiche inferiori o uguali a quelle di chi ha creato lo scudo. Dopo aver assorbito il primo colpo lo scudo diventerà più fragile, con una resistenza di circa i 2/3 di quella originale. Se ancora non fosse stato abbattuto con un secondo colpo, al terzo colpo ricevuto la protezione che sarà in grado di fornire è di 1/3 di quella originale. Dopo quest'ultimo colpo inevitabilmente lo scudo svanisce.
    I seguenti talenti forniscono bonus all'incantesimo:
    - Magia Biancia I: + 1 post di durata, + 2 CM di resistenza
    - Magia Biancia II: + 2 post di durata, + 4 CM di resistenza
    - Difesa Bianca: + 3 post di durata, + 6 CM di resistenza

    Puoi scrivere un Post conclusivo se lo desideri, o altrimenti segnalare la role agli elfi. Ti verranno accreditati i punti e l’incantesimo tra le conoscenze.
     
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5 replies since 18/6/2018, 13:14   182 views
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