Riunione II - La Maledizione delle Segrete

Sede M.A.G.I.C.

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  1. Stramarvelous
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    Frozen Wiz
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    Aveva inizialmente scelto di fregarsene di tutto ciò che riguardava Amestris, per anni si era tenuto lontano da quella che lui considerava “una brutta copia di Hogwarts”, forse perché la parte di lui che ancora teneva a quelle cose, faticava troppo ad accettare definitivamente che il mondo magico avesse svoltato, cosa che lui non era ancora riuscito a fare.
    Una nuova scuola, nuove Case, nuovi luoghi e nuove speranze, percorsi di studi, quidditch amicizie, tutto lontano da quel passato che faticava a dimenticare, creando ombre che a lui si legavano come tentacoli irti d’artigli, stringendo la presa ogni giorno che passava.
    Quello che era successo però, non poteva lasciare Aiden Crane indifferente, cosi tanti ragazzi e professori colpiti da una maledizione che si estendeva a tutti in modi diversi, una parte delle segrete occultata magicamente ed una porta misteriosa alla fine di tutto.
    Cosa nascondeva quel luogo?
    La sua continua lotta contro le arti oscure e soprattutto i suoi fruitori, lo aveva portato fino a richiedere la possibilità di partecipare a quella ricerca della verità, unendo le forze e cercando di rimboccarsi le maniche senza limitarsi alla mera burocrazia, come spesso accadeva.
    Riconobbe diverse figure a lui note, vide Baker ed Adelaide, suoi colleghi Auror, notò una recluta gia incontrata casualmente allo Yule ed i suoi occhi si posarono su Catherine Nott, una donna enigmatica con la quale aveva condiviso tutto il periodo felice ad Hogwarts, una figura che però non vedeva da molto tempo.
    Ascoltò ognuno di loro dire la propria, condividendone dettagli ed intuizioni, cercando di cogliere sfumature interessanti nelle loro idee, facendo della loro differenza la vera forza di quella situazione, cercando di non ripetere niente di tutto ciò che era gia stato detto, o almeno osservare il tutto da angolazioni differenti.

    La base da cui dovremmo partire è provare a capire lo scopo di quella porta, la parte occultata delle segrete non sono che una barriera, un percorso per essa, ma la vera domanda è se tutto è stato creato per impedire ad altri di raggiungere ed aprire la porta o il contrario.

    Aveva pensato a lungo a questa possibilità, la più oscura e pericolosa delle due, perché se quegli studi avessero portato tutti loro a capire come aprire la porta, cosa sarebbe successo se avessero invece scoperchiato il vaso degli inferi stessi?

    Se la porta servisse a contenere qualcosa? Ad impedire ad un’entità, un potere o semplicemente ad un oggetto di uscire da li? Credo che potrebbe essere considerata una sorta di prigione duratura e prima di aprirla ci converrà informarci molto bene.

    Conosceva sulla propria pelle le conseguenze della sete di potere e l’idea che il mondo magico venisse in qualche modo devastato da quella di altri, lo metteva subito sull’attenti.

    Il muro per me è una barriera illusoria per evitare che chiunque potesse avvicinarsi alle segrete, ma perché non creare un ostacolo solido? Cosa ha spinto il creatore a limitarsi ad un’illusione? Se dei ragazzi sono riusciti a penetrarla, non credete possa essere fin troppo semplice? Perché il muro fisico doveva spingerli verso la porta e quindi verso altre sofferenze?

    La sua mente era piena di domande e dubbi, che sperava potessero trovare risposte con la complicità dei presenti, ma era ugualmente consapevole che avrebbe perso molte altre notti a venire, ponendosi gli stessi quesiti.

    Se invece si trattasse di qualche prova oscura prima del raggiungimento di quella porta?
     
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18 replies since 13/2/2021, 13:43   627 views
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