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    Titolo identificativo: Grandi esponenti della Comunità Magica Italiana - I Papi.
    Immagine rappresentativa: un quadro di Raffaello.
    Anno o periodo di avvenimento: circa 452 d.C.
    Personaggi coinvolti: Leone I, Attila.
    Aneddoto: Nel corso della storia, alcuni grandi maghi e streghe riuscirono a conciliare la propria figura nel mondo magico con il corrispettivo nel mondo Babbano; tuttavia, pochi poterono, e possono, affermare di aver raggiunto la vetta della risonanza come i Pontefici della Santa Sede. E' fatto risaputo che tutti i membri del conclave possedessero la scintilla della Magia, e che, nei giorni del Conclave, si tenesse un vero e proprio torneo per poter decretare quale, tra tutti gli eminenti esponenti provenienti da ogni parte del globo, potesse essere definito il più alto esperto della Magia Bianca secondo l'Organizzazione Cristiana: il nuovo Papa.
    Il segreto custodito all'interno del collegio dei Cardinali, che richiede la loro chiusura ermetica all'interno della sala, riguarda un incanto in grado di concentrare un'arena intera all'interno di un armadietto a margine della scena, consentendo il normale svolgimento della competizione.
    A riprova della cosa, ci sono i molti avvenimenti storici che coinvolsero in prima persona il mago che si ritrovava, di volta in volta, ad essere Vescovo di Roma; uno dei più lampanti, rasentante quasi lo scandalo a causa della poca discrezione utilizzata, riguarda il famoso incontro tra Papa Leone I, divenuto poi San Leone Magno, ed Attila, comandante delle schiere degli Unni.
    Al primo Cardinale venne affidato l'oneroso compito di dover fermare le schiere di cavalieri che stavano devastando intere nazioni; molti eminenti maghi dell'est avevano evitato di intervenire, per evitare di esporsi con performances troppo evidenti, o forse per semplice paura della mole di barbari che avrebbe potuto affrontare, ma Papa Leone decise di affrontare in altro modo la crisi presentatasi. Nei pressi del Mincio, intorno alla primavera del 452, l'anziano, accompagnato da altri ambasciatori Babbani, si presentò al cospetto del Re degli Unni; esperto nella Legilmanzia e nell'Occlumanzia, per il Papa leggere la mente del malcapitato, per potergli poi riferire che il Divino era intervenuto comunicandogli i più reconditi segreti del sovrano delle steppe come dimostrazione del suo potere, fu fin troppo facile.
    L'Unno, spaventato da una dimostrazione tanto evidente, non poté fare altro che ritirare le proprie forze per paura del giudizio di Dio, trattando addirittura la pace con l'imperatore dell'epoca; la vicenda è, tutt'oggi, discussa nel panorama magico globale, imputando ad i rappresentanti della sede di San Pietro una tendenza a cercare scappatoie dallo Statuto Internazionale di Segretezza, talvolta mostrando sprazzi del proprio potere ai Babbani sotto forma di "miracoli" per accumulare consensi religiosi.
    Approfondimento storico: here la storia di Leone, here la biografia di Attila.
  2. .
    Un uovo a tema Draghi, notice me SAMpai Drayrdd, per cortesia.
2 replies since 30/9/2019
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